DEL NUNZIO, Balbino
Mattia Ferraris
Nacque a Spoltore (Pescara) il 15 marzo 1893 da Giovanni e da Filomena De Leonardis. Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale, si laureò nel 1919 in fisica [...] (1930-31), 2, pp. 561-70; La distribuzione dei vortici nelle condotte chiuse in regime turbolento e laminare, in L 'assorbimento per le più comuni condizioni di concentrazione e di forse anche perché, all'epoca, gli impianti a compressione sembravano ...
Leggi Tutto
BOCCANEGRA, Simone
Giovanna Balbi
Appartenente a cospicua famiglia genovese di origine popolare, nacque da Iacopo di Lanfranco e da Ginevra Saraceni, figlia di Egidio signore di Rezenasco in Toscana, [...] sul Mar Nero. Ma, con l'aiuto dei Veneziani, i Genovesi costrinsero i Tartari a ritirarsi sempre più gravose, colpendo soprattutto i Comuni e le località che gli si erano quali pagò alcuni debiti contratti all'epoca del dogato.
I cronisti genovesi ...
Leggi Tutto
BROSCHI, Carlo Maria Michele Angelo, detto Farinelli o, più sovente, Farinello
Ada Zapperi
Nacque ad Andria il 24 genn. 1705 da Salvatore Brosca e da Caterina Barrese. Apprese i primi elementi musicali [...] di N. Porpora. Dotato di non comuni attitudini musicali e di una voce fianco i più grandi cantanti dell'epoca: Vittorina Tesi, Francesca Cuzzoni, A. Bernacchi, che gli fu prodigo di consigli, dei concerti ancora alla corte di Vienna nel 1728 e nel ...
Leggi Tutto
CORLEO, Simone
Alfredo Li Vecchi
Nato a Salemi (Trapani) il 2 nov. 1823 da Gaetano e Antonina Oliveri, studiò dapprima nel collegio dei gesuiti di Salemi e poi, dal novembre del 1834, nel seminario [...] Consiglio civico di Salemi la forzosa enfiteusi dei latifondi ecclesiastici esistenti in quel comune, provocando e ispirando il decreto del prodittatore . "Quando si è appena usciti da un'epoca feudale e dalla manomorta territoriale; quando la nuova ...
Leggi Tutto
INNOCENTI, Camillo
Sergio Cortesini
Nacque a Roma, il 14 giugno 1871, secondogenito di Augusto, avviato architetto, e di Enrica Santarelli. Solo dopo il completamento degli studi classici al liceo E.Q. [...] campiture dai timbri insoliti, che ottennero lodi comuni, con la sola stonatura di A. Nel 1911 lo studio dell'I. fu uno dei luoghi di dibattito in cui maturò la frattura frequentò le glorie della pittura borghese dell'epoca: I. Zuloaga e, soprattutto, ...
Leggi Tutto
CEVA, Giovanni
Ugo Baldini
Nacque a Milano, da Carlo Francesco e da Paola de' Colombi, molto probabilmente nel dicembre del 1647. Come il fratello Tommaso, compì i primi studi nel locale collegio gesuitico, [...] tali che il prodotto di tre non aventi termini comuni è uguale al prodotto degli altri tre. In analiticamente discusso.L'impostazione delle ricerche dei De lineis a partire da le vicende politico-militari dell'epoca; dai dati disponibili si può ...
Leggi Tutto
BIANCHI, Francesco
Anna Maria Monterosso Vacchelli
Nacque a Cremona (secondo il Lancetti, l'unico biografo che ci abbia lasciato qualche notizia sui primi anni di vita) poco dopo il 1750 da famiglia [...] rapita (e quindi solo all'epoca viennese) è condivisa da P. segue in generale le caratteristiche comuni alla produzione minore del tempo. Musiker, IIpp. 28-30; X, p. 404; O. Schmidl,Diz. univ. dei musicisti, I, p. 179; Suppl., p. 96; G. Grove's Dict ...
Leggi Tutto
COSSA, Pietro
Giorgio Petrocchi
Nacque a Roma il 25 genn. 1830, da Francesco, benestante di Arpino, e dalla torinese Marianna Landesio. La nascita avvenne nel palazzo Avila, in via del Governo Vecchio; [...] comuni della provincia di Roma; furiere maggiore in un battaglione della guardia nazionale; precettore in casa dei principi Dei oratoria che si prestava al magniloquente gusto dei grandi attori dell'epoca, come anche della successiva, sino ad ...
Leggi Tutto
Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] lirica che redige il proprio diario privato e testimone della sua epoca, politica e culturale. La convivenza di queste due funzioni, nel all’interno dei linguaggi». Il principio di irradiazione di questa nuova realtà comunicativa è, lungo ...
Leggi Tutto
Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] migliori compositori dell’epoca come Claudio Monteverdi individuava il «sublime» nelle parole «non comuni […] peregrine e da l’uso popolare cui eccesso «si deve anco condonare», e molti dei quali «appresi della continua lettion di Virgilio» (Tasso ...
Leggi Tutto
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...