COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] greci del bizantino Niceta, che pubblicherà anni dopo; nella stessa Laurenziana studierà codici di Gregorio di Nissa e di Filone Ebreo, e nella Cassinese trarrà copia del Cherea e Calliroe di Caritone d'Afrodisia con l'intento di pubblicarlo (ma poi ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] sale signorile" e costituisce, insieme al citato trattato di Domenico da Piacenza e a quello di poco posteriore di Guglielmo Ebreo, uno dei primi documenti per la storia della danza in Italia. La materia risulta distribuita in due parti: una prima ...
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MANFREDI, Muzio
Franco Pignatti
Discendente da un ramo ravennate della famiglia degli antichi signori di Faenza, il M. nacque a Cesena (M. Manfredi, Lettere brevissime, Venetia 1606, nn. 187, 292), [...] da lettere a personaggi della corte (tre di esse, destinate allo scenografo Leone de' Sommi, al maestro di danza Isachino Ebreo, al musicista Jakob van Wert, contenevano istruzioni per la messa in scena: Lettere brevissime, nn. 322-324). Ma il plico ...
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DEL TUPPO, Francesco
Paola Farenga
Nacque nel 1443, o al più tardi l'anno seguente, da Giacomo e da Ilaria "de Scarfellitis", residenti a Napoli nel "seggio" di Porto "in loco ubi dicitur e la piazacta".
Il [...] la prima edizione napoletana del poema. In questa occasione il D. incontrò una forte opposizione da parte di un ignoto ebreo, che probabilmente era un mercante e disponeva di un certo numero di copie dell'opera da smerciare, il quale con tutti ...
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CECCHI, Giovan Maria
Claudio Mutini
Nacque a Firenze il 15 maggio 1518da Bartolomeo o Baccio di Sano Cecchi, famiglia del quartiere di Santa Croce, e da una Sannini, figlia di un farsettaio.
Primogenito [...] anche se velata con toni di tolleranza - e di paternalismo - contenuta nella Gruccia, ove si dimostra che "persino" un ebreo può essere più accettabile socialmente e più caro a Dio di un indegno cristiano.
Con quest'opera, tesa alla rievocazione dei ...
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CHIGI ALBANI, Agostino
Andrea Camilletti
Nacque a Roma, da Sigismondo Chigi principe di Farnese e da Flaminia Odescalchi, il 16 maggio 1771, terzogenito dopo due femmine: Eleonora e Virginia.
La madre [...] C. (23 ag. 1837) e il figlio Augusto.
Nel 1839 il C. fu costretto a vendere ad Abramo Mieli, un commerciante romano ebreo, tutti i beni posseduti in Toscana, compreso il palazzo di famiglia in Siena. Negli anni 1841-42 affittò una parte di palazzo ...
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DA PONTE, Ludovico (Ponticus Virunius)
Roberto Ricciardi
Nacque poco dopo il 1460 a Belluno da Giorgio, uomo d'arme della Repubblica di Venezia.
La testimonianza più antica della sua origine è fornita [...] è accertata per il 1513 la presenza del D. a Pesaro, forse in veste di collaboratore del noto tipografo ebreo Girolamo Soncino. Infatti, nella prefazione-dedica della versione italiana del De rebus incognitis di Odorico da Pordenone (Pesaro 1513 ...
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Stato dell’America Meridionale, confinante a N con l’Ecuador e la Colombia, a E con il Brasile e la Bolivia, a S con il Cile; a O è bagnato dal Pacifico per 2270 km.
Il territorio del Perù (sp. Perú) [...] attiva. G. de la Vega el Inca è considerato il primo letterato peruviano per la sua traduzione dei Dialoghi d’amore di Leone Ebreo e per la Florida del Inca (1605), i Comentarios reales que tratan del origen de los Incas (1609) e la Historia general ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] millennio
La p. del Novecento ha trovato una delle sue vette espressive nell'opera del poeta romeno naturalizzato francese, ebreo di lingua tedesca, P. Celan (pseud. di Paul Antschel), che rappresenta un caso discriminante nella vicenda della lirica ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] da quello che più sembra dover patire: il confronto con la 'verità' nei riguardi dei correligionari dell'autore, gli ebrei ricchi del dopoguerra, sporcatisi nella lussuria e nel denaro. La novità del libro è di ordine prettamente formale, e riguarda ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...