Grammatico (n. Ascoli - m. ivi 1457). Insegnò ad Ascoli, a Perugia e a Roma; fu in Oriente e poi nell'Europa settentr., inviato da Niccolò V a cercarvi codici (1451-55): scoprì la pseudo-virgiliana Elegia [...] in Maecenatem, Apicio, Porfirione, il De grammaticis et rhetoribus di Svetonio (una delle sezioni del De viris illustribus) e le opere minori di Tacito. Non avendogli offerto Callisto III, successo a Niccolò, ...
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PERNICONE, Vincenzo
Filologo, nato a Regalbuto (Enna) il 31 maggio 1903; dapprima prof. nelle scuole secondarie, poi prof. di letteratura italiana nell'univ. di Torino (1942-57) e di Genova (dal 1957); [...] storico della letteratura italiana.
Ha curato con grande acume critico edizioni del Filostrato, del Nìnfale fiesolano e dell'Elegia di Madonna Fiammetta del Boccaccio, del Trecentonovelle del Sacchetti e delle Stanze del Poliziano. Ha scritto inoltre ...
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Filologo italiano (Regalbuto 1903 - Genova 1982). Prof. di lingua e letteratura italiana alle univ. di Torino (dal 1942) e di Genova (dal 1957), fu condirettore del Giornale storico della letteratura italiana. [...] in collab. con S. Battaglia (1951). Curò edizioni critiche di Boccaccio (Il Filostrato e il Ninfale fiesolano, 1937; L'elegia di madonna Fiammetta, 1939), del Trecentonovelle di F. Sacchetti (1947), delle Stanze di Poliziano (1954) e delle Rime della ...
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Poeta e grammatico greco di Coo, vissuto fra il 330 e il 275 circa a. C., prima ad Alessandria, dove fu maestro del figlio di Tolomeo Sotere, il futuro Filadelfo, e di Zenodoto; poi, alla fine della sua [...] fra i latini, da Properzio, Ovidio, Quintiliano. Delle sue opere restano solo pochi frammenti. Una sua raccolta di elegie (o forse una lunga elegia) era intitolata Bittide (come è ricordata in Ermesianatte) o Battide (in Ovidio), dal nome della donna ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] del sec. XIII?), destinata a essere cantata durante il digiuno del giorno 9 del mese di Ab. Tanto le glosse quanto l'Elegia sono scritte in caratteri ebraici, rappresentando l'unico caso di uso di caratteri non latini per testi volgari in Italia ...
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FORNACIARI, Raffaello
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 24 febbr. 1837, ultimo dei quattro figli di Luigi e Teresa Martinelli. Avviato agli studi umanistici, il F. frequentò il seminario arcivescovile [...] (1842-43) tra P. Giordani e il padre del F., Luigi (alla cui prematura scomparsa aveva già dedicato l'elegia classicheggiante, ricca di reminiscenze foscoliane e leopardiane, In morte di Luigi Fornaciari, Lucca 1858).
Nel 1860 fu nominato professore ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] Ca’ Foscari (Venezia, 14-15 giugno 1996), Tübingen, Niemeyer, pp. 5-26.
Hijmans-Tromp, Irene (1990), Per il testo dell’“Elegia giudeo-italiana”, «Lingua nostra» 51, pp. 97-99.
Koch, Peter (1993), Pour une typologie conceptionelle et médiale des plus ...
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GAZA, Teodoro
Concetta Bianca
Figlio di Antonio, nacque a Salonicco probabilmente intorno al 1408-10. Suoi fratelli furono Andronico, Giorgio e Demetrio.
Se il luogo di nascita del G. è confermato dal [...] Giustina di Sezzadio. A Napoli il G. strinse legami con il Pontano, il quale gli dedicò un carme del Parthenopeus e una elegia negli Amorum libri.
Il G. continuò la sua attività di traduttore anche a Napoli; il primo testo tradotto, in linea con gli ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] , dolente e malinconica; Properzio è più vigoroso nei suoi slanci appassionati di amore, odio, gelosia; Ovidio, oltre che di elegie amorose, è poeta di miti romanzeschi (Metamorfosi) e storici (Fasti); la sua poesia si adatta alla società mondana in ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] , alle tirannidi e poi alla democrazia, vide l’affermarsi di forti personalità poetiche nelle varie forme della poesia lirica: l’elegia, per il metro e la lingua vicinissima all’epos; la poesia giambica, ionica anch’essa ma di origine popolaresca; la ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...