GIACCHI, Orio
Giulia Caravale
Nacque a Castiglione della Pescaia (Grosseto) il 3 dic. 1909 da Giuseppe e Bice Borri. Nel 1931 si laureò in giurisprudenza nell'Università cattolica del Sacro Cuore di [...] 1930, n. 289, commento della cui stesura il G. era stato incaricato da padre A. Gemelli.
Dal 1934 iniziò la venutasi a creare in Italia con la crisi del regime fascista apriva nuovi spazi, sollecitandolo ad abbandonare la precedente posizione di ...
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Ruolo della Corte costituzionale. La giustizia costituzionale nel 2011
Alfonso Celotto
Ruolo della Corte costituzionaleLa giustizia costituzionale nel 2011
La collocazione della Corte costituzionale [...] di norme socialmente superate o di stampo fascista, palesemente contrastanti con l’impianto costituzionale compito di autolegittimazione nel sistema. Ricordando la diffidenza con cui era stata accolta sia dal mondo politico sia da quello giudiziario, ...
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FALCO, Mario
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Torino l'11 marzo 1884 da Achille, torinese, commerciante, con interessi anche in Estremo Oriente, e da Annetta Pavia, di Casale Monferrato. Secondogenito [...] , gli venne liquidata la pensione. Risulta iscritto al Partito nazionale fascista dal 31 luglio 1933.
Il 7 giugno 1922 il F. Ravenna, nata il 3 maggio 1897; a Parma, il 28 apr. 1923 era nata la primogenita, Anna Marcella, e a Milano, il 28 genn. ...
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CORRADINI, Camillo
Francesca Socrate
Nacque ad Avezzano il 23 apr. 1867 da Gaetano, artigiano, e da Anna Maria Donsanti.
Trasferitosi a Roma, dove si era iscritto alla facoltà di giurisprudenza, dopo [...] e dimostranti che provocarono tra questi più di cinquanta morti, era stata dal C. in qualche modo prevista. Questi, Mussolini il rivoluzionario, Torino 1965, ad Ind.; Id., Mussolini il fascista, Torino 1966, ad Indicem;F. Martini, Diario 1914-1918, ...
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Armando Dello Iacovo
Abstract
Prima cancellata, poi relegata in un decreto luogotenenziale, infine reintrodotta nel codice penale: la parabola della “reazione legittima ad atti arbitrari del pubblico [...] era in contrasto con i principi che avrebbero dovuto disciplinare, in quell’epoca, i rapporti tra il cittadino e lo Stato autoritario fascista prepotenza o capriccio.
A tratti, però, si era fatto largo un altro fronte giurisprudenziale, che, ritenendo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La pena nel ventennio fascista
Guido Neppi Modona
Il dibattito culturale negli anni Venti
Una ricognizione sulla pena nell’ambito della sezione dedicata alle trasformazioni del Novecento tra le due [...] scienza del diritto penale). La realtà delle due scuole era peraltro ancora presente a livello accademico, legislativo e detenuto modello, poi in cittadino probo e infine in fascista perfetto» (Tessitore 2000, p. 115).
La strumentalizzazione ...
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La Corte costituzionale tra conflitti e diritti
Giovanna Pistorio
La giurisprudenza costituzionale degli ultimi anni mostra un’evoluzione del ruolo della Corte, chiamata, con sempre maggiore frequenza, [...] in perfetta assonanza con l’idea kelseniana di giustizia costituzionale. Era il tempo in cui la Corte rappresentava «l’isola della costituzionale delle norme “superate” e di stampo fascista, all’invalidazione delle norme che, punendo il ...
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GIANNINI, Amedeo
Guido Melis
Nacque a Napoli il 18 sett. 1886, da Pietro, insegnante ginnasiale di storia e geografia, e da Maria D'Andrea. Conseguita la licenza liceale nel 1903-04, si iscrisse alla [...] l'esperienza accademica del G.: nel 1924-25 gli era stato conferito l'incarico di insegnamento di storia dei trattati insistito cenno polemico - questa volta - contro la pratica fascista di ricorrere alla legge per non dover affrontare, come sarebbe ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vittorio Scialoja
Emanuele Stolfi
Vittorio Scialoja, fra 19° e 20° sec., fu uno dei principali esponenti della cultura giuridica italiana di cui contribuì a elevare il livello scientifico, anche grazie [...] segmenti normativi, per i quali il mutare dei tempi non era senza effetto, così che gli insegnamenti romanistici non dovevano 'oligarchia liberale si levava ora l'ombra dello Stato fascista. Le contingenze ridavano voce all'altra anima di Scialoja ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Emanuele Gianturco
Ferdinando Treggiari
In un’età in cui l’avvocatura e la cattedra giuridica costituiscono le vie maestre della formazione del ceto dirigente, la figura di Emanuele Gianturco offre [...] della morte e poi, più intensamente, negli anni del regime fascista, in cui prende avvio il progetto di edizione nazionale delle sue a prezzo di un enorme sacrificio fisico, già sofferente com'era per il cancro alla gola che lo avrebbe portato di lì ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...