BOGGIERO, Basilio (al secolo Giovanni)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Celle (Savona) il 5 apr. 1752. La sua famiglia (il padre esercitava il commercio) si trasferì in Spagna quando egli era ancora in tenera [...] . L'assedio riprese, però, il 21 dicembre e in breve la città fu ridotta in una situazione drammatica: si diffuse una epidemia e lo stesso Palafox si ammalò, trasferendo i poteri a una giunta di governo in cui entrò anche il B.; nonostante la ...
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GIACOMO da Poirino (al secolo Giovanni Luigi Marrocco)
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Poirino, presso Torino, il 10 marzo 1808 da Antonio Marrocco, piccolo possidente, e da Giovanna Fabar. Compiute le [...] avutene per le pratiche caritative in favore dei poveri della città.
Secondo la testimonianza di G. Massari, in seguito all'epidemia colerica che nel 1854 aveva colpito il Piemonte, "il conte, chiamato a sé il padre Giacomo, gli disse: che siccome ...
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GIOVANNI da Moncalieri
Dario Busolini
Nacque nel 1579 a Moncalieri, presso Torino, dalla nobile famiglia Moriondo, introdotta nella corte sabauda. Orfano già da bambino, dopo la laurea in legge entrò [...] G. divenne provinciale per la seconda volta, provvedendo alle necessità dei conventi grazie ai lasciti di molte vittime dell'epidemia.
Chiamato a Roma nel 1633 per predicare la quaresima in S. Giovanni de' Fiorentini e lì nominato definitore generale ...
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CAPRANICA (Crapanica), Domenico
Alfred A. Strnad
Nacque il 31maggio dell'anno del giubileo 1400 a Capranica Prenestina nel Lazio dal "nobilis romanus" Niccolò (Cola), morto nel 1438, e da una Iacobella [...] dell'attività svolta a Perugia (Arch. Segr. Vat., Arm. XXIX/12). Il 1º agosto dovette lasciare la città per fuggire l'epidemia di peste che vi era scoppiata e si recò a Montefalco, dove stabilì la sua residenza. Quivi lo raggiunse la notizia della ...
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FERRETTI, Gabriele
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Ancona il 31 genn. 1795 dal conte Oliverotto e da Flavia Mancinforte Sperelli.
Nel 1799, per sottrarsi alle temute persecuzioni dei novatori, i Ferretti [...] è del 19 maggio 1837), il F. poté lasciare Napoli solo il 17 ag. 1837, quando cioè la fase più acuta dell'epidemia si era esaurita.
Il F. fu arcivescovo di Montefiascone per pochi mesi; in pratica, non aveva neanche preso possesso della sede che ...
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LIANORI (de' Lianori, Leonori), Lianoro (Leonoro)
Franco Bacchelli
Nacque a Bologna verso il 1425 da Vitale - notaio, insignito nel 1422 anche della dignità cavalleresca, fratello di Pietro, notevole [...] 16 dic. 1448), dove il L. si recò più volte quell'anno per sfuggire alle successive ondate di un'epidemia pestilenziale che infuriava a Bologna, prevale lo scoramento e, accanto a Tortelli, appare come confidente epistolare del giovane anche Pietro ...
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GABRIELE dell'Addolorata, santo (al secolo Francesco Possenti)
Stefania Nanni
Nacque il 1° marzo 1838 ad Assisi, dove il padre Sante Possenti, avvocato ternano, rivestiva la carica di governatore. Sposato [...] lunga serie di eventi catastrofici (i terremoti del 1851, le piogge torrenziali del '53, i pessimi raccolti del '54 e l'epidemia di colera dell'estate '55).
Seguendo la lezione ignaziana, G. leggeva e meditava la vita di Cristo intesa come impegno ...
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PIGNATELLI, Ferdinando Maria
Ugo Dovere
PIGNATELLI, Ferdinando Maria. – Nacque a Napoli il 9 giugno 1770 da Giovanni, principe di Monteroduni, e da Lucrezia Mormile, esponenti della più antica aristocrazia [...] non trovò una situazione felice né tra il popolo, spesso diffidente e inasprito nei confronti degli ecclesiastici (in occasione dell’epidemia colerica del 1836, per esempio, a Marineo erano stati trucidati a furor di popolo il parroco e un magistrato ...
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(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] guaritrice e vaticinante (A. medicus, A. Paean); gli vennero dedicati un Apollinar fuori della Porta Carmentalis, un tempio dopo l’epidemia del 433 a.C. e finalmente (28 a.C.) un tempio sul Palatino, mentre sempre più si identificava con il Sole ...
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GIANNELLI, Pietro
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Terni l'11 ag. 1807 da Pietro, di famiglia patrizia originaria di Nepi, e da Olimpia Petroni. Compiuti gli studi liceali al collegio dei gesuiti di Terni, [...] 1861 e motivò con ragioni di solidarietà umana questa sua presenza accanto al re di Napoli nei momenti tragici dell'assedio e dell'epidemia di tifo che fece vittime anche tra il seguito reale.
La confidenza tra il G. e Francesco II si mantenne anche ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).