Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] grammatiche e dei vocabolari, in sostanza l’italiano normativo. A volte equivale invece a «italiano comune medio», ossia esistente nonostante la ricchezza degli scambi caratteristica della nostra epoca, e capace di influenzare i nuovi arrivati. ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] rispecchiavano i confini delle podesterie e dei distretti feudali esistenti all’epoca della Repubblica di Venezia.
I il XIII secolo: i cosiddetti Cimbri dei Tredici comuni della Lessinia (Verona) e dei Sette comuni dell’altopiano di Asiago (Vicenza), ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] nel Vangelo (Mat. 16, 18), nel senso di «comunitàdei credenti in Cristo», mentre nel greco classico il significato era quello della lingua.
Nell’Italia settentrionale, nel Duecento, epoca in cui circolava la letteratura profana provenzale negli ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] dare informazioni sulla zona di provenienza, su un ambiente, un’epoca, sui gusti, sulla zona di nascita o di origine, se orientata sul figlio (caso meno comune), riflette sempre la personalità e la cultura dei genitori anche se impegnati a rispettare ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] smascherare le debolezze e i luoghi comuni degli adulti:
Sei il mio di Tiziano Sclavi, dal 1986, a cominciare dalle fattezze dei protagonisti, ispirati a Rupert Everett e a Groucho Marx secondo taluni, di un’intera epoca: «Pompeo di Andrea Pazienza è ...
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Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] come alambicco, algebra o quintale, o forme autoctone oggi poco comuni in italiano come pipa (botte allungata) o remolino (vortice L’abilità degli spagnoli nel maneggio dei cavalli rende popolari in quest’epoca numerosi termini ippici che solo in ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] «scrivere o tessere») e dal regno dei Franchi la camisa. Da allora ogni epoca è stata contrassegnata da una serie di parole , gonna a tre teli).
La moda attinge alla lingua comune per ridare significati alle forme dell’uso quotidiano e impiegarle ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] 1999; Maturi 2006): dall’intonazione, che nel linguaggio comune viene indicata come calata o accento, alla lunghezza sillabica delle varietà regionali in epoca postunitaria, parallelamente al processo di italianizzazione dei dialetti e alla crescita ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] umili popolani quanto nelle scritture dei poeti e dei prosatori che quel linguaggio vivo riprese vitalità nel corso dell’epoca fascista, sostenuto soprattutto da ragioni studi critici, superando infondati luoghi comuni, hanno cercato di raggiungere una ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] personaggio che non controlla l’interferenza tra due diverse modalità comunicative e di stile. In altro luogo, la parodia si ’età dei parlanti» (Folena 1983: 98).
La soluzione goldoniana si espande ad altri generi letterari, quando in epoca romantica ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...