. La parola divenire (γίγνεσϑαι) fu adoperata per dinotare la rivoluzione continua delle cose. "Tutto scorre e nulla permane", e però non si può dire che le cose siano: il loro essere consiste nel passare, [...] , che coincideva con la loro dottrina del fato. Contro questo ideale etico, che sembrava una vera schiavitù dello spirito, Epicuro, fra gli altri, negò il principio della causalità e ammise il concetto del divenire acausale, col quale credeva di ...
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IDOLO (lat. idülum; gr. εἴδωλον, diminutivo di εἶδος, e quindi "piccola immagine", "immagine")
Umberto FRACASSINI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Nello stadio naturistico della religione il divino, [...] presentarsi come sottili copie delle cose da cui derivavano: di qui il loro nome di εἴδωλα, "piccole immagini". Epicuro, riprendendo la concezione democritea, la estese anche al campo della fantasia, considerando la sensazione come provocata da un ...
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natura
Paolo Vincieri
Nel proemio ai Discorsi M. afferma che l’ostacolo principale nella ricerca di ordini nuovi è la «invida natura degli uomini», sempre «più pronti a biasimare che a laudare le azioni [...] che invece non scorge nessun finalismo nella struttura della n. e anche del suo formarsi: basti qui citare Democrito ed Epicuro, ma soprattutto Lucrezio, che M. ben conosceva. La distanza di M. da una posizione creazionistica è evidente se non altro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La linguistica del XIX secolo ruota attorno a due princìpi fondamentali: il mutamento [...] e relatività delle culture e di un’audace visione evolutiva della specie umana. Se ne fece eco un grande Epicuri de grege porcus, Orazio. Furono necessari profondi mutamenti dell’orizzonte spirituale perché le due idee potessero trovare accoglienza ...
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BASADONNA, Giovanni
Gino Benzoni
Nacque a Venezia nel 1487, secondo dei quattro figli di Andrea e di Maria di Pietro Contarini. Nel settembre del 1509 partecipò, con altri giovani patrizi veneziani, [...] conclusioni, grazie soprattutto a Didimo, che conforta così l'amico inizialmente dubbioso. In polemica con Aristippo ed Epicuro, i quali - com'è premesso nell'introduzione - fondarono "la suprema felicità degli esseri ragionevoli sui riprovevoli ...
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Giurista e filosofo (Napoli 1636 - ivi 1714). Figura di spicco nel panorama culturale della Napoli del Seicento, al rinnovamento culturale della quale contribuì dando nuova vita all'Accademia degli Investiganti [...] a Mosè dal quale è poi passata alle varie "sapienze" orientali, quindi a Pitagora, Democrito, Platone ed Epicuro; tradizione filosofica questa, sostanzialmente omogenea, rispetto alla quale l'aristotelismo si pone come radicale deviazione e come ...
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SENSAZIONE
Guido Calogero
In generale, sensazione significa ogni modificazione di contenuto avvertito da una consapevolezza come prodotto da uno stimolo, interno o esterno, ma comunque indipendente [...] umano (secondo la teoria gnoseologica primitiva onde il simile si conosce col simile); e Democrito, seguito poi da Epicuro e quindi da Lucrezio, pensa che dalle cose si distacchino aerei simulacri, che tramrsando lo spazio raggiungono gli organi ...
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Nato a Elea in Eolia, fu uno degli avversarî d'Isocrate (il quale morì nel 338 a. C.), nell'oratoria e nell'insegnamento stesso dell'eloquenza. Scolaro di Gorgia, A. ne mantenne distintamente i caratteri [...] . Famoso ai suoi tempi, probabilmente riassunto da Posidippo, in un epigramma (Antol. Pal. IX, 359), e discusso ancora nell'età di Epicuro (v. E. Bignone, in Riv. di Filologia class., 1924, p. 162 segg.), fu un altro suo scritto, l'Elogio della morte ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Kalam e filosofia naturale
Marwan Rashed
Kalām e filosofia naturale
Il rapporto tra Kalām e filosofia naturale è assai complesso e articolato; [...] interpretazioni del continuo, contemporanee all'attività matematica del IX-X sec., riappariranno nel XVI-XVII secolo. Come quella di Epicuro prima di lui, come quella di Descartes dopo, la concezione della verità di Abū 'l-Huḏayl non è dogmatica ...
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anima
Efrem Gettoni
Il termine ricorre assai di frequente nelle opere di D., nella Commedia innanzi tutto, e nel Convivio, più raramente nelle altre. Spesso è inteso in senso rigorosamente filosofico [...] [l'anima, poi che] è partita, perpetualmente dura in natura più che umana; If X 15 Suo cimitero da questa parte hanno / con Epicuro tutti suoi seguaci, / che l'anima col corpo morta fanno; Pg X 124-126 non v'accorgete voi che noi siam vermi / nati a ...
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