Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto di famiglia
Marco Cavina
Un recente manuale sul diritto di famiglia così definisce il proprio ambito disciplinare:
Il diritto di famiglia è quell’insieme di norme giuridiche che disciplina [...] 129).
In fin dei conti, la famiglia disegnata dal Cicu era una famiglia che ‘assomigliava’ allo Stato, ma che non era – perlomeno non compiutamente – parte dello Stato.
La famiglia nel ventennio fascista
Quello di Cicu fu forse anche un tentativo di ...
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LABRIOLA, Teresa
Marina Tesoro
Nacque a Napoli, il 17 febbr. 1874, da Antonio, filosofo di rinomanza internazionale e da Rosalia von Spenger, di origine tedesca ma italiana di nascita, direttrice, al [...] il Partito nazionale fascista (PNF) uscì dal cono d'ombra nel quale si era ritrovata. Intensificò l 1992, pp. 95, 185, 238 s.; V. De Grazia, Le donne nel regime fascista, Venezia 1993, pp. 51 ss., 315 s.; C. Gori, Crisalidi. Emancipazioniste liberali ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Arnaldo Volpicelli
Carlotta Latini
Nel periodo tra le due guerre mondiali si realizza un ripensamento del rapporto tra Stato e società che era stato fino a quel momento dominato da un approccio di tipo [...] teorico nuovo, su cui si cominciano a muovere alcuni autori e che finirà per risultare isolato all’interno della riflessione fascista sul corporativismo.
La vita
Arnaldo Volpicelli nasce a Roma il 30 luglio 1892, da Giosafat Volpicelli e Giuseppina ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Messina
Luca Nogler
Giuseppe Messina fu uno dei primi giuristi italiani ad abbandonare il metodo esegetico a favore di quello 'tecnico-giuridico' praticato dalla dottrina pandettistica (Mengoni [...] di «elaborare il materiale concordatario, che originariamente era stato raccolto per studiare un progetto di legge 257 nota 23). Dieci anni dopo, ormai in pieno regime fascista, Messina fu eletto in Parlamento nella XXVIII legislatura, e svolse ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Enrico Finzi
Irene Stolzi
Civilista raffinato e rigoroso, Enrico Finzi è stato un interprete originale delle esigenze di rinnovamento dogmatico emerse anche in Italia nel primo cinquantennio del Novecento. [...] ambiva a disegnare e al quale Finzi guardò con fiducia.
Non c’era peraltro contraddizione tra il Finzi che il 20 gennaio 1945 chiese l’abrogazione dei codici fascisti, scorgendo anche nei riferimenti al corporativismo i segni nefasti del passato ...
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BIGGINI, Carlo Alberto
Danilo Veneruso
Nato a Sarzana il 9 dic. 1902 da Ugo e da Maria Accorsi, iniziò gli studi liceali presso il liceo Doria a Genova, interrompendoli per obblighi militari (1922-1924). [...] della necessità di conservare l'unità della classe dirigente fascista, sia per la natura culturale e la matrice gentiliana tali manovre, il B. ricevette a Viareggio, dove si era ritirato, la notizia della caduta di Mussolini.
Il comportamento del ...
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MORTARA, Lodovico
Nicola Picardi
– Nacque a Mantova il 16 aprile 1855 da una famiglia benestante. Il padre, Marco (Mordekai), uomo di vasta e profonda cultura, era il rabbino maggiore della Comunità [...] decreto non fosse stato convalidato dal Parlamento. Mortara si era, però, espresso – anche da ultimo (1917, p. 58; 1920, art. 8) – per l’unificazione delle Cassazioni regionali. In questo caso il governo fascista, con R.D. 601/1923, fece proprio tale ...
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MELLI, Roberto
Francesca Franco
MELLI, Roberto. – Nacque a Ferrara il 21 marzo 1885 in una famiglia di origine ebraica, da Cesare, contitolare della ditta di cancelleria all’ingrosso Melli & Finzi, [...] e nel 1932 espose alla III Mostra del Sindacato regionale fascista di belle arti del Lazio sette lavori, tra i sia nella mostra curata da F. Bellonzi. Tra le opere esposte era Il paltò grigio ferro (Bari, Pinacoteca provinciale) poi riproposta nella ...
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Vedi Articolazione territoriale dello Stato dell'anno: 2014 - 2017
Articolazione territoriale dello Stato
Jacopo Ferracuti
L’Italia è uno Stato unitario politicamente decentrato che, pur contrapponendole, [...]
Comuni e Province vennero ridotti in epoca fascista al rango di enti completamente subordinati allo fatto che nel sistema quale pensato dai Padri costituenti il disegno era quello di una Repubblica comunque informata ad una visione “statocentrica ...
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DEL GIUDICE, Vincenzo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Trani (Bari) il 17 ag. 1884 da Domenico, che vi si era trasferito dalla natia Andria per esercitarvi l'avvocatura in quella che era allora [...] rimase fino al 1941; dal 1° nov. 1936 era passato alla cattedra di diritto ecclesiastico, conservando l'incarico e cultura, Padova 1974, p. 215; S. Tramontin, Cattolici, popolari e fascisti nel Veneto, Roma 1975, pp. 123 ss. Su vari aspetti della sua ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...