NINO PISANO
A. Moskowitz
Scultore e orafo toscano operante nel corso del Trecento, figlio di Andrea Pisano, documentato tra il 1349 e il 1368, ma probabilmente attivo nella bottega del padre già dal [...] (1343-1347) l'opera di N. mostra una crescente assimilazione di elementi del Gotico settentrionale. A tale fase appartiene il S. Pietro che panneggio ondeggianti, giocati in contrasto con la caduta verticale degli orli. In queste due opere N. assimila ...
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VOLTERRA
V. Ascani
(etrusco Velathri; lat. Volaterrae)
Cittadina della Toscana centro-occidentale, in prov. di Pisa, posta tra le valli della Cècina e dell'Era, sulla sommità piana di un poggio in posizione [...] del palazzo dei Priori, a blocco parallelepipedo a sviluppo verticale e con torre, precede di pochi anni esempi fiorentini di S. Andrea, la Madonna della Rosa, una Maestà e un elemento di polittico con i Ss. Niccolò da Tolentino e Pietro (Volterra, ...
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GONZAGA, Pietro (Pietro Gottardo, Pietro di Gottardo)
Maria Lucia Tonini Steidl
Figlio di Francesco e della nobile bellunese Anna Grini, nacque il 25 marzo 1751 a Longarone, presso Belluno.
Il padre, [...] al G. di osservare e studiare approfonditamente i monumenti antichi - elemento determinante di tante sue scenografie - in confronto diretto con il monumentale che si sviluppano in senso marcatamente verticale, in sintonia con l'edificio disegnato da ...
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CARPENTERIA
G. Coppola
Tecnica della lavorazione e dell'assemblaggio degli elementi che compongono le strutture in legno occorrenti alla costruzione. Il termine include l'insieme di tutte le ossature [...] ), raffigura, per es., un impalcato indipendente a forma di croce di s. Andrea. L'impalcato indipendente era formato da elementiverticali (pertiche), posti parallelamente a coppia: l'uno vicino alla costruzione e l'altro a una certa distanza in modo ...
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FONTANA
G. Di Flumeri Vatielli
Costruzione di carattere generalmente ornamentale destinata a ricevere l'acqua, artificialmente mediante condotte o spontaneamente da sorgenti naturali, e a regolarne [...] colonna o a un fulcro centrale si disponevano lungo l'asse verticale una o più vasche, spesso decorate da motivi come protomi recinto quadrato con tre arcate per ogni lato; lo slanciato elemento centrale è decorato da un motivo a zig-zag e termina ...
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ARALDICA
G. Oman
Scienza che ha per oggetto lo studio degli stemmi nobiliari o armi. È una disciplina relativamente misconosciuta, che non sempre ha goduto della considerazione che merita, per tutto [...] e persino le loro reciproche associazioni e/o disposizioni all'interno del campo costituiscono altrettanti elementi significanti. Così un leone verticale e un leone orizzontale non sono la stessa figura araldica; un giglio rappresenta qualcosa di ...
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Angio
J. Mallet
Angiò (lat. Andegavus, Andegava urbs, territorium Andegavum, terminus Andecavus, Andecava; franc. Anjou)
Antica contea e regione storica della Francia occidentale, tra le montagne centrali [...] riprende le strutture e le proporzioni di Fontevraud. L'elemento decorativo caratterizzante è costituito dai costoloni a ogiva, cui particolare attenzione all'eleganza e per lo slancio verticale, ottenuto, innanzitutto, grazie all'assottigliarsi e al ...
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città
Margherita Zizi
La sede principale della vita associata
La città non è solo un luogo fisico costituito da edifici e strade: è un punto di raccordo di numerose e complesse funzioni politiche ed [...] uno spazio ridotto, per cui dovevano svilupparsi in verticale: torri, guglie e campanili sovrastavano il tessuto urbano religiosa; importante anche l'edificio dei bagni pubblici (hammam). Elemento tipico era il mercato - chiamato suq in arabo, bazar ...
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GRONINGA
Z. van Ruyven-Zeman
(olandese Groningen)
Città dei Paesi Bassi, che dà nome alla prov. di cui è capoluogo, situata all'estremità nordorientale del paese, bagnata a settentrione dal mare del [...] ospitarono la chiesa e gli edifici pubblici.L'elemento più importante per delineare una storia dell'architettura secolo apparvero gli archi acuti e gli edifici acquistarono slancio verticale (Zuidbroek, Winschoten, Tenboer). Uno stile di transizione ...
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GAGLIARDI, Rosario
Stefania Tuzi
Nacque a Siracusa da Onofrio Dominico e da Maria Contisi; nei documenti d'archivio non compare la data di nascita, si suppone comunque che non sia anteriore al 1682, [...] un'annotazione a margine, è spiegata l'impaginazione degli elementi architettonici in cui il primo ordine doveva essere il dorico è l'impiego della colonna libera in facciate ad andamento verticale. Lo scopo è quello di accentuare il chiaroscuro e di ...
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verticale
agg. e s. f. e m. [dal lat. tardo verticalis, agg., der. di vertex -ĭcis «vertice»]. – 1. agg. a. Termine che definisce, nel linguaggio scient. e tecn., la direzione della forza di gravità in un dato punto della Terra, cioè, materialmente,...
verticalismo
s. m. [der. di verticale]. – Nel linguaggio della critica d’arte, soprattutto in riferimento all’architettura, la tendenza compositiva che si basa sulla ricerca dello sviluppo verticale delle forme: ne sono esempî caratteristici...