In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] p. si può dire che sono vere o false (e una p. vera è per Frege, come per Meinong e Russell, un fatto), non degli enunciati: la verità o la falsità di una p. (per es., che 2+2=4 o che Colombo scoprì l’America) è indipendente dall’essere formulata ...
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Per modalità si intende l’insieme delle risorse linguistiche (parole, espressioni, ma anche elementi morfologici, ecc.) che manifestano il modo, ovvero l’atteggiamento del parlante rispetto all’enunciato [...]
(2) Laura è uscita
La modalità epistemica qualifica come certo o incerto lo stato di cose su cui verte l’enunciato, impegnando il parlante in un giudizio su quanto asserisce (Pietrandrea 2004; 2005). Oltre che da modi verbali (come il ➔ condizionale ...
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L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] dei 500 Hz, non ci sia una corrispondenza lineare). Se la misuriamo per ogni ciclo del segnale quasi-periodico prodotto in un enunciato e ne riportiamo i valori in uno spazio cartesiano, con la F0 in ordinata e il relativo valore temporale in ascissa ...
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In stilistica proposizione che si aggiunge a un’altra come sviluppo esplicativo di un concetto già chiaramente enunciato.
In grammatica latina, genitivo e. o dichiarativo o anche appositivo, quello che [...] specifica con una determinazione particolare un concetto generico (per es.: virtus prudentiae, «la virtù della prudenza») ...
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L’ellissi grammaticale è, in generale, il fenomeno per cui un elemento previsto dalla struttura sintattica di un’espressione viene omesso (➔ ellissi). Nella seconda coordinata dell’enunciato (1) c’è, ad [...] : 268):
(12) Ugo ha mangiato una mela e Maria [Ø]?
Quando l’ellissi viene saturata a partire dalla situazione fisica d’enunciazione, ci sono di solito più possibilità; si pensi, per es., al caso:
(13) oggi, la giornata è stata pessima: Francesca non ...
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Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] modo, da un certo punto di vista, ecc.
Citiamo l’avverbio quasi, che può essere usato per attenuare la perentorietà dell’enunciato:
(28) direi quasi che ci siamo
o può essere reiterato per esprimere, più che il dubbio, la propensione ad agire:
(29 ...
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tratto linguistica In fonologia e in linguistica, ogni minimo elemento distintivo o, al contrario, non distintivo e irrilevante che concorre alla formazione di un fonema o di un enunciato, più tecnicamente [...] definiti t. pertinenti e non pertinenti (➔ pertinente). psicologia Caratteristica stabile di una persona, che rende possibile differenziarla da altre e che si evidenzia in un’ampia gamma di situazioni. ...
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Linguaggio e realtà
Massimo Dell'Utri
Il ruolo centrale assunto dal linguaggio nell'analisi filosofica del 20° sec. ha posto in primo piano la questione della sua relazione con la realtà: in che modo [...] : 'Isa' funziona come nome di una particolare persona se l'utilizzo che se ne fa riesce a riferirsi a quella persona, un enunciato è vero se il suo uso riesce a descrivere un certo fatto, ed entrambi gli usi riescono a fare questo (quando ci riescono ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] forma ‘E è vero-in-L se, e solo se, T’ (dove E sta per il nome di un qualsiasi enunciato di L e T per l’enunciato stesso o una sua traduzione nel metalinguaggio) sono considerate specificazioni delle condizioni di verità di E, che per Davidson ne ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] l’intenzione da parte del parlante di compiere una data azione (che è in ogni caso successiva rispetto al momento dell’enunciazione):
(14) – Scusa, potresti chiedere a Maria se va a prendere il caffè?
– Non ti preoccupare: più tardi ci andrò io
Nella ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...