lavoro
Complesso delle energie fisiche e intellettuali che l’uomo traduce nella creazione di oggetti, beni o opere di utilità individuale o collettiva; rappresenta una delle principali chiavi di lettura [...] al declino dell’egemonia spartana. L’età ellenistica fu invece contrassegnata dalla progressiva diminuzione della manodopera tradizioni peculiari di alcune regioni, risalenti talora all’epoca preromana (quella della ceramica e della lavorazione del ...
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senato
(dal lat. senatus, der. di senex «vecchio, anziano») Nella Roma antica, nome del supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, [...] a Sparta e, più tardi, nelle città grecizzate dell’età ellenistica e romana (➔ gerusia): anche a Cartagine esisteva un organismo analogo Giustiniano sono molto scarsi. Dopo un’attestazione del 603, all’epoca di papa Gregorio Magno, è certo che il S. ...
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Asia
Il più vasto dei cinque continenti, corrispondente a quasi un terzo delle terre emerse, abitato da circa tre quinti della popolazione mondiale. La sua estensione, le grandi differenze ambientali, [...] C.) decretò la fine dell’impero persiano e l’inizio della civiltà ellenistica. Frutto dell’unione delle culture greca e asiatica, il regno di ). Il conseguente tramonto dello shogunato inaugurò l’epoca Meiji (1868-1912), età della restaurazione del ...
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Alessandro Magno
Massimo L. Salvadori
Il sogno di un impero universale
Alessandro è una delle maggiori figure della storia: per la grandezza delle sue imprese, il fascino legato alla sua personalità [...] C., che segnò la fine della indipendenza dell'Egitto, chiuse l'età ellenistica che aveva tratto le sue forze motrici dall'opera di Alessandro.
Le la figura a partire dall'antichità fino alla nostra epoca, ma anche di leggende scritte e orali fiorite ...
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Alessandria d'Egitto
Sergio Parmentola
Un ponte tra l'Oriente e l'Europa
Fondata nel 322 a.C. da Alessandro Magno ‒ che le diede il nome ‒ per dotare la nuova provincia dell'Egitto di un porto che la [...] più importanti centri politici, commerciali e culturali dell'età ellenistica. Tolomeo I ‒ aiutato dall'oratore e uomo politico la città un luogo di attrazione per i maggiori intellettuali dell'epoca. Il museo, oltre a ospitare una vasta raccolta di ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] del mondo e della storia che per collocarsi in un’epoca di tensioni e trasformazioni decisive non può non rispecchiarne i conflitti e i drammi. Il secolo finisce sui poeti dell’età ellenistica, su Ermete, Giamblico e Proclo. M. Ficino si muoverà fra ...
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Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate. Modernamente, anche tutto ciò che le condiziona [...] successione degli imperi – già largamente diffusa nella cultura ellenistica – e di considerare l’unificazione politica del mondo capacità di proporsi scopi e di produrre valori diversi da epoca a epoca, da società a società. È così venuta meno la ...
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sinedrio Presso gli antichi Greci, la riunione dei rappresentanti di leghe sacrali o politiche nazionali. In particolare ad Atene, il collegio costituito da un magistrato (arconte eponimo; arconte re e [...] Ebrei al tempo dell’occupazione romana della Palestina. Appare nelle fonti solo in epoca romana, ma è probabile che il senato attestato con il nome di γερουσία fin dall’età ellenistica fosse in sostanza lo stesso organo. Il s. costituiva la suprema ...
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senato In Roma antica, il supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, anche ad altri consessi di anziani del mondo antico, che [...] a Sparta e, più tardi, nelle città grecizzate dell’età ellenistica e romana; anche a Cartagine esisteva un organismo analogo. Ma ed età moderna
Costantinopoli. Dopo un’attestazione del 603, all’epoca di papa Gregorio Magno, è certo che il s. antico ...
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Nell’antica Grecia, colui che redigeva le leggi (gr. νόμος), per lo più membro di un collegio investito di questo compito. N. sono attestati soprattutto in epigrafi di età ellenistica.
Nomoteta era l’autore [...] o un membro delle commissioni, di numero vario secondo l’epoca e la città, incaricate della revisione della legislazione vigente. Ad stabilità della legislazione. Attestata soprattutto in età ellenistica, questa magistratura, investita in origine di ...
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tanagra1
tanagra1 (o tànagra) s. f. [dal nome dell’antica città greca di Tanagra, nella Beozia, dove sono state rinvenute numerosissime statuette fittili di età ellenistica, che è stato poi esteso, per antonomasia, a tutta la produzione fittile...
nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; spogliare n. il bambino, e spogliarsi...