LANDONI, Jacopo
Francesca Brancaleoni
Nacque a Ravenna il 25 luglio 1772 da Luigi, notaio, e da Agnese Braghini, che morì nel darlo alla luce. Affidato al nonno materno, nel 1780 perse anche il padre [...] Della utilità della morte (ibid. 1854), pronunciata da V. Carrari durante i funerali del pittore L. Longhi (1580).
Vittima dell'epidemia di colera, il L. morì a Ravenna il 21 luglio 1855.
Il figlio Teodorico (nato a Fusignano di Romagna il 23 apr ...
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GUERRAZZI, Francesco Domenico
Zeffiro Ciuffoletti
Figlio di Francesco Donato, intagliatore in legno, e di Teresa Ramponi, nacque in un quartiere popolare della vecchia Livorno il 12 ag. 1804, proprio [...] costruire una linea ferroviaria per collegare Livorno con la Maremma e lo Stato pontificio. Nel 1835, in occasione di una nuova epidemia di colera, morì il fratello Giovanni Gualberto, che lasciò due figli, e nel 1838 si spense anche il padre. Così ...
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BECCUTI, Francesco, detto il Coppetta
Claudio Mutini
Nacque a Perugia il venerdì santo del 1509 (come egli stesso dichiara nel sonetto "Oggi s'io ben raccolgo il giorno e l'ora") da Giovanni e da Vincenza [...] godé tuttavia il poeta gli agi di un ormai indiscusso prestigio letterario. Moriva il 19 ag. 1553, vittima dell'epidemia che colpì (stando al racconto del Pellini) quasi contemporaneamente molti soci dell'Accademia perugina. L'anno stesso della morte ...
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BUFFA, Domenico
Lucetta Franzoni Gamberini
Nato in Ovada (Alessandria) il 16 genn. 1818 da Stefano e da Francesca Pesci, in una agiata famiglia borghese di saldi principi religiosi e di elevata cultura, [...] fronteggiare le calamità che colpirono Genova e la sua provincia: la carestia di viveri, la crisi di lavoro, l'epidemia colerica. Il B. invitò il municipio ad intraprendere lavori pubblici, creò commissioni di pubblica beneficenza, fece abolire il ...
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CORSINI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 28 febbr. 1835 da don Neri iunior, marchese di Lajatico, e da Eleonora dei marchesi Rinuccini; nel '58 sposava Anna Barberini Colonna di Sciarra. [...] opera di risanamento come un momento di un piano globale di sistemazione dell'intero centro cittadino. Nondimeno, nell' 84, l'epidemia di colera che colpì molte città europee ed italiane, e che poteva trovare un terreno particolarmente propizio nelle ...
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MAIA MATERDONA, Gianfrancesco
Emilio Russo
Nacque a Mesagne, presso Brindisi, il 4 sett. 1590 da Pomponio Maia e da Ippolita Materdona, entrambi di famiglia nobile.
Fu destinato alla professione giuridica [...] nella primavera del 1630, assistette alla morte del duca, nel luglio, e dovette riparare a Vercelli per evitare l'epidemia di peste.
L'episodio gli suggerì versi dagli accenti amari, profondamente avvertiti della durezza della condizione umana, anche ...
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PAGANI, Marco
Rita Bacchiddu
PAGANI, Marco (in religione Antonio). – Nacque nel 1526 a Venezia, nell’attuale sestiere Cannaregio, da Francesco; non si conosce il nome della madre.
A quindici anni si [...] la famiglia. Il padre generale ordinò che un commissario prendesse le difese di Pagani che risultò innocente.
Durante la terribile epidemia di peste che scoppiò a Venezia nel 1576-77 Pagani fu impegnato nell’assistenza degli ammalati e fu a lui che ...
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Nacque ad Arezzo il 15 dic. 1798 da Pietro e da Agnese Albergotti.
Il padre, appartenente a una famiglia impoverita della piccola nobiltà e noto per aver scritto poesie in italiano e latino, aveva insegnato [...] iniziative benefiche ed educative. Nel 1855 diresse e aiutò la Confraternita della Misericordia di Cortona, mentre imperversava l'epidemia di colera. Sempre a Cortona istituì la scuola serale per gli artigiani e una società per fabbricare tessuti ...
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DE BIANCHI DOTTULA, Giordano, marchese di Montrone
Rosalba Galvagno
Nacque a Montrone (Bari), feudo del suo casato, il 31 genn. 1775 da Luigi e da Francesca Dottula.
Entrambi i genitori vantavano antiche [...] ospedali, ai conservatori, all'igiene. Il suo illuminato governo durò dieci anni, turbato due volte dal colera di cui la prima epidemia scoppiò a Trani nel 1836.
Il D. trascorse gli ultimi anni a Napoli dove si era trasferito nel 1842, dopo essere ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] affermando che G. si era impegnato a tornare a Roma per discutere la versione finale del manoscritto. Nel frattempo una epidemia di peste aveva reso difficili gli spostamenti tra Firenze e Roma. A questo punto Riccardi propose che una copia del ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).