Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] la prima volta nel 1861 con qualche censura da Emilio Teza, col titolo Giornali, titolo accolto e conservato nelle fior ne cogliea
(sonetto CLXIII, vv. 1-4).
Anche se Alfieri fa esplicita professione di fede filotoscana e antifrancese, la lingua d’ ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] ➔ Vittorio Alfieri, che rifiutano però polemicamente il modernismo linguistico. Il piglio arcaizzante di Alfieri è tanto da un’edizione all’altra, come nel Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi (Serianni 1990), quanto l’emergenza sempre più forte ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] tragedia, su cui influisce in modo vistoso il modello alfieriano. Se ne distacca però maggiormente Manzoni nel Carmagnola e nell uso di Firenze (1870-1897) di Giambattista Giorgini e Emilio Broglio, che condivide con i repertori dialettali bilingui l ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] francese in particolare (si pensi al misogallismo di ➔ Vittorio Alfieri o al trattato di Gian Francesco Galeani Napione Dell’uso e l’incarico affidato a Manzoni nel 1868 dal ministro Emilio Broglio perché presiedesse la doppia commissione (milanese e ...
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Con lingua dello sport o linguaggio sportivo (locuzione, quest’ultima diffusa dall’ultimo decennio del XIX secolo e poi utilizzata da Bertolini 1923), si indicano sia le ➔ terminologie tecniche e specifiche [...] emergere le prime penne prestigiose del giornalismo scritto (Emilio De Martino, Orio Vergani e Bruno Roghi) schermo. Lingua e stili comunicativi nei generi televisivi, a cura di G. Alfieri & I. Bonomi, Firenze, Cesati, pp. 341-377.
Proietti, ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] (è il caso di ➔ Dante o di ➔ Carlo Emilio Gadda). Quando è usato consapevolmente, il dialettismo, almeno nei italiano dell’uso, Torino, UTET, 1999-2007, 8 voll.
Alfieri, Gabriella (1993), L’italiano regionalizzato: osservazioni in margine ad un ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] ministro Coppino, del 1867; l’anno dopo Emilio Broglio, ministro della Pubblica Istruzione, varò una da un lato, e le lingue regionali e minoritarie, dall’altro.
Alfieri, Gabriella (2006), La lingua della televisione, in Lingua e identità ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] che guardavano appunto a Napione e a ➔ Vittorio Alfieri. Napione, inoltre, auspicava una coalizione di stati all’andiamo avanti. Silvio Berlusconi lo dice al direttore del Tg4, Emilio Fede»; ma è presente anche in un giornale romano come «La ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] aerostatico, celebrato tra i tanti sia da Vittorio Alfieri sia da Vincenzo Monti. Fisica, chimica, astronomia, del Roman expérimental, uscito nello stesso anno, in cui Émile Zola pretendeva che gli scrittori si conformassero sempre alle verità della ...
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mascheratore
mascheratóre s. m. (f. -trice) [der. di mascherare], letter. raro. – Chi maschera, solo in senso fig., dissimulatore e sim.: Emilio Scauro ... de’ suoi vizi mascheratore astutissimo (Alfieri).