L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] Seneca il Retore. Iniziatore della nuova o. era considerato Cassio Severo, fiorito sotto Augusto; della furono il panegirico e la predica (omiletica ➔ omelia).
Medioevo ed età moderna
O. civile. - Nel Medioevo, l’o. continuò a essere considerata ...
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(sp. Galicia) Regione autonoma della Spagna (29.574 km2, con 2.784.169 ab. nel 2008; 94,1 ab./km2). Comunità autonoma dal 1981, con capoluogo Santiago de Compostela. Occupa l’estremità nord-occidentale [...] agli inizi del secolo il bilinguismo con il castigliano era fortemente condizionante: ancora nel 1924 A. Losada Diéguez , che offre un sostanziale impulso alla creazione di una moderna letteratura in lingua gallega, affiancato in quest’operazione da E ...
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Poeta tedesco (Francoforte sull'Oder 1777 - Wannsee, Potsdam, 1811). Vicino ai romantici per la vigorosa carica sentimentale, non lontano dai classici in quanto creatore di una particolare forma di tragedia [...] della letteratura tedesca e di tutta l'epoca moderna. Disposto quasi patologicamente all'orrido, all'ossessivo senza problemi. Ma già tra la fine del 1802 e l'inizio del 1803 era a Weimar, bene accolto più da Wieland che da Goethe, indi per alcuni ...
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Poeta tedesco (Quedlinburg 1724 - Amburgo 1803). Ritenuto tra i fondatori della poesia tedesca moderna, l'opera che ne segnò l'esordio e la consacrazione fu il poema in 20 canti Messias (1748-73), monumentale [...] tale sede, quindi, K. mancò la finalità che ambiziosamente si era prefissa, così come in sostanza l'aveva mancata in veste fu assegnato il ruolo di poeta principe della nazione, la sua funzione è rimasta quella del padre della moderna poesia tedesca. ...
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Poeta inglese (Londra 1688 - Twickenham, Middlesex, 1744). Poeta tra i maggiori del suo tempo, nelle opere di P. lo spirito classico della poesia inglese giunse all'apice. Della poesia, che ha per argomento [...] del principe di Galles e di molti nobili, che egli era orgoglioso di ricevere «non come seguace ma come amico», e (1711), nel quale, ispirandosi alla precettistica classica e moderna, e in particolare a Boileau, diede magistrale espressione all ...
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Poeta e critico statunitense (Hailey, Idaho, 1885 - Venezia 1972). Nato da una famiglia di tradizioni quacchere e puritane, crebbe a Filadelfia e studiò allo Hamilton College di Clinton e all'Università [...] usura, responsabile dell'antisemitismo di P., che si era progressivamente avvicinato al fascismo italiano (Jefferson and/or 1955 e nel 1959), tra gli esiti più alti della poesia moderna, mentre continuava lo studio e le traduzioni di testi confuciani ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] dove la testa dava oracoli in un tempio di Dioniso, mentre la lira era conservata nel tempio di Apollo. Nel 4° sec. a. C., con (fra le quali quella del buon pastore). Nell'arte moderna il mito di Orfeo fu numerose volte soggetto di quadri ...
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stil novo Tendenza poetica (anche dolce stil novo) diffusa in Toscana tra la seconda metà del 13° e l’inizio del 14° sec., così chiamata dalla critica moderna sulla base di versi di Dante (Purg. XXIV, [...] dittare pone», ripete Dante in un suo sonetto. All’amore come sudditanza del poeta alla donna-signora feudale, così come era concepito generalmente dai provenzali e dai siciliani e, in parte, dai guittoniani, lo s. contrappone la sua concezione dell ...
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Uomo di stato, filosofo, linguista e letterato (Pots dam 1767 - Tegel, Berlino, 1835). Fu una delle personalità salienti della cultura tedesca in epoca moderna, con pochissimi paralleli nella capacità [...] in contatto con Schiller, e la spirituale vicinanza con il poeta lo indusse a trasferirsi nel 1794 a Jena. Nel 1797 H. era a Parigi, dove rimase sino al 1799, quando si recò in Spagna, occupato dallo studio del dialetto basco. Nel 1801 assunse la ...
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(fr. Tristan; ingl. Tristram; sp. Tristán; ted. Tristan) Eroe della letteratura medievale, la cui storia d'amore appare dapprima in un poema francese della fine del sec. 12°, il Tristan del poeta anglo-normanno [...] El cuento de Tristán, versione prosastica del Roman francese.
La leggenda era impostata sui seguenti elementi narrativi, i quali via via si sono arricchiti con l'elaborazione moderna del mito: Tristano, figlio di Rivalin e di Biancofiore, educato dal ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...