Centro in prov. di Rieti, nel comune di Fara in Sabina, famoso per l’abbazia fondata nel 680 da Tomaso di Moriana, protetta dai Longobardi e quindi dai Franchi. Il periodo di splendore avuto sotto i Carolingi, [...] commendatari, scegliendoli tra le più nobili famiglie romane (Orsini, Barberini ecc.). Soppressa nel 1841 la scodella con una croce centrale affiancata da due cantari; di epoca successiva i resti di un coemeterium presso l’abside semicircolare dell ...
Leggi Tutto
ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] la definizione di Vittorini, ad "affermare i colori di un'epoca, di un anno, di una stagione", in opere in cui dal London County Council.
Ma in genere l'influenza dei neorealisti romani si estendeva al Nord, in opere come l'albergo per giovani a ...
Leggi Tutto
(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] tempo, in grado di superare la frattura prodotta dall'epoca romantica, che riteneva grande la poesia medievale delle letterature in volgare, nate dalla rottura della tradizione romana, ma generava l'equivoco di considerare il latino medievale come ...
Leggi Tutto
Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] con una considerazione di carattere generale, affermando che nelle epoche di grandi progressi culturali, come il V sec. , indiane, cinesi, arabe, in qualche caso persino romane) originate dalla combinazione dell'aritmetica e dell'algebra indiana ...
Leggi Tutto
La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] stavano in alcuni principi applicati all’istruzione primaria, all’epoca «lungi dall’essere univocamente riconosciuti in Europa» (De , vanno dunque aggiunti circa 400.000 toscani e 70.000 romani» (De Mauro 2002, pp. 42-43). La quota complessiva ...
Leggi Tutto
La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] troncamento (cfr. tenzon, amor). In compenso, in epoca moderna la quantità di parole terminanti per ostruente – degeminazione può riguardare [rː]. In compenso, nella varietà romana certi fonemi intervocalici figurano sempre rafforzati: il legamento ...
Leggi Tutto
SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] nei secoli successivi. Ma sono i primi secoli dell'Impero che si mostrano come un'epoca di alta diffusione dell'alfabetismo, anzi la più alta in tutto il corso della civiltà greca e romana. Tra il I e il III secolo d.C. la società si presenta nel suo ...
Leggi Tutto
Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] Le parole che in Italia sono entrate in uso solo in epoca più tarda [...] compaiono con z sonora [...] tipo zeta, zodiaco opposizione è ancora salda nella varietà fiorentina e in quella romana, ma in posizione iniziale tende a perdersi nelle pronunce ...
Leggi Tutto
I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] Al di là delle testimonianze, su quale sia l’epoca cruciale di transizione le opinioni divergono: le datazioni alte [...] neque se iudicare Galliam potius esse Ariovisti quam populi Romani «molte cose furono dette da Cesare a quel proposito [...] ...
Leggi Tutto
Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] l’evoluzione di un certo elemento nell’intervallo fra l’epoca A e l’epoca B. Si avrà, nel primo caso, una grammatica : per es., laziale a mmi, de ti, ecc. (che sono le forme del roman. ant.); salentino de mie, a ttie; sicil. cu mmia, di tia, ecc.; ...
Leggi Tutto
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
palmireno
palmirèno agg. [dal lat. Palmyrenus]. – Relativo all’antica città di Palmira (gr. Παλμύρα, lat. Palmyra), in Siria, posta a metà strada fra il Mediterraneo e l’Eufrate, a circa 250 km dalla città di Damasco, e che per tale sua posizione...