Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Massimo Severo Giannini
Sabino Cassese
Giannini è stato lo studioso che ha maggiormente contribuito alla conoscenza del diritto amministrativo e al suo sviluppo, nonché a forgiare gli strumenti concettuali [...] in questa disattenzione per gli sviluppi del diritto dell’epoca vi era sia una componente culturale (l’astrattismo proprio comune e sistemi a formazione pubblica, quelle italiane dei rapporti tra governo e amministrazione, dell’impresa pubblica, dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giovanni Maria Lancisi
Maria Conforti
Giovanni Maria Lancisi, medico all’ospedale di S. Spirito, archiatra pontificio di Giovan Francesco Albani, papa Clemente XI, lettore allo Studium Urbis Sapientiae, [...] l’anno passato gli effluvj corrotti ricevuti nell’apertura dei cadaveri […] È un brutto mestiere il nostro a Lancisi ha dimensioni ragguardevoli per l’epoca: già nel 1770, data del filosofo atomista Democrito. Nei pericoli comuni, la salvezza non sta ...
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CERQUOZZI, Michelangelo, detto Michelangelo delle Battaglie
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Roma il 18 febbr. 1602 da Marcello e da Lucia Vassalli, ambedue romani. Fu battezzato nella parrocchia di S. Lorenzo [...] il Passeri, però, già in epoca antica il C. si mosse "all'imitazione" del Gobbo dei Carracci, o Gobbo dei Frutti, ponendosi anch'egli "a fu assai popolare, e sfarzoso, valendosi delle voci più comuni della plebe, e l'articolava con accenti li più ...
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MANGIAGALLI, Luigi (Luigi Camillo)
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Mortara da Angelo e da Teodolinda Falzoni il 16 giugno 1850; dopo avere completato i primi studi nella città natale, si laureò [...] garantire l'assistenza, all'epoca carente, a madri il rettorato, in seguito all'estensione anche ai Comuni con oltre 5000 abitanti della legge 4 febbr. dell'Istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori di Milano, Roma-Bari 1995, ad ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Rafael Bombelli
Veronica Gavagna
Ultimo esponente della scuola algebrica italiana cinquecentesca, Rafael Bombelli è autore del trattato L’algebra (1572) che, da un lato, presenta un quadro organico [...] alle relazioni reciproche tra algebra e geometria, all’epoca «non ancora ridutta a quella perfettione che la comune, rispetto a quello completo, ma entrambi differiscono significativamente dall’edizione a stampa. La maggior parte dei marginalia dei ...
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FERRETI, Ferreto de'
Sante Bortolami
Nacque verso la fine del secolo XIII, con tutta probabilità a Vicenza, da Giacomo e da Costanza.
Resta incerto l'anno di nascita, da collocare, in base ad alcuni [...] .
Il primo libro prende le mosse dalla situazione italiana all'epoca della morte di Federico II (1250) e narra la storia e dell'affermazione delle prime signorie sulle ceneri dei liberi Comuni. Nel quarto l'ardua impresa imperiale di pacificare ...
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FERRERO, Leo
Alessandra Cimmino
Nacque a Torino il 16 ott. 1903, da Guglielmo e Gina Lombroso.
La famiglia era delle più note dell'ambiente colto italiano e delle più discusse, godendo, forse, di una [...] classica dello stile.
Forse, già all'epoca, più conscio di altri dei rischi inerenti una visione troppo ristretta della - fondato su di una serie di riferimenti, di acquisizioni comuni, che egli chiamò "sottintesi", costituenti la basi di ogni ...
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LELLI (Lellj), Ercole
Susanna Falabella
Nacque il 14 sett. 1702 a Bologna da Domenico Maria, uno dei più valenti armaioli archibugieri del tempo, e Monica Tagliaferri, originari del territorio di Baricella [...] Ercole, databile per ragioni stilistiche a un'epoca più tarda, tra quarto e quinto decennio , di non comuni e spesso spregiudicate e il canonico, ibid., pp. 100-114; E. Noè, La raccolta dei ritratti, ibid., pp. 142, 144, 147, 152 s., 156; S. ...
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DEGRADA, Francesco
Cesare Fertonani
Formazione e prime esperienze
Nacque a Milano il 23 maggio 1940 da Luciano, impiegato, e Hirte De Libero; lo zio materno, che ebbe una fondamentale importanza nella [...] serrato vaglio critico i luoghi comuni più abusati, le più possibile nei panni degli attori di una data epoca. Si legge nell’ultimo saggio su Pergolesi, sforzarsi invece di guardarle con l’occhio dei protagonisti, calandosi all’interno di una realtà ...
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AZZOLINI (Azzolino), Decio
Gaspare De Caro
Nacque a Fermo l'11 apr. 1623 da Pompeo, di famiglia patrizia, che aveva già dato alla Chiesa due cardinali, Gerolamo nel sec. XV e Decio seniore nel XVI, [...] la loro amicizia i gusti e gli interessi comuni, l'amore per le arti e le lettere X, senza il concorso dell'A. e dei suoi amici), il segretario di stato non fu luce su due tra i personaggi più interessanti dell'epoca.
L'A. morì l'8 giugno 1689.
Si ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...