Deneuve, Catherine
Alessandra De Luca
Nome d'arte di Catherine Dorléac (Deneuve è il cognome della madre), attrice cinematografica francese, nata a Parigi il 23 ottobre 1943. Sin dagli esordi ha rappresentato [...] parigino che durante l'occupazione nazista continua l'opera del marito regista costretto a rimanere nascosto nei sotterranei perché ebreo. Il film, che diede nuovo impulso alla carriera dell'attrice, arrivò dopo un decennio di ruoli che non sempre ...
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Quattro passi tra le nuvole
Claudio G. Fava
(Italia 1942, bianco e nero, 94m); regia: Alessandro Blasetti; produzione: Giuseppe Amato per Cines; soggetto: Cesare Zavattini, Piero Tellini; sceneggiatura: [...] la presenza di De Benedetti è probabile seppur non riportata da tutte le fonti: il fertile commediografo e sceneggiatore, ebreo, dovette subire anni di vergognosa esclusione dal teatro, pur continuando in qualche modo a lavorare per il cinema ‒ trovò ...
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Robinson, Edward G.
Francesco Zippel
Nome d'arte di Emanuel Goldenberg, attore cinematografico romeno, naturalizzato statunitense, nato a Bucarest il 12 dicembre 1893 e morto a Los Angeles il 26 gennaio [...] o The story of Dr. Ehrlich magic bullet (1940; Un uomo contro la morte) di William Dieterle, storia vera del medico ebreo tedesco che trovò la cura alla sifilide, offrì quella che egli considerò la sua migliore interpretazione. Ancora per Dieterle fu ...
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Schlesinger, John (propr. John Richard)
Simone Emiliani
Regista e attore cinematografico inglese, nato a Londra il 16 febbraio 1926 e morto a Palm Springs (California) il 25 luglio 2003. Nei suoi primi [...] passato (nazismo e maccartismo) e capace di trasformare New York in un labirinto nel quale si fronteggiano un giovane studente ebreo e un ex criminale nazista. In seguito S. si orientò decisamente verso il cinema di genere dall'impianto spettacolare ...
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Pommer, Erich
Giovanni Spagnoletti
Produttore cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Hildesheim il 20 luglio 1889 e morto a Los Angeles l'8 maggio 1966. Fu il massimo produttore [...] azzurro) di Josef von Sternberg. Malgrado le sue idee ultraconservatrici, nell'aprile 1933 l'UFA non gli rinnovò il contratto perché ebreo. Il mese dopo P. si trasferì per la Fox Film Corporation a Parigi per produrre, senza successo, alcuni film di ...
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Finch, Peter (propr. Ingle-Finch, Frederick George Peter)
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico inglese, nato a Londra il 28 settembre 1916 e morto a Los Angeles il 14 gennaio 1977. Interprete fra [...] triangolo borghese nel quale F. interpreta con intelligenza ed eleganza, guadagnandosi una nomination all'Oscar, il ruolo di un medico ebreo di mezza età, Daniel Hirsh, amante di un giovane scultore a sua volta amato da una trentenne divorziata. In ...
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Bancroft, Anne
Margherita Pelaja
Nome d'arte di Anna Maria Luisa Italiano, attrice cinematografica e teatrale statunitense, nata a New York, nel Bronx, il 17 settembre 1931 da genitori italiani. Dotata [...] poi la sceneggiatura e dirigere Fatso (1980; Pastasciutta amore mio), un mix di comico e tragico, di umorismo ebreo e di ambientazione italo-americana che ha ricevuto critiche discordanti. Negli anni Novanta, insieme a frequenti partecipazioni a ...
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Regista, sceneggiatore e attore polacco, di famiglia ebrea, naturalizzato francese (n. Parigi 1933). La sua produzione cinematografica appare dominata da ossessioni: la circolarità e il ritorno, l'acqua, [...] della persecuzione antisemita sullo sfondo del ghetto di Varsavia devastato dai nazisti, attraverso la testimonianza di un giovane pianista ebreo in fuga. Tra le sue regie più recenti: Oliver Twist (2005); il thriller politico The ghost writer (2010 ...
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Clift, Montgomery (propr. Edward Montgomery)
Valerio Caprara
Attore cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) l'11 ottobre 1920 e morto a New York il 23 luglio 1966. Conquistò il pubblico [...] alterate e irrigidite. Si può far risalire a questa ragione l'aria eccessivamente stordita del timido studente ebreo, eroe antinazista controvoglia nel plateale, stentoreo eppure trascinante melodramma bellico The young lions. Il raffinato Mankiewicz ...
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Manhattan
Giorgio Gosetti
(USA 1979, bianco e nero, 96m); regia: Woody Allen; produzione: Jack Rollins, Charles H. Joffe per United Artists; sceneggiatura: Woody Allen, Marshall Brickman; fotografia: [...] un capolavoro. Ed è soprattutto il pubblico europeo a tributare un'ovazione al film concettualmente più 'americano' dell'ebreo newyorchese. Forse perché l'immaginario di Manhattan risulta ben più familiare a un abitante di una qualsiasi metropoli ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...