Per tipi illocutivi si intendono i tipi di azioni che si eseguono nel proferire parole. L’atto illocutivo, detto anche atto illocutorio (in ingl. illocutionary act), è uno degli aspetti dell’atto linguistico: [...] va fatta tenendo conto degli indicatori illocutivi. Nelle conversazioni è importante tenere conto della sequenza di turni in cui l’enunciato è inserito e in particolare della risposta che riceve, che indica il modo in cui esso è stato preso dal ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] sintattici), le strutture assolute vanno viste in una dimensione pragmatica: partecipano all’articolazione informativa dell’enunciato (➔ dato/nuovo, struttura), fornendo informazioni di sfondo, che costituiscono il quadro entro cui va inteso ...
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indessicalità In etnometodologia, il fenomeno per cui ogni descrizione è connessa al contesto della sua produzione e indica in genere molto di più di ciò che esprime letteralmente. Così come il significato [...] di un enunciato non si esaurisce, di regola, nel suo contenuto proposizionale ma rinvia all’insieme di atti, gesti e simboli che definiscono l’intelligibilità delle espressioni, gli studiosi di etnologia ritengono che non esistano espressioni dotate ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] conferma di attenzione (I, 3b, in tab. 1), frequenti soprattutto al telefono per mantenere il contatto in assenza di contesto di enunciazione comune.
I fatismi, dalla parte sia del parlante che dell’interlocutore (I, 4a e I, 4b, in tab. 1), servono a ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] come sia possibile costruire per qualsiasi linguaggio formalizzato L una ‘teoria della verità per L’ dai cui assiomi è deducibile per ciascun enunciato E di L un’equivalenza metalinguistica ‘E è vero-in-L se, e solo se, T’, dove al posto di ‘E ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] quel che gli abbiamo chiesto di fare, o ha accettato una nostra presa di posizione. In taluni casi, l'accumularsi in un enunciato di una varietà di scopi che il ricevente non è in grado di analizzare, o da cui non riesce a difendersi, può costituire ...
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Per definizione, le interrogative retoriche sono frasi che presentano caratteristiche formali tipiche delle frasi interrogative (➔ interrogative dirette; ➔ interrogative indirette), ma che non hanno lo [...] ) A: Mi sento già meglio, ho le idee più chiare
B: Eh? Cosa le dicevo? (Eugene Ionesco, Il rinoceronte)
(c) un enunciato di tipo pragma-linguistico:
(6) A: se il professore …
B: quale professore? Quale? Per vostra norma è un asino bollato e patentato ...
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Il dativo etico (lat. dativus ethicus) indica la partecipazione o il coinvolgimento emotivo di una persona rispetto a un’azione o a una circostanza indicata dal predicato; è sempre espresso da un pronome [...] persona mi e ci serve a enfatizzare la partecipazione emotiva del parlante, come effetto del riferimento deittico al soggetto enunciativo:
(3) cosa mi combini?
(4) aspettavamo Marco e all’improvviso ci troviamo davanti Giorgio
Quando sono coinvolti i ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...]
(11) Giovanni va a scuola per imparare e studia con impegno perché sa che sarà importante per il suo futuro
L’enunciato (10) è formato da due principali coordinate per mezzo della congiunzione avversativa ma; in (11) è la congiunzione copulativa e a ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] delle falde del bacino etneo («La Sicilia» 1 marzo 1969, cit. in Dardano 19862: 305)
o la scelta di enunciati nominali (➔ nominali, enunciati):
(2) 30 marzo [1948]. L’odore della prima pioggia notturna, sotto il cielo chiaro. Stagione aperta, ritorno ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...