Deusdedit, santo
Girolamo Arnaldi
Fu romano di nascita, figlio di uno Stefano suddiacono, e successe a Bonifacio IV dopo una vacanza lunga cinque mesi. Venne consacrato il 19 ottobre 615. Per quanto [...] a un accordo oneroso per l'Impero.
Nell'agosto del 618 Roma subì un grave terremoto e, poco dopo, un'epidemia di scabbia: coloro che ne morirono avevano il volto irriconoscibile dai loro cari. Secondo Giovanni Diacono, D. concesse al vescovo ...
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CALATAYUD, Ximen Pèrez de
MM. Aragó Cabañas
Probabilmente figlio di Rodrigo Sánchez de Calatayud, nacque in Aragona forse nel secondo decennio del sec. XIV. In giovane età partecipò alla guerra combattuta [...] , l'epurazione degli Ufficiali regi poco efficienti, le misure prese per far fronte allo spopolamento dell'isola, seguito dall'epidemia del 1362, e quelle per assicurare gli approvvigionamenti della capitale e, infine, l'istituzione di un corpo di ...
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DE SENA, Giovanni
Francesco Cesare Casula
Figlio secondogenito di Giovanni e fratello di Antonio, primo visconte di Sanluri nel Cagliaritano, non si sa quando nacque né quando fu elevato al rango di [...] il triennio del suo governo, scoppiò nella città una terribile pestilenza che uccise 18.000 persone. Forse proprio a causa di tale epidemia lo stesso D., con la famiglia, si trasferì di lì a poco ad Alghero. Da allora non si hanno più notizie di ...
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Figlio (n. forse Poissy 1215 - m. presso Tunisi 1270) di Luigi VIII, cui successe (1226) sotto la tutela della madre, Bianca di Castiglia, che seppe affrontare con successo una rivolta dei baroni e raggiungere [...] che, decisa già nel 1267, mosse da Aiguesmortes il 1° luglio 1270 diretta verso Tunisi, ma appena avvenuto lo sbarco, un'epidemia di peste decimò l'esercito, e lo stesso re ne fu vittima. Molto importante fu la sua attività di patrono delle arti ...
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FEDERICO da Montefeltro, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nasce a Gubbio (Perugia) il 7 giugno 1422, frutto, ci si affretta a spiegare, d'una relazione tra il maturo conte di Montefeltro ed Urbino Guidantonio [...] Castellina il 5 novembre a causa delle piogge. Riavviata, nella primavera del 1453, la campagna nel Senese e in Maremma, un'epidemia di febbri malariche fa ristagnare le operazioni. S'inferma lo stesso F.: si riapre la ferita dell'occhio perduto e v ...
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FARINI, Luigi Carlo
Nicola Raponi
Nacque a Russi (Ravenna), il 22 ott. 1812 da famiglia della media borghesia romagnola - il padre Stefano era farmacista a Russi, la madre Marianna Brunetti veniva da [...] vittime nei territori pontifici e specialmente ad Ancona, dove il F. si offrì di andare per studiarvi la natura dell'epidemia - ebbe l'incarico di dirigere l'ospedale dei colerosi. Continuava intanto gli studi medici e nel 1839 pubblicava a Bologna ...
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SALERNO
EErrico Cuozzo
Salerno, conquistata nel 1077 da Roberto il Guiscardo, dopo essere stata una delle città più importanti del ducato normanno di Puglia, ne divenne anche il centro amministrativo [...] mese di luglio Enrico di Brunswick abbandonò l'esercito imperiale, mentre il forte caldo faceva diffondere tra gli assedianti un'epidemia di peste, che mieté molte vittime e che costrinse l'imperatore a togliere l'assedio alla città. Enrico VI, che ...
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GALLEANI, Luigi
Nunzio Dell'Erba
Nacque a Vercelli il 12 ag. 1861, secondogenito di quattro figli, da Clemente, maestro elementare, e da Olimpia Bonino, entrambi appartenenti a famiglie borghesi di [...] le gerarchie ecclesiastiche e le autorità locali, e come infermiere nell'opera di assistenza prestata ai colerosi durante l'epidemia scoppiata a Vercelli nel 1884. Accanto a queste concrete esperienze politiche o umanitarie, il G. continuò l'attività ...
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BARGONI, Angelo
Nilo Calvini
Nacque a Cremona da modesta famiglia il 26 maggio 1829. Poté iniziare gli studi giuridici all'università di Pavia grazie ad un sussidio raccolto dalla nobildonna Antonietta [...] un centinaio di patrioti e della sua attività il B. redasse nel successivo ottobre una precisa relazione. Finita l'epidemia, restavano validi i motivi di fondo che avevano indotto gli emigrati a tenersi uniti; sorse cosi, a continuazione della ...
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CONTARINI, Tommaso
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 10 apr. 1562, da Giorgio (1531-1572) e da Elisabetta di Giovanni Priuli, è investito - ma nella cerimonia, svoltasi in sala dei Collegio di palazzo [...] presso la S. Sede e appoggiarsi sulla argomentante dottrina confutatoria del giurista Marcantonio Pellegrini.
Riparato, durante l'epidemia del 157577, a Padova, il C., appena quindicenne, pubblica - così attestando al dedicatario, il procuratore di S ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).