Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] che si può far rientrare nella teoria neoclassica, obbligata ad abbandonare l’ipotesi della Milano 1994, pp. 185-240.
Pensare l’Italia nuova: la cultura economica milanese tra corporativismo e ricostruzione, Atti del Convegno, Milano (11-12 dicembre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L'economia civile
Vera Negri Zamagni
Pier Luigi Porta
Le tappe del pensiero economico in Italia
Far risalire la nascita dell’economia moderna ad Adam Smith è prassi assai diffusa, ma il grande studioso [...] e la loro cultura li spingono ad affrontare temi diversi da quelli tradizionalmente trattati dai neoclassici.
L’interesse di Pantaleoni per la dinamica economica, per es., e la sua classificazione dei diversi tipi di dinamica, segna il contributo di ...
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Finanza dei derivati
Paolo Savona
di Paolo Savona
Finanza dei derivati
sommario: 1. Definizione, finalità e proprietà dei contratti derivati. 2. Caratteristiche strumentali e funzionali dei derivati. [...] di trasmissione monetari e finanziari all'economia reale, uno dei problemi centrali è quello della più o meno facile sostituibilità tra attività e passività nei portafogli degli operatori. La teoria neoclassica la ipotizza perfetta (da cui trae ...
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Differenziazione e diversificazione dei prodotti
Sergio Vaccà
Distinzioni concettuali
Differenziazione del prodotto
Nella teoria economica per 'differenziazione del prodotto' s'intende un apprezzamento [...] : dalle soluzioni ottimizzanti a quelle 'soddisfacentistiche'
Sul piano teorico, restando all'interno della razionalità economicaneoclassica e riferendosi alla forma di mercato della concorrenza imperfetta (ossia non considerando l'interazione tra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cooperazione
Stefano Zamagni
Un fatto da tempo acquisito è che nell’epoca attuale, che si è soliti definire postindustriale o posttayloristica, il fattore di sviluppo principale è la cooperazione, sia [...] di catturare la specificità identitaria della cooperativa. È questo l’errore nel quale sono caduti tutti quegli economisti, sia neoclassici sia neoistituzionalisti che, seguendo l’iniziale impulso di Benjamin Ward (1958), sono arrivati fino a Henry ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] in un contesto filosofico (aristotelico-tomista) molto distante da quello che ha dato vita alla scienza economica contemporanea, sebbene la teoria neoclassica potrebbe in linea di principio accettare il concetto di virtù. La virtù non è, infatti, né ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Claudio Napoleoni
Riccardo Bellofiore
Claudio Napoleoni è una delle voci più significative dell’economia politica italiana, nell’ambito della quale ha svolto una funzione essenziale, critica e ricostruttiva [...] sintesi con cui Napoleoni cercò di uscire dall’impasse è il Discorso sull’economia politica del 1985. Come trent’anni prima, Napoleoni propone una sintesi tra teoria neoclassica e teoria marxiana: non più nel loro versante di teorie dei prezzi e ...
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GRAZIADEI, Antonio
Pietro Maurandi
Nacque a Imola il 5 genn. 1873, da Ercole e Giulia Trotti, in una famiglia benestante e di antica nobiltà. A venti anni entrò nel Partito socialista, partecipando [...] del pensiero del G., parlando, con ironica ambiguità, di "economia senza valore". Tuttavia, è la considerazione delle due componenti del pensiero del G., quella marxiana e quella neoclassica, che può consentire di dipanare la questione; finché si ...
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CARANO DONVITO, Giovanni
Francesco Di Battista
Nacque a Gioia del Colle (Bari) il 30 giugno 1873 dal notaio Francesco Carano, discreto proprietario terriero di Palagiano, presso Taranto, e da Carmela [...] Demaria, il Colamonico, il Milone, il Monti. Qui anzi la sua immutata coerenza teorica, e cioè la derivazione neoclassica e lo strenuo liberalismo in politica economica acquistano il sapore di una significativa testimonianza (cfr. Appunti di politica ...
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DA EMPOLI, Attilio
Riccardo Faucci
Nacque a Reggio Calabria il 2maggio 1904, da Antonio e da Amelia Ciraolo, in una antica famiglia di origini toscane, trasferitasi in Calabria nel sec. XVII. Zio matemo [...] rilevava l'esiguità delle letture, limitate in pratica a Graziani, Pantaleoni e Seligman. Solo fra gli economisti critici dell'indirizzo neoclassico le due opere dei D. riscossero una approvazione incondizionata: cfr. le recensioni di Camillo Supino ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto n.; un artista n., i pittori, i poeti neoclassici....