Produzione
Sergio Toffetti
La costituzione di una struttura tecnico-finanziaria destinata stabilmente alla p. di film si impose molto presto nel panorama industriale della settima arte, e cioè quando [...] del consumo. Da un lato infatti, l'obiettivo della p. era quello di monitorare il consumo anticipandone le tendenze per garantire il produttori privati come nella Russia sovietica o nell'Italia fascista con la creazione di Cinecittà. Ma in generale ...
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Camerini, Mario
Alessandra Cimmino
Regista cinematografico, nato a Roma il 6 febbraio 1895 e morto a Gardone Riviera (Brescia) il 4 febbraio 1981. Autore sensibile, dotato di malinconica ironia e di [...] anche se i suoi rapporti con il regime fascista, pur improntati a un'apparente tolleranza, mascheravano film interamente realizzato da C. ‒ anche se firmato ancora da Genina che ne era il produttore ‒ fu Jolly o Jolly clown da circo (1923); seguì una ...
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GALDIERI, Michele
Paola Campi
Nacque a Napoli il 18 nov. 1902 da Rocco, giornalista e poeta, e da Maria Cozzolino. Frequentò inizialmente la facoltà di medicina, quindi, nel 1923, alla morte del padre, [...] della realtà. Questa particolare inclinazione in epoca fascista continuò a creargli problemi: ad esempio nel (1948), musica di G. D'Anzi, cantata da Rondinella, dalla rivista C'era una volta il mondo, con Totò, Elena Giusti e Isa Barsizza, al Nuovo ...
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Blasetti, Alessandro
Stefania Carpiceci
Regista e critico cinematografico, nato a Roma il 3 luglio 1900 e morto ivi il 1° febbraio 1987. Uomo di cinema a tutto campo, rivelò un talento naturale in molti [...] di madre, e di artisti, per parte di padre (suo nonno era scultore e suo padre musicista), B. si laureò in giurisprudenza, probabilmente dal controverso rapporto tra il cineasta e il regime fascista che, nella figura di Luigi Freddi (appena nominato ...
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Castellani, Renato
Bruno Roberti
Regista cinematografico e sceneggiatore, nato a Varigotti (Savona) il 4 settembre 1913 e morto a Roma il 28 dicembre 1985. Il senso esatto della forma, il gusto elegante [...] Mostra del cinema di Venezia per Giulietta e Romeo. Il nonno Federico era stato un pioniere della fotografia e il padre Livio, emigrato con di capo della sezione cinematografica della Gioventù universitaria fascista (GUF), e da qui a un ...
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Valentino, Rudolph (noto anche come Valentino, Rodolfo)
Melania G. Mazzucco
Nome d'arte di Rodolfo Pietro Filiberto Guglielmi, attore cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Castellaneta [...] can keep fit, 1923).
Nel corso di un lungo viaggio in Europa era tornato anche in Italia, dove aveva scoperto che i suoi film erano e di conseguenza venne stigmatizzato dal nuovo regime fascista come rinnegatore della patria.
Aveva però ritrovato il ...
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Montand, Yves
Massimo Causo
Nome d'arte di Ivo Livi, cantante e attore cinematografico, naturalizzato francese, nato a Monsummano Alto (Pistoia) il 13 ottobre 1921 e morto a Senlis (Oise) il 9 novembre [...] una sobria incisività unita a una dose di disincantata ironia.
Cresciuto a Marsiglia, dove era giunto bambino con la famiglia in fuga dal regime fascista, dopo vari e incerti mestieri fu portato al successo sui palcoscenici parigini da Édith Piaf ...
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Alessandrini, Goffredo
Stefania Carpiceci
Regista cinematografico, nato al Cairo (Egitto) il 9 settembre 1904 e morto a Roma il 16 maggio 1978. Tra i più rappresentativi cineasti italiani degli anni [...] che esaltava fu uno dei registi di riferimento del regime fascista, premiato per quattro volte alla Mostra del cinema di quelli intimistici e romantici; sulla linea celebrativa ma non enfatica che era stata già di Una donna tra due mondi (1936) e di ...
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Bragaglia, Anton Giulio
Stefania Carpiceci
Regista teatrale e cinematografico, nato a Frosinone l'11 febbraio 1890 e morto a Roma il 15 luglio 1960. Fu il più celebre dei fratelli Bragaglia, ma, a differenza [...] , trasferì la famiglia da Frosinone a Roma dove, nel 1906, era stato assunto come direttore artistico della Cines; in tal modo i e scenotecnici) e fu attratto nell'orbita del regime fascista, nei confronti del quale mantenne però sempre una certa ...
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Del Duca, Cino (propr. Pacifico)
Flavio De Bernardinis
Editore e produttore cinematografico, naturalizzato francese, nato a Montedinove (Ascoli Piceno) il 25 luglio 1899 e morto a Milano il 24 maggio [...] e Michelangelo Antonioni in Italia. Tuttavia, poiché era interessato a conquistare il grande pubblico, impose " e "L'intrepido". Nel 1932, preso di mira dal regime fascista per la sua militanza socialista, si trasferì in Francia, dove proseguì ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...