Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] per circa 200 giorni all’anno, e per almeno 240 notti il termometro scende sotto 0 °C.; nella Siberia nord-orientale naturali sono, invece, quasi insormontabili e i percorsi si svolgono in effetti solo in senso meridiano lungo i fiumi. La rete di vie ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] autori, dalla novella De nacht der girondijnen (1957; trad. it. La notte dei girondini, 1976) di E. Presser, alle raccolte Het bittere kruid in una prosa laconica e precisa, ma piena di effetti spiazzanti, registra la follia di una realtà affidata al ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] questa regola è il concetto del rapporto di causa ed effetto. Il t., come ordine di successione, viene così ridotto . degli orologi atomici e il non uniforme succedersi di giorno e notte, governato dal t. UT1 delle effemeridi.
Poiché la vita civile ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] natalità e la meno elevata mortalità nel Mezzogiorno provocano due effetti importanti: da un lato l'accrescimento naturale nell'area meridionale causò 55 attentati, dei quali una ventina nella notte sul 12 giugno. Mentre era costretto a procedere ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] di potenze di π, si stabilì un'approssimazione del suo effettivo valore fino a undici decimali. Questo procedimento è stato descritto al fratello minore. I fratelli più giovani trascorrevano la notte con le loro mogli e la maggior parte del giorno ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] cui dialetti sono prossimi alla lingua comune (a Roma, per effetto di una precoce toscanizzazione avvenuta già in epoca rinascimentale): si ovvio’ (lomb. andà cont i soeu pee) o a notte chiusa ‘fonda’ (lomb. nocc serrada) e altre coniazioni originali ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] posporre il soggetto al predicato dà luogo a una varietà di effetti di messa in rilievo:
(51) il colpevole sei tu
( è quella
(54) i primi arrivati siamo noi
(55) tenera è la notte
(b) per creare contrasto con un altro elemento dell’enunciato:
(56) il ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] : septem > sette; capsam > cassa; noctem > notte.
Per quanto riguarda i nessi di consonante latina seguita da /j/, generalmente consonante (ad es., tu, so, caffè). L’effetto del raddoppiamento sintattico è percettivamente opaco nel caso di ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] permette di cumulare nella stessa frase più mezzi per focalizzare, con complessi effetti di spostamento e di messa in rilievo, come in (78):
(78 341)
(131) Fatto sta, questo don Brodino una notte d’inverno … (ibid., p. 321)
(d) Grammaticalizzazione ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] , cota, febbra, froda, greggia, vesta; emil. crosa, neva, nòta «notte», pèla, volpa, zenta; ven. ava «ape», nosa «(la) noce», vida e anche vivi < vivĭs e temi < tĭmēs, per effetto palatalizzante di -s), in parte per analogia (canti < cante ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...