In senso lato, lo studio dei problemi economici con il ricorso allo strumento matematico; in senso stretto, l’indirizzo di pensiero economico (scuola matematica) che configura i sistemi economici come [...] settori simultaneamente; l’una e l’altra, determinati i vincoli ai quali, nelle condizioni ipotizzate, è subordinato il sistema economico, impostano un sistema di equazioni in cui i vincoli stessi sono i dati, mentre i prezzi, le quantità prodotte e ...
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Scuola di pensiero economico che analizza situazioni di disequilibrio economico e costituisce una riconsiderazione dei fondamenti microeconomici del pensiero keynesiano. In particolare, gli economisti [...] neokeynesiani ipotizzano che gli agenti sul mercato operino le proprie scelte in modo razionale in base alla quantità e non ai prezzi, non potendo influenzare direttamente il livello di questi e considerandoli ...
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Scuola di pensiero economico che riprende e sviluppa la teoria classica ricardiana. Sia nel modello macroeconomico sviluppato da J. Robinson, N. Kaldor e P. Sraffa sia nello schema a più settori legato [...] interessi diversi di consumo e di accumulazione del capitale. In contrasto con quanto sostenuto dai marginalisti, gli economisti neoricardiani ritengono che gli imprenditori operano le proprie scelte di produzione e di investimento in relazione non ...
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Orientamento economico che considera i fenomeni della vita economica come la conseguenza di azioni individuali mosse da apprezzamenti che hanno la loro origine nella psicologia dell’uomo. L’indirizzo psicologico, [...] detto anche soggettivistico, si sviluppò come reazione alla scuola storica alla fine del 19° sec., non negando ma continuando e integrando la scuola classica. Ebbe il suo maggior centro a Vienna (e si ...
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(ingl. economics of welfare) Ramo dell’economia che studia la possibilità di stime dirette a valutare il b. collettivo. Ha per oggetto sia considerazioni teoriche sulla comparazione tra diversi sistemi [...] sui prezzi di mercato.
La nozione di b. collettivo è controversa e così la possibilità di stimarne una misura. L’economista A. C. Pigou, agli inizi del sec. 20°, rifacendosi alla tradizione utilitaristica inglese, che aveva avuto in J. Bentham il ...
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scopo, economia di Neologismo dall’inglese scope («allargamento del campo visivo»), che indica la possibilità di utilizzare le stesse componenti di una struttura produttiva per produrre beni o servizi [...] diversi o, perlomeno, varianti funzionalmente differenti dello stesso bene fondamentale ...
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Reti, economia delle
Claudio Sardoni
Nella terminologia delle scienze sociali una rete è costituita da un insieme (sistema) di individui interconnessi fra loro. In tal senso, l'intero sistema economico, [...] potrebbe anche avere un equilibrio con la sola impresa B se fosse questa l'impresa che comincia a produrre per prima. Le economie di scala dal lato della domanda, dette anche esternalità di rete, sorgono quando la domanda di un bene da parte di un ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
economato
s. m. [der. di economo, sul modello del fr. économat]. – 1. Carica di economo, e durata di essa: aspirare a un e.; sotto il suo e. la situazione del bilancio migliorò. 2. In senso concr., l’ufficio che ha il compito di provvedere...