TAZZA FARNESE
F. L. Bastet
Questo capolavoro della glittica ellenistica, probabilmente alessandrina, (v. tav. a colori vol. i, s. v. allegoria), ci è noto dal 1471, da quando cioè Lorenzo de' Medici [...] esemplare di artigianato di alto valore che possa essere paragonato con la tazza. A lui la datazione nell'alto ellenismo, che lo Charbonneaux suppone sulla base dell'interpretazione, non pare affatto contraddetta dallo stile. Malgrado ciò l'Adriani e ...
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NETTUNO (Neptunus, etr. Nethuns)
L. Vlad Borrelli
Antica divinità italica di cui è difficile determinare gli attributi originarî anche per l'incertezza dell'etimologia connessa sia con nebula, nubes, [...] , ecc.), o nella decorazione dei vasi e nella glittica, secondo uno schema iconografico derivato dai vasi del IV sec., e dell'ellenismo o dalla grande statuaria, e in special modo dalla grande statua bronzea di Lisippo: ad esempio vaso di marmo con N ...
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DOMIZIO ENOBARBO (Cn. Domitius Ahenobarbus)
B. M. Felletti Maj
Figlio del pompeiano Lucio Domizio, morto a Farsalo, e di Porcia, sorella di Catone.
Fu avversario di Cesare, seguì le sorti di Bruto e [...] in taluni esemplari con violenza barocca, in altri con plasticismo più composto; rimane comunque una notevole testimonianza della ritrattistica dell'ultimo ellenismo a servizio dei generali romani. La data più probabile è fra il 50 e il 40 a. C. (v ...
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Vedi AKME dell'anno: 1973 - 1994
AKME (v. S 1970, p. 24)
P. Moreno
La definizione di Α. (Άκμή) quale ninfa si fondava sulla sola testimonianza del mosaico di Nea Paphos con scena dionisiaca. Senza escludere [...] -romaine, II, Parigi 1975, pp. 371-376 (mosaico da Biblo, pp. 371-372, tav. clxxvii); P. Moreno, La pittura tra classicità ed ellenismo, in Storia e civiltà dei Greci, VI, Milano 1979, p. 497, tav. LXII a (mosaico da Biblo); K. Nikolaou, in LIMC, I ...
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GNOSTICISMO
Michelangelo Guidi
. Sotto questo nome si raggruppa un insieme assai vario di dottrine e di sette che dai tempi apostolici fino al sec. IV hanno interpretato e vissuto il messaggio cristiano, [...] generali che l'indagine moderna ha già fissato in armonia e in connessione con tale ritmo di fusione (v. ellenismo). È lecito perciò concludere che l'insieme delle forze, le quali assestandosi intorno ad alcuni concetti dati dal cristianesimo ...
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Architetto, scultore, pittore. Nacque a Napoli da Pietro scultore fiorentino e da Angelica Galante napoletana il 7 dicembre 1598, morì a Roma il 28 novembre 1680. Operosissimo, signoreggiò sull'arte di [...] da siffatti postulati, divenne sinonimo di impuro, d'enfatico, di pazzesco. Se il classicismo, infatti, fosse soltanto quello dell'arte ellenica fra il sec. V e il IV a. C., inteso come regola infallibile per la creazione del bello assoluto, non v ...
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PASTORALE, POESIA
Camillo CESSI
Enrico CARRARA
. Antichità. - Comunque s'intendano le origini remote della poesia pastorale, siano esse folkloristiche o connesse al culto religioso, essa ci si presenta [...] artistico ebbe la bucolica in Roma, dove nell'ultimo secolo a. C. si manifestarono le stesse ccndizioni spirituali dell'ellenismo teocriteo. L'amore, l'aspirazione alla campagna perfonde i poeti dell'ultimo periodo repubblicano e dell'etâ d'Augusto ...
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Tecnica speciale nella lavorazione dei metalli preziosi a fili sottili, chiamata anticamente lavoro di filo (Cellini) o lavoro di Venezia (fr. filigrane; sp. filigrana; ted. Filigran; ingl. filigree). [...] spirali, viticci, palmette; anche in Grecia, come in Etruria, è usata a costituire catenelle intrecciate per collane. Nell'ellenismo la filigrana diventa meno frequente: tuttavia esempî ve ne sono in oreficerie tolemaiche.
Nell'oreficeria romana vi è ...
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Città dell'Algeria, capoluogo del dipartimento omonimo (Territ. del Nord). Sino dal tempo delle guerre puniche essa esisteva sotto il nome di Cirta, capitale dei re numidi. Alla fine dell'Impero ricevette [...] intratteneva anche con i popoli più lontani, sia dell'Africa sia degli altri paesi, si debbono gli elementi di ellenismo che si riscontrano nella cultura della città, la quale, tuttavia, fu soprattutto improntata di civiltà cartaginese: ché di questa ...
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J. G. Herder vide nelle fiabe "in certa misura resti della fede del popolo, della sua intuizione sensibile, delle sue forze e istinti, dove si sogna perché non si sa, si crede perché non si vede". Queste [...] , e appartiene quindi, in quanto viene elaborata artisticamente, a epoche di grande raffinatezza, come si vede dal suo fiorire nell'ellenismo, nella Francia della fine del Seicento, nella quale il conte de fée ebbe tanta voga, e poi, ancora, nel ...
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ellenismo
s. m. [dal lat. hellenismus, gr. ἑλληνισμός «modo, locuzione greca», der. di ῎Ελλην «ellèno»]. – 1. Modo di dire, locuzione, costrutto che imitano modi, costrutti, ecc. proprî della lingua greca; oppure espressione greca adoperata...
ellenico
ellènico agg. [dal gr. ῾Ελληνικός] (pl. m. -ci). – Degli Ellèni, o dell’Èllade, cioè della Grecia antica: civiltà e., arte ellenica. In qualche caso non differisce da greco, con riferimento anche alla Grecia moderna o senza limiti...