Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] il predicato è espresso, questo può essere in prima o in seconda posizione. In (24) e in (26) il predicato apre l’enunciato, in (27) lo chiude:
(26) SND: grazie // belli / i jeans // («Individualismo», in Scarano 2004: es. 18)
(27) ELA: non sono mai ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] quel momento verte. Nel caso (1), si assume che l’idea dell’andare a Parigi sia già attivata nel discorso, e l’enunciato aggiunge che in questo caso l’emittente manderà una cartolina. Nel caso (2) invece è già attiva l’idea del mandare una cartolina ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] o scritta. Un’informazione è data se l’entità a cui rinvia è presente nella situazione comunicativa al momento dell’enunciazione; un’informazione è nuova se l’entità a cui rinvia non è (ancora) presente nella situazione comunicativa al momento dell ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] p. si può dire che sono vere o false (e una p. vera è per Frege, come per Meinong e Russell, un fatto), non degli enunciati: la verità o la falsità di una p. (per es., che 2+2=4 o che Colombo scoprì l’America) è indipendente dall’essere formulata ...
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Per modalità si intende l’insieme delle risorse linguistiche (parole, espressioni, ma anche elementi morfologici, ecc.) che manifestano il modo, ovvero l’atteggiamento del parlante rispetto all’enunciato [...]
(2) Laura è uscita
La modalità epistemica qualifica come certo o incerto lo stato di cose su cui verte l’enunciato, impegnando il parlante in un giudizio su quanto asserisce (Pietrandrea 2004; 2005). Oltre che da modi verbali (come il ➔ condizionale ...
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L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] dei 500 Hz, non ci sia una corrispondenza lineare). Se la misuriamo per ogni ciclo del segnale quasi-periodico prodotto in un enunciato e ne riportiamo i valori in uno spazio cartesiano, con la F0 in ordinata e il relativo valore temporale in ascissa ...
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In stilistica proposizione che si aggiunge a un’altra come sviluppo esplicativo di un concetto già chiaramente enunciato.
In grammatica latina, genitivo e. o dichiarativo o anche appositivo, quello che [...] specifica con una determinazione particolare un concetto generico (per es.: virtus prudentiae, «la virtù della prudenza») ...
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Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] modo, da un certo punto di vista, ecc.
Citiamo l’avverbio quasi, che può essere usato per attenuare la perentorietà dell’enunciato:
(28) direi quasi che ci siamo
o può essere reiterato per esprimere, più che il dubbio, la propensione ad agire:
(29 ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] l’intenzione da parte del parlante di compiere una data azione (che è in ogni caso successiva rispetto al momento dell’enunciazione):
(14) – Scusa, potresti chiedere a Maria se va a prendere il caffè?
– Non ti preoccupare: più tardi ci andrò io
Nella ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] sintattici), le strutture assolute vanno viste in una dimensione pragmatica: partecipano all’articolazione informativa dell’enunciato (➔ dato/nuovo, struttura), fornendo informazioni di sfondo, che costituiscono il quadro entro cui va inteso ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...