ZLITEN (A. T., 113-114)
Emilio Scarin
Importante oasi e cittadina situate presso la costa orientale della Tripolitania settentrionale, fra Tripoli e Misurata, appartenenti amministrativamente al commissariato [...] nel 1912, abbandonata nel 1915 e rioccupata stabilmente nel 1923. Il centro abitato, in cui vivono oltre agli Arabi e agli Ebrei anche numerosi Europei (circa 200) è situato nella parte centrale dell'oasi, che con le sue 200.000 palme occupa un ...
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VERCHNE UDINSK (A. T., 103-104)
Giorgio Pullè
UDINSK Città della Siberia Orientale, situata presso la confluenza della Selenga e dell'Uda e detta perciò ora Ulan-Ude. La sua fondazione risale al 1666. [...] popolazione odierna (1934), composta per la massima parte di Mongoli Buriati, conta, oltre a un certo numero di Russi, anche molti Ebrei. In pochi anni il numero degli abitanti si è più che raddoppiato, essendo salito da 25.000 a circa 56.000 anime. ...
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VALONA (in alb. Vlorë; gr. Αὔλων; in ital. anche Vallona; A. T., 76 bis)
Roberto ALMAGIA
Angelo PERNICE
Città dell'Albania meridionale, a circa 3 km. dalla sponda orientale della baia omonima, a 27 [...] 9500 (9106 secondo il censimento del 1930), dei quali due terzi musulmani, il resto greco-ortodossi e un piccolo nucleo di Ebrei. Ha una grande piazza, molto animata nei giorni di mercato, un bazar, due moschee e oggi anche parecchi edifici pubblici ...
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ZEILA (A. T., 116-117)
Enrico Monaldini
Città della Somalia Britannica, bagnata dalle acque del Mar Rosso; sorge su una piccola penisola separante due modeste baie poco profonde, cosicché le navi di [...] 145 km. da Bāb el Mandeb e 232 km. da Aden, ed è il più diretto sbocco di Harar: è frequentata da commercianti arabi, ebrei e greci. Tra i prodotti importati prevalgono il cotone, il riso, le sete e i datteri; tra quelli esportati, il caffè, l'avorio ...
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Le politiche di immigrazione in Italia dall’unità a oggi
Luca Einaudi
Negli ultimi quarant’anni l’Italia è diventata, dopo la Spagna, la seconda maggiore destinazione di immigrati in Europa, dopo un [...] Tarsia (Cosenza), che tuttavia non diventò mai un campo di sterminio. Dal 1943 invece, nel Nord Italia la RSI consegnò ebrei italiani e stranieri ai nazisti. Le clausole dell’armistizio tra l’Italia e gli Alleati abolirono le leggi razziali già alla ...
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Città situata a 10 km. dall'Amu Darja (o, secondo la grafia araba, Āmū-Daryā, come in III, p. 54 segg.), a 135 km. a SO. di Buchara; è a 132 m. di altitudine.
Come tutte le città del Turkestan è costituita [...] a stabilirsi nel paese. La popolazione è assai mista e comprende Uzbeki, Tagiki, Turcomanni, Kirghisi, Karakalpaki, Ebrei, Persiani. È importante come centro della navigazione fluviale dell'Āmū (e corrisponde infatti all'antica città-transito di ...
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(turco-pers. Dāghistān) Repubblica autonoma della Russia (50.300 km2 con 2.640.984 ab. nel 2006), che si stende fra il Caucaso a S, il fiume Kuma a N e il Mar Caspio a E. Capitale Mahačkala (già Petrovsk). [...] Terek.
La popolazione del D. è un mosaico di popoli: Lesghi (o Curi), Lachi (o Casicumucchi), Avari, Dargua, Tatari, Russi, Ebrei, Persiani ecc., pastori per lo più in montagna, agricoltori in pianura, pescatori lungo la costa. Il nucleo principale è ...
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(cat. Girona) Città della Spagna nord-orientale (94.484 ab. nel 2008) nella Catalogna, capoluogo dell’omonima provincia. Sorge alla confluenza dei fiumi Oñar e Ter.
La latina Gerunda fu uno dei più importanti [...] , poi anche giuridica; Giacomo I vi riunì le Cortes catalane (1240 e 1241). Il declino, iniziato con i massacri di Ebrei nel 1391, fu reso più grave dalla soppressione dei privilegi e dell’università, per aver appoggiato Carlo (III) d’Asburgo nella ...
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Mogilëv Città della Bielorussia (372.000 ab. nel 2009); capoluogo dell’oblast´ omonima (29.100 km2 con 1.123.100 ab. nel 2009), porto fluviale sul Dnepr. Centro commerciale, industriale (industrie metalmeccaniche, [...] nella resistenza polacca all’autocrazia zarista nei sec. 18°-19°. Aspramente contesa fra Tedeschi e Sovietici nella Seconda guerra mondiale, ebbe sterminati dai primi i suoi abitanti ebrei, che fino al 1941 costituivano un terzo della popolazione. ...
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(arabo Arīhā; ebr. Yĕriḥō) Cittadina della Palestina (18.346 ab. nel 2007), in Cisgiordania, lungo le pendici orientali dell’altopiano di Giudea, a NE di Gerusalemme.
L’antica G. è sul Tell es-Sultan, [...] re Acab (870 a.C.) a opera di Hiel il Betelita. Distrutta di nuovo dai Babilonesi (587 a.C.), fu ripopolata da Ebrei di ritorno dall’esilio, ma in epoca ellenistica il luogo fu definitivamente abbandonato e adibito a necropoli. In età romana Erode il ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...