Marx, fratelli
Francesco Zippel
Gli anarchici eroi della risata
Un umorismo folle e irresistibile, che travolge ogni logica, esilaranti giochi di parole, sensazionali numeri musicali, gag straordinarie: [...] l’incontenibile forza d’urto della loro comicità
Dal teatro al cinema
Provenienti da una modesta famiglia di immigrati ebrei di origine tedesca, i Marx vennero avviati alla carriera artistica dall’intraprendente madre Minnie, la quale spinse i figli ...
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Abrabanel (o Abarbanel, Abravanel)
Abrabanel
(o Abarbanel, Abravanel) Famiglia ebraica che ebbe tra i suoi membri commercianti, banchieri, letterati e filosofi, tra i quali Leone Ebreo. Gli A. occuparono [...] un’intensa attività commerciale e vi rimasero, per il favore della corte legata da prestiti, anche dopo l’espulsione degli ebrei del 1510. Il terzo figlio di Isacco, Samuele (1473-1547), che aveva sposato la cugina Benvenida, educatrice di Eleonora ...
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Chimico e uomo politico israeliano (Motyl´, Pinsk, 1874 - Rehovot 1952). Lettore di chimica nelle univ. di Ginevra (1900-03) e di Manchester (1903-16), poi (1916-19) direttore dei laboratorî dell'ammiragliato [...] il programma del sionismo, ottenendo (1917) da A. J. Balfour (v.) la dichiarazione in favore dell'insediamento degli Ebrei in Palestina; fu poi presidente dell'organizzazione sionistica (1920) e della Jewish Agency (1929). È stato presidente dello ...
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Regista francese (Parigi 1925- ivi 2018). Partigiano, ha ricevuto una medaglia della Resistenza. Docente all'Università di Berlino durante il blocco, amico di J.-P. Sartre e S. de Beauvoir, anticolonialista, [...] è celebre sopratutto per il film documentario su cui ha lavorato per oltre un decennio Shoah (1985), sullo sterminio degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale della durata di nove ore e mezza, opera monumentale importante sia dal punto di vista ...
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Filantropo svedese (Stoccolma 1895 - Gerusalemme 1948). Nipote di Gustavo V di Svezia, per il matrimonio morganatico del principe Oscar con la contessa Ebba Munck, si dedicò all'opera della Croce Rossa [...] per alleviare le condizioni dell'infanzia e della popolazione tedesca. Per incarico delle Nazioni Unite si recò nel maggio del 1948 in Palestina come mediatore fra Arabi ed Ebrei, ma il 17 settembre cadde vittima di un attentato della banda Stern. ...
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FEDERICO d'Aragona, re di Napoli
Gino Benzoni
Terzo dei sei figli - quattro maschi e due femmine - dell'allora duca di Calabria Ferdinando, o Ferrante, e della sua prima moglie Isabella Chiaramonte, [...] da Passano e la famiglia ... d'Aragona, in Arch. stor. per le prov. napol., XXIV (1899), pp. 428 ss.; G. Guerrieri, Gli ebrei a Brindisi …, in Studi senesi, XVII (1900), pp. 17 s., 27 s.; Id., Le relazioni tra Venezia e Terra d'Otranto …, Trani 1908 ...
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BALBO, Italo
Aldo Berselli
Nacque a Quartesana (Ferrara) il 6 giugno 1896, da famiglia di piccola borghesia: il padre, Camillo, era direttore didattico e liberale moderato. Avviato agli studi ginnasiali, [...] Ugualmente aperto fu l'atteggiamento del B. in difesa degli ebrei, tanto che in taluni ambienti fu ritenuto un "semitofilo Valeri, V, Torino 1960, ad nomen;R.De Felice, Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo,Torino 1961, v. Indice; F. Chabod, ...
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CENTURIONE, Giovanni Battista
Giovanni Nuti
Appartenente al ramo dei Becchignoni, nacque a Genova nel 1603 da Giorgio e da Ersilia de Marini. Nel 1621 venne iscritto al Libro d'oro della nobiltà; fu [...] ), il C. caratterizzò il suo dogato per la intransigente difesa, contro le pretese del S. Uffizio di Genova, dei numerosi ebrei che, con decreto del Banco di S. Giorgio, erano stati ammessi per ragioni di commercio a vivere e a trafficare liberamente ...
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Scrittore statunitense di origine romena e di lingua francese (Sighet, Maramureş, 1928 - New York 2016). Dopo avere iniziato l'attività di giornalista, W. si è dedicato a quella di scrittore, frutto della [...] seconda guerra mondiale. Nel 1986 è stato insignito del premio Nobel per la pace.
Vita
Figlio di un commerciante ebreo, fu indirizzato agli studi religiosi e si familiarizzò, per influsso del nonno materno, con la tradizione hasidica e cabalistica ...
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Arcivescovo (n. Toledo 622 circa - m. 690), probabilmente di origine ebraica, eletto nel 680; presiedette quattro concilî (dal 12º al 15º, 681-688) di Toledo, il primo dei quali sanzionò l'assunzione al [...] per dimostrare che il Messia era effettivamente già venuto nel sesto millennio dalla creazione del mondo, contro gli Ebrei che lo attendono nel settimo); Apologeticum fidei, su questioni di cristologia, rispondendo a osservazioni di papa Benedetto II ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...