FARAONE (Faragonio), Francesco
Massimo Ceresa
Scarse le notizie biografiche che lo riguardano. Nacque a Messina, probabilmente poco dopo il 1460. Dalle sue umili origini, indicate dall'allievo e biografo [...] de Faraglone" eredita i libri di "Leonardus de Miligo", tra i quali un codice con le Epistolae Ovidii. Durante un'epidemia, scoppiata a Messina, si trasferì a Taormina, dove forse esercitò l'insegnamento, come sembra suggerire un carme da lui ...
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PACHECO, Toribio
José A. de Luna
Uomo di stato e giureconsulto peruviano, nato nel 1830, morto nel 1868. Compì gli studî in Europa, alla Sorbona e all'università di Bruxelles; tornato in patria, diresse [...] al trattato di pace con la Spagna (che tuttavia fu concluso nel gennaio 1865) e nel 1866 prese parte agli avvenimenti del Callao. Lasciato il ministero, fu nominato avvocato fiscale generale e morì a Lima durante la grande epidemia di febbre gialla. ...
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Figlio (Nimega 1165 - Messina 1197) di Federico I Barbarossa e di Beatrice di Borgogna. Fu re di Germania e imperatore del Sacro romano impero (1191). Grazie al matrimonio (1186) con Costanza d'Altavilla, [...] Lecce, figlio illegittimo di Ruggero II. Assediata Napoli, E. dovette levare precipitosamente il campo a causa di un'epidemia, mentre la moglie Costanza fu trattenuta prigioniera in Salerno. Tali disavventure rinsaldarono il fronte dei nemici di E. e ...
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Patriota italiano (Milano 1812 - Roma 1886); si laureò in medicina e chirurgia all'univ. di Pavia, e vinta una borsa di perfezionamento all'estero, viaggiò un anno in Germania e in Francia. Ritornato in [...] fu alla difesa di Roma (1849) direttore dei servizî sanitarî, e, caduta Roma, passò a Genova, ove si distinse nell'epidemia colerica del 1854, mentre continuava la sua attività politica come mazziniano. Nella guerra del 1859, fu medico dei Cacciatori ...
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PÖCH, Rudolf
Gioacchino Sera
Medico, geografo, etnologo ed antropologo, nato il 17 aprile 1870 a Tarnów, morto il 4 marzo 1921 a Vienna. Inscrittosi nel 1888, per desiderio del padre, nella facoltà [...] da quel punto tanto importante del commercio mondiale, l'Europa. Nominato membro della Commissione austriaca per lo studio dell'epidemia, già dimostrava in quell'occasione il suo vnissimo interesse per gli studî etnologici. Nel 1900 passava a Berlino ...
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Anatomico e chirurgo (Tarsia 1580 - Napoli 1656). Addottoratosi in medicina a Salerno nel 1606, si trasferì a Napoli per studiare con G. Jasolino, cui succedette nel 1610 alla cattedra di anatomia e chirurgia. [...] . Definitivamente riabilitato, continuò a esercitare presso gli Incurabili fino al giorno della sua morte, avvenuta durante la grande epidemia di peste del 1656. Con la pubblicazione della Zootomia democritea (1645), per primo teorizzò il concetto d ...
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Capo militare della rivoluzione ussita (n. 1376 circa - m. presso Přibyslav 1424); dapprima combatté contro Venceslao IV e poi (1410-11) contro l'Ordine teutonico. Nella fortezza di Tábor creò le basi [...] Boemia orientale. Detronizzato Sigismondo, dopo il breve regno del principino polacco Sigismondo Korybut, Ž. riuscì (1423) a impedire una più vasta guerra civile, sconfiggendo Praga (1424). Ž. morì per un'epidemia, durante una spedizione in Moravia. ...
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Nacque a Messina il 24 ottobre 1778 da Andrea Bernardi, romano; in tenerissima età, perduti i genitori, fu adottato dal barone Antonino Bivona, avvocato in Palermo. Iniziò gli studî di giurisprudenza, [...] 1820 fu nominato Ispettore generale di acque e foreste in Sicilia. Morì in Palermo il 7 luglio 1837, nella famosa epidemia colerica. Furono suoi allievi Filippo Parlatore e Agostino Todaro.
Il B. fu il primo naturalista moderno che ebbe la Sicilia ...
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CALORI (de Caloris, Calora), Giovanni
Juliana Hill Cotton
Nacque probabilmente a Modena intorno al 1430 dal "nobilis vir" Bartolomeo (già morto nel 1466); la sua era forse quella stessa antica famiglia [...] egli abbia lasciato l'insegnamento per assumere una condotta civica a Modena o a Ferrara, certamente da giovane e durante un'epidemia di peste bubbonica. Comunque, in data ignota, tornò di nuovo a Modena: il suo nome infatti, con quelli del padre e ...
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BATTINI, Domenico
Mario Crespi
Nacque a Fivizzano (Massa Carrara), ma non si conosce l'anno della sua nascita; il padre era medico e il B. seguì la professione paterna studiando medicina a Firenze, [...] 'inverno 1780-81 fu deputato, insieme con D. G. Giovannelli, F. Torrigiani e A. Castellacci, a indagare sulle cause dell'epidemia che infierì su Firenze in quella stagione; nel 1782 faceva parte dei medici infermieri dell'ospedale di S. Maria Nuova ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).