Valente comandante ed abile uomo di stato, di grande autorevolezza e dalla politica ardita ed energica, la sua fedeltà alla Francia gli consentì di consolidare la propria posizione e ampliare i propri [...] di Luigi d'Angiò dal quale si riprometteva poi aiuti per sé, contro Carlo III di Durazzo. Ma fu vittima di un'epidemia scoppiata fra le sue truppe. Nel 1379 aveva dato ai suoi domini uno statuto, proseguendo così l'opera legislativa di Pietro II ...
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Fondatore del cenobitismo cristiano (Tebaide Inferiore, Egitto, 292 circa - Pbōw, Egitto, 346). Autore della famosa regola monastica che S. Girolamo, già nel 404, fece conoscere all'Occidente con la sua [...] , a Šenesēt, quindi a Temusson e a Thebīu, poi più a N a Panopolis (Akhmīm) e più a S a Phenum. Morì durante un'epidemia di peste.
Opere e pensiero
P. ha il merito di avere per primo concepito la vita ascetica come vita in comune, nell'osservanza di ...
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Romanziere ceco (Hronov 1908 - New York 1973). I suoi romanzi, che rivelano lo studio di Dostoevskij, di Kafka e della psicanalisi, si imperniano quasi tutti sul problema dell'assimilazione degli Ebrei [...] českého spisovatele v cizině. Paměti ("Le avventure letterarie di uno scrittore ceco all'estero. Memorie", 1966); Všeobecné spiknutí ("Congiura universale", 1969); Epidemie ("L'epidemia", 1972); Osvoboditel se vrací ("Il liberatore ritorna", 1972). ...
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Uomo politico e avvocato, nato a Roccamonfina, in Terra di Lavoro, il 1830, morto a Napoli il 10 ottobre 1894. Stenografo nel Parlamento napoletano del 1848-49, dopo una breve parentesi scientifica, si [...] nominato (1884) sindaco di Napoli in un momento particolarmente difficile, il coraggio e l'abnegazione mostrati nella famosa epidemia colerica gli valsero la nomina a senatore del Regno (26 novembre 1884). Come sindaco, attese (1884-1887), superando ...
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malattie, diffusione e distribuzione
Stefania Salmaso
Malattie di tutti o solo di alcuni
La diffusione delle malattie nel mondo è determinata da molti fattori: climatici, alimentari, genetici, igienici, [...] nel 1883). Un medico londinese, John Snow, cominciò a segnare sulla mappa di Londra il luogo in cui avevano vissuto le vittime dell’epidemia: si accorse che il loro numero era molto più alto in una certa zona della città dove la gente si riforniva d ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ospedali, università e medicina
Maria Conforti
Il medico e anatomista danese Thomas Bartholin (1616-1680) negli anni Quaranta del Seicento aveva visitato l’Italia in un grand tour medico che lo aveva [...]
Abbondanza degli infermi: il ruolo dell’ospedale nel mutamento della patologia
Nell’autunno del 1661, nel corso di un’epidemia di febbri che aveva colpito Pisa, Giovanni Alfonso Borelli, che insegnava presso lo Studio della città, fece eseguire nel ...
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MARTINI, Ferdinando
Raffaele Romanelli
– Nacque a Firenze il 30 luglio 1841, da Vincenzo, possidente nobile di Monsummano e allora segretario generale alle Finanze del Granducato di Toscana, e da Marianna [...] andò oltre negli studi: faticò a prendere il baccellierato e non frequentò l’Università.
Quattordicenne, perse la madre in un’epidemia di colera. Nel 1862, la morte del padre palesò il dissesto del patrimonio familiare: venduti tra gli altri beni i ...
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DI VESTEA, Alfonso
Marco Balducci
Nacque a Loreto Aprutino (Pescara) il 20 luglio 1854 da Donato e Raffaella Passeri. Superati il ginnasio e il liceo nel seminario di Atri, si iscrisse al corso di laurea [...] L'attività del laboratorio, che si avvaleva della collaborazione di G. Zagari, A. Ducrey, A. Tursini, risultò preziosa durante l'epidemia di colera del 1884. Nel 1886, usufruendo di una borsa di studio del ministero della Pubblica Istruzione e di un ...
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PAOLUCCI di VALMAGGIORE, Raffaele
Marco Gemignani
– Nacque a Roma il 1° giugno 1892 da Nicola, ufficiale del corpo di commissariato della Regia Marina, e da Rachele De Crecchio, entrambi abruzzesi.
Nel [...] in zona di operazioni, meritò la medaglia di bronzo per i benemeriti della salute pubblica grazie all’impegno profuso durante un’epidemia di colera manifestatasi a Cormons nell’estate del 1915.
Riuscì a laurearsi in medicina e chirurgia a Napoli il 3 ...
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BARELLAI, Giuseppe
Mario Crespi
Nacque a Firenze il 13 genn. 1813 da modesta famiglia e, col godimento di un posto gratuito del governo granducale, frequentò i corsi di medicina e di chirurgia all'università [...] una forma di tubercolosi, tornò a Firenze ove, nel 1835, sì distinse per la sua abnegazione nell'opera svolta durante l'epidemia di colera. Nominato assistente del prof. Angelo Nespoli, archiatra del granduca Leopoldo II, ottenne con il suo aiuto la ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).