PAUKER, Ana
Petru IROAIE
Segretaria del Partito comunista romeno. Figlia del haham Rabinsohn, macellaio rituale della comunità ebraica, nacque nel 1894 in un villaggio della Moldavia. Studiò medicina [...] a Zurigo, dove sposò il giornalista ebreo Marcel Pauker. Sin dalla prima giovinezza svolse attività marxista, per cui fu una prima volta condannata nel 1918 sotto il governo di Ion I. Brătianu. Nel 1921 s'iscrisse al Partito comunista romeno, del cui ...
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Famiglia romana, di origini poco note e il cui cognome si fissò alla fine del sec. 11º (v. oltre). Il personaggio che dette l'avvio all'ascesa della famiglia fu, nel sec. 10º, il banchiere ebreo Baruch [...] (Benedetto) che si accattivò la protezione papale fornendo cospicui aiuti finanziarî. Battezzatosi in seguito, al nome di Benedetto aggiunse quello di Cristiano, mentre il figlio si chiamò Leone. Questi ...
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Feldmaresciallo austriaco (Stoccarda 1684 - Ludwigsburg 1737), dopo aver combattuto, soprattutto sotto il comando di Eugenio di Savoia, contro i Turchi e nella guerra di successione spagnola, divenne duca [...] nel 1733. Ebbe come ministro e favorito il famoso banchiere ebreo Süss Oppenheimer. ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] gioco di ommissioni e reticenze» da parte della Santa Sede.
60 G. Miccoli, Due nodi: la libertà religiosa e le relazioni con gli ebrei, in Storia del concilio Vaticano II, IV, diretta da. G. Alberigo, a cura di A. Melloni, Bologna 1999, p. 163.
61 L ...
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sionismo
Elena Loewenthal
Il risorgimento degli Ebrei
Il sionismo è un movimento di rinascita nazionale come ce ne sono stati molti altri nell’Europa moderna: dall’Italia alla Germania, alla Polonia. [...] ricordare.
«I miei piedi sono a Occidente, ma il mio cuore resta a Oriente», cantava Yehudah ha-Lewi, un grande poeta ebreo nella Spagna medievale. Alla fine della sua vita egli partì per la terra promessa, perché lì voleva continuare a vivere e poi ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] venisse pubblicato e diffuso in centinaia di migliaia di copie e fatto proprio da A. Hitler nella sua battaglia contro gli ebrei.
Tra gli ultimi decenni del 19° sec. e i primi decenni del 20°, questo antisemitismo poteva apparire come un residuo del ...
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aliyah (ebr. «ascesa»)
aliyah
(ebr. «ascesa») Termine che ha indicato, dopo la diaspora ebraica, l’immigrazione nei luoghi santi dell’ebraismo a scopi religiosi. Dalla fine del 19° sec. a. indica, nel [...] sionismo, l’immigrazione in Palestina; poi, in Israele, fu codificata come diritto per ogni ebreo dalla cosiddetta «legge del ritorno». ...
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Uomo politico italiano (Senigallia 1875 - Milano 1958); redattore di periodici socialisti, processato per attività sovversiva nel 1898, si trasferì nel 1910 a Milano, ove appartenne con F. Turati e C. [...] all'ala riformista del partito socialista. Vicedirettore (1920) poi direttore di Critica sociale, subì persecuzioni, anche perché ebreo, nel periodo fascista. Emigrato in Svizzera (1943), dopo la Liberazione tornò a dirigere Critica sociale; deputato ...
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LEONE
Marco Vendittelli
Nato in un anno imprecisato della prima metà del secolo XI, L. inizia a essere ricordato nella documentazione intorno al 1050; il padre - del quale si ignora il nome (anche se [...] (Pierleone). Inizialmente la sua residenza doveva essere collocata sulla riva destra del Tevere, dove allora risiedevano gli ebrei romani; successivamente si trasferì sulla sponda opposta. Un rogito notarile del novembre 1072 - che lo nomina come ...
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Re, Emilio. – Storico e archivista italiano (Roma 1881 - ivi 1967). Intellettuale rigoroso e dotato di solide basi metodologiche, dopo un esordio nel primo decennio del Novecento nel campo delle ricerche [...] e l'età probabile del manoscritto Panciatichiano, 1907) e della storia del teatro italiano (Qualche nota sul tipo dell'ebreo nel Teatro popolare italiano, 1912) ha concentrato i suoi studi sulla storia architettonica di Roma. Ricercatore dal 1907 e ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...