EXULTET
G. Cavallo
Con il termine E. si indica sia la formula di benedictio del cero pasquale sia il rotolo sul quale, nell'Italia meridionale, questa fu più volte trascritta. E. è infatti la prima [...] Caduta di Adamo e il Passaggio del mar Rosso. Quest'ultima scena è illustrata ora in due quadri, l'inseguimento degli Ebrei da parte degli Egiziani e gli Egiziani travolti dal mare (Parigi, BN, nouv. acq. lat. 710), ora nella semplice iconografia di ...
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CLUNY, Abbazia di
H. Toubert
Abbazia benedettina borgognona situata sulle rive del fiume Grosne non lontano da Mâcon (dip. Saône-et-Loire).C. ebbe origine da una comunità di dodici monaci provenienti [...] che presentano soprattutto i ritratti dei profeti e dei patriarchi menzionati da s. Ildefonso contro gli infedeli e gli ebrei. Tali immagini, al pari delle iniziali, sono caratterizzate da uno stile romanico d'ispirazione ottoniana - lo stesso che si ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] , New York 1951, ad Ind.; C. Bruni-M. Drudi Gambillo, Dopo Boccioni, Roma 1961, pp. 32-39; R. De Felice, Storia degli ebrei ital. sotto il fascismo, Torino 1961, p. 47; J. Pierre, Le futurisme et le dadaisme, Lausanne 1966, pp. 71, 167; Cinquant'anni ...
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DU QUESNOY, François, detto il Fiammingo
Gerardo Casale
Nacque a Bruxelles all'inizio del 1597 dallo scultore Jerôme il Vecchio e da Elisabeth van Machen; fu battezzato nella parrocchia di S. Gudule [...] descrive con esattezza, indicando persino le dimensioni, un gruppo in bronzo rappre sentante "Cristo fragellato alla colonna fra due ebrei che lo battono crudelmente", gruppo che secondo la Nava Cellini (D. e Poussin…, 1966, p. 55) sarebbe stato ...
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CASTEL DEL MONTE
HHubert Houben
È senz'altro il più affascinante dei castelli costruiti da Federico II. Sulla sua costruzione e sulla sua funzione le opinioni degli studiosi sono contrastanti. Il fascino [...] 293; G. Sciannamea, Castel del Monte: un viaggio controluce, Bari 1996; H. Houben, Mezzogiorno normanno-svevo. Monasteri e castelli, ebrei e musulmani, Napoli 1996, p. 408; W. Schirmer-D. Sack, Castel del Monte, in Kunst im Reich Kaiser Friedrichs II ...
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Vedi DURA-EUROPOS dell'anno: 1960 - 1994
DURA-EUROPOS (τὰ Δοῦρα, Εὔρωπος, Eurōpus)
¿ M. Rostovzev
A. Perkins
M. Rostovzev
A. Perkins
G. Garbini
Colonia macedone, fondata probabilmente da un satrapo [...] antecedenti di tali cicli, comunque sembra ormai probabile che la rappresentazione narrativa di soggetti dell'Antico Testamento presso gli Ebrei precedette gli inizî dell'arte cristiana (cfr. anche s. v. Bibbia).
(A. Perkins)
Bibl.: Sugli scavi: J. H ...
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CHIEPPIO, Annibale
Gino Benzoni
Nacque nel 1563 a Mantova da Giovanni e Anna di Paolo Arrigoni, entrambi d'origine milanese. Quasi povero, il padre - un po' si risolleva, comunque, acquistando, con [...] in Civiltà mantovana, I (1966), 1, pp. 32-35; G. Coniglio, I Gonzaga, Milano 1967, p. 426; E. Birnbaum, Musici ebrei alla corte di Mantova..., in Civiltà mantovana, II (1967), pp. 195-196; R. Navarrini, La guerra chimica di Vincenzo Gonzaga,ibid., IV ...
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D'ANCONA, Vitale, detto Vito
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Nacque a Pesaro il 12 ag. 1825, da Giuseppe e Ester Della Ripa. La famiglia, di religione ebraica, nel 1828 decise di abbandonare la città [...] -E. Zocca, Roma 1952, p. 37; P. D'Ancona, La pittura dell'Ottocento, Milano 1954, pp. 347 s.; Id., Quattro maestri ebrei della pittura moderna italiana, in Scritti in mem. di Sally Mayer, Gerusalemme 1956, p. 75; E. Lavagnino, L'arte moderna, Torino ...
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DELLA SETA, Alessandro
Daniele Manacorda
Nacque a Roma il 29 giugno 1879 da Giuseppe e Rachele Rosselli. La professione di medico esercitata dal padre avrà in seguito un influsso significativo sulla [...] assunte ancor prima dell'avvento del nuovo regime, e non ignote allo stesso Mussolini (cfr. R. De Felice, Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, Torino 1961, p. 116). Venne compreso nella lista dei discriminati (ibid., p. 401; S. Ferri, Gli ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] molte delle personalità che, in quegli anni, visitarono la città; fra gli incontri più significativi quelli con I. Zangwill - scrittore ebreo inglese che le fece conoscere il sionismo e le fu sempre amico -, G. D'Annunzio e la famiglia Fogazzaro.
La ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...