LAMENTAZIONI
Giuseppe Ricciotti
Libro della Bibbia, che contiene carmi elegiaci sulla distruzione di Gerusalemme fatta da Nabucodonosor.
Nome e posizione nel Canone. - Nei manoscritti e nelle edizioni [...] für die alttestam. Wissenschaft, 1882-83, 1891-92). I primi quattro carmi hanno il ritmo delle popolari qīnüth, le elegie cantate realmente davanti a un cadavere nelle cerimonie funebri. Sono costituiti da stichi divisi generalmente in due parti da ...
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SÁ de Miranda, Francisco
Mario Pelaez
Poeta portoghese, nato a Coimbra il 27 ottobre di un anno non ben determinato fra il 1484 e il 1495, figlio di D. Gonzalo Mendez de Saa, appartenente a nobile famiglia. [...] compianto in un'egloga dal Camões; della moglie (1555), del suo amico l'Infante Giovanni (1554), che pianse in una commossa elegia, e infine del re stesso Giovanni III il quale gli aveva sempre dimostrato molta benevolenza. Il 15 marzo 1558 S. de M ...
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PAISIELLO, Giovanni
Andrea Della Corte
Musicista, nato a Taranto nel 1740, morto a Napoli nel 1816. "Figliolo" nel Conservatorio di S. Onofrio a Napoli, fu discepolo per un anno di F. Durante (morto [...] (dove il carattere rusticano è squisitamente ingentilito e la psicologia appare già attivamente perspicace), nella Nina (idillio, elegia, che nella delicata, poetica serenità di alcuni primordiali accenti reca il contrasto con i dolori, le angoscie ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] vera rivelazione della poesia polizianesca, nella sua originalità e anche nei suoi limiti, si ha soltanto in un gruppo di elegie, odi ed epigrammi, composti tra il 1473 e il 1478. I temi di questi componimenti - invocazioni amorose, elogi di potenti ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] del quale il C. afferma di essere stato allievo. Il trattato appare ispirato ad un ideale di misura e di eleganza tipicamente cortigiano limitandosi alla descrizione di "quelli balli e bassedanze che sono fora del vulgo, fabricati per sale signorile ...
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scuola (scola)
Guido Favati
Charles T. Davis
La locuzione ‛ tenere s. ', iterata sinonimicamente con ‛ leggere ', cioè con " tenere lezioni " di livello universitario, appare quanto mai appropriata [...] Cv IV XXX 4-9. A quel tempo, secondo R. Avesani, D. lesse probabilmente i Disticha Catonis, l'Ecloga di Teodulo, l'Elegia di Arrigo da Settimello e la Formula vitae honestae di Martino di Bracara. Che D. abbia studiato grammatica è fuor di dubbio, in ...
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FAVORITI, Agostino
Rosario Contarino
Nacque a Sarzana (La Spezia) il 3 genn. 1624 da Giacomo, giureconsulto, e da Elisabetta Casoni, entrambi esponenti di famiglie localmente eminenti.
Recatosi a Roma, [...] , oltre che luoghi e temi, anche i metri (e non solo i più usuali e ricorrenti) e i generi (dall'egloga all'elegia all'epistola in versi); ma la sua lirica è troppo scolastica e asservita a situazioni e modelli scontati, per cui le citazioni mancano ...
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PARATORE, Ettore
Cesare Questa
– Nacque a Chieti il 23 agosto 1907, figlio unico di Emanuele, professore di scienze in scuole secondarie e medico originario di Barcellona-Pozzo di Gotto, e di Laura [...] poeti: Virgilio, Lucrezio, Catullo, Properzio.
Su questo autore Paratore pubblicò una ricerca molto singolare per i tempi (L’elegia III, 11 e gli atteggiamenti politici di Properzio, Palermo 1936), tesa a lumeggiare, in piena romanità ‘littoria’, la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi decenni del Seicento si assiste a un progressivo superamento dell’illusionismo [...] d’estate di Anna d’Austria nel Palazzo del Louvre (1655-1657), dove Romanelli realizza il suo capolavoro. L’eleganza e l’armonia delle soluzioni adottate nelle varie sale dal Romanelli si rivelano adeguate agli orientamenti classicisti della cultura ...
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LENZI, Lorenzo
Stefano Simoncini
Nacque a Firenze il 23 ott. 1516, da Antonio di Piero e Costanza di Taddeo Gaddi, sorella di monsignor Giovanni e del cardinale Niccolò Gaddi. Suoi fratelli furono Alessandro, [...] il rientro di Varchi a Firenze, poco sappiamo delle vicende del L., ed è lo stesso Varchi che in un'altra sua elegia (Liber carminum, VII, pp. 23 s.) pone in immediata successione alla laurea la partenza, "per ordine dello zio materno", per la corte ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...