Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] del Mediterraneo quanto per quelle d'Asia.
Dai sumeri ai fenici
La vasta pianura compresa fra il Tigri e l'Eufrate 'inizio del 6° secolo. Giunta fino a noi in una copia di epoca song (960-1279), l'opera denuncia un influsso evidente dell'arte dell' ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] provenienza. Per es. una seta decorata con losanghe, fenici e draghi non potrà essere che di fabbricazione cinese, E, il Gobi e il bacino del Tarim, furono conquistate dalla Cina già in epoca Han (206 a.C.-221 d.C.) e rimasero sotto il dominio, almeno ...
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CARTOGRAFIA
A. Caruso
La c. ha per oggetto la rappresentazione ridotta della superficie terrestre, in cui si riflettono, nelle varie poche, le diverse concezioni del mondo. Sebbene i documenti geografici [...] Ebstorf e di Hereford, vere e proprie summae di un'intera epoca.È ovvio, naturalmente, che le varie mappae mundi non aiutavano visione allungata che va dal delta del Nilo alla costa fenicia; tali località sono evidenziate da modellini assai vari e ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] se non in rari casi, nell'area palestinese e nella Fenicia, per le quali, nel sec. 6°, la distribuzione dei Per quanto riguarda l'edilizia civile, nei c.d. castelli del deserto di epoca omayyade (661-750) ebbero grande diffusione i p. a mosaico (v. ...
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Vicino Oriente antico. Architettura
Stefania Mazzoni
Architettura
La presenza di habitat diversi, contigui e facilmente accessibili ha messo a disposizione dei gruppi umani nel Vicino Oriente antico [...] del prezioso materiale, non diversamente dai faraoni sulla costa fenicia e a Biblo. Più incerta è l'identificazione di Ishtar a Akkad fatto erigere da Nabonedo. In epoca neobabilonese le fondazioni divengono grandi sottostrutture, finalizzate anche ...
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SIRIA E LIBANO
E. Cruikshank Dodd
Stati dell'Asia occidentale, indipendenti dopo la seconda guerra mondiale.L'attuale S. comprende le regioni steppiche tra le catene montuose del Libano, della Turchia [...] vicine a Sidone sono le consistenti rovine della città fenicia di Eshmoun, che comprendono anche una chiesa del sec tetto ligneo. Tra i più begli esempi dell'architettura di questa tormentata epoca sono l'ospedale di Nūr al-Dīn a Damasco, del 1154, ...
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LISBONA
M.J. Pérez Homem de Almeida
(fenicio-iberico Olisipo; lat. Felicitas Iulia; portoghese Lisboa; al-Ushbūna, Olissibona, Lisabona, Lyzbona nei docc. medievali)
Capitale del Portogallo e capoluogo [...] di villaggi, che mostrano una chiara influenza fenicia (Arruda, 1994).Secondo quanto riferisce Strabone (Geographia di Toledo nel 589, e l'ultimo noto per l'epoca paleocristiana risulta Landerico, nel 693.In relazione all'arte paleocristiana ...
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DAMASCO
P. Cuneo
(gr. ΔαμασϰόϚ; lat. Damascus; arabo al-Shāmo Dimashq)
Capitale della Rep. Araba di Siria, situata al margine occidentale del deserto siriano, ai piedi della catena montuosa dell'Antilibano, [...] Teodosio I nel 395, D. divenne capoluogo della Fenicia e sede metropolitana da cui dipendevano tredici vescovi. (sharī῾, darb, zuqāq).Solo dopo la metà del sec. 12° iniziò un'epoca propizia per D., con l'avvento degli Zangidi (ad Aleppo dal 1127 e al ...
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abitazione
Margherita Zizi
Una casa, tanti usi
Sin dalla preistoria l'uomo sente il bisogno di procurarsi dei rifugi, ricavandoli da ripari naturali, come le grotte, o costruendoli con i materiali che [...] poverissimi, era conosciuto già dai Romani, soprattutto nell'epoca imperiale. Essi lo risolsero con l'insula, un civiltà orientali, questo tipo di casa si ritrova in Persia, in Fenicia, in Palestina e, in seguito, nei paesi conquistati dai Musulmani ...
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SABRATHA
A. Bonanni
(gr. Σαβϱάθα; arabo Ṣabra)
Città della Libia, in Tripolitania, posta in corrispondenza dei rilievi del Jabal Nafūsa, a km 75 a O di Tripoli e a km 35 a E di Zuwāra.S. sorse - come [...] romana rispettò le principali direttrici viarie preesistenti di età fenicia, così che il tratto urbano della grande strada suburbio occidentale parte di un preesistente muro di epoca ellenistica. Questo circuito, probabilmente distrutto dai Vandali ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...