Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] stesso: quanto più il n. è ristretto, tanto più fedelmente il morfismo rispetta la struttura di G; se il n. è ridotto al solo elementoneutro di G, si ha addirittura un isomorfismo tra G e G′ o, più esattamente, tra G e quella parte di G′ che è ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] non ce la facevano più scrivevano al Duce (Pennacchi, Canale Mussolini, p. 249)
(c) Grammaticalizzazione di sintagmi nominali con elemento ➔ neutro per introdurre un tema difforme da quello già presentato (il bello è …, la verità è che …, il fatto è ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] livello morfologico, la forma in -ja del nominativo sing. neutro del paleoslavo in -je: pisannja «scrittura» da pisanje; basati sui dettami occidentali. La poesia barocca predilesse l’elemento epico (Sakovyč, Smotryc´kyj), dove ampio spazio fu dato ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] di agire in vista di scopi leciti e determinati. Gli elementi costitutivi (o presupposti materiali) per l’esistenza della p. , possono distinguere anche il genere maschile o femminile o neutro.
Psicologia
Nella dottrina psicologica di C.G. Jung, ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] a più g., ma il particolare tipo di rapporto tra gli elementi tematici e il piano della loro resa formale, sono oggi analizzati nelle lingue semitiche, o il maschile, il femminile e il neutro, come nelle lingue indoeuropee antiche (per es., il latino ...
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Anatomia
Movimento di un’articolazione per il quale l’estremità distale di un segmento corporeo si avvicina a quella prossimale del segmento corporeo contiguo. Muscolo flessore è il muscolo che ha per [...] di equilibrio si esprimono con le due equazioni:
dove σx è la tensione normale nel generico elemento superficiale di S, distante y dall’asse neutro, e M il momento flettente nella sezione medesima. Queste equazioni, tenendo conto dell’ipotesi di ...
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Chimica
Si dice di sostanza che non presenta reazione acida o basica; così, per es., è n. un sale che, sciolto in acqua, produce ioni che, essendo acidi e basi di Brönsted debolissimi, non mostrano tendenza [...] rispetto a una data operazione binaria tra elementi A un elemento e tale che per ogni elemento x di A siano verificate le relazioni il terminale di un conduttore n (filo n. o anche neutro), il quale è percorso da una corrente in pari alla somma ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] gli studiosi l'astrazione non è uno strumento neutro in quanto è stato variamente utilizzato (alcuni "un suono iniziale unito a un suono finale (metalinguistico) denota anche gli elementi seguenti fino al suono finale". Così, aK denota 'a i u ṛ ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] l’asse del tempo, illustrando l’evoluzione di un certo elemento nell’intervallo fra l’epoca A e l’epoca B. Si Italia dialettale si segnala il passaggio al femminile di una serie di antichi neutri (➔ neutro): nel Nord la late, la sal(e), la mel(e), ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] segni nominali che hanno come luogo di articolazione lo spazio neutro, ossia lo spazio che si trova di fronte a scuola, due lingue. L’esperienza di bilinguismo della scuola dell’infanzia ed elementare di Cossato, a cura di L.A. Teruggi, Milano 2003.
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...
moltiplicazione
moltiplicazióne (ant. multiplicazióne) s. f. [dal lat. multiplicatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto di moltiplicare: la m. dei pani e dei pesci, miracolo operato da Gesù, e narrato tre volte nei Vangeli (Matteo 15, 32-38; Marco...