Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] propensione mostrata, nel 1854, per Mill rispetto a Comte era connessa alle indicazioni generali che Villari ricavava dalla lezione vichiana: ’idea del positivo, siete sempre filosofi» (L’istruzione secondaria in Germania e in Italia, 1865, in Id., ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] , duca di Bracciano.
Per interessamento forse di qualcuno dei suoi amici romani il B. trovò lavoro in una legazione secondaria: nel 1653 era segretario del marchese Mirogli, residente del conte del Tirolo, l'arciduca Ferdinando Carlo. Di lì a poco si ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] poi sempre interesse per i problemi della scuola secondaria. Vincitore di concorso a cattedra universitaria, insegnò dal ai popoli ed ai principi la parola di verità e di giustizia che era loro dovuta" ([Attualità del medioevo], pp. 82 e 95-99). ...
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BONELLI, Michele
Adriano Prosperi
Nato a Bosco, presso Alessandria, il 25 nov. 1541 da Marco e Domenica Giberti, gli fu imposto il nome di Antonio, probabilmente in onore dello zio della madre, Antonio [...] conclusosi con l'elezione di Pio V. La sua condotta privata si era fin allora ispirata ai rigorosi canoni morali imposti dal prozio, attento a degli affari diplomatici la sua posizione fu in realtà secondaria, anche per il peso che ebbe in tale ...
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CINGOLANI, Mario
Alessandro Albertazzi
Nacque a Roma il 2 ag. 1883 da Pollione e da Giuseppa Deserti. Laureatosi nell'università di Roma in chimica, intraprese in questo campo un'apprezzata attività [...] P.P.I (Napoli, 8-11 apr. 1920) la sua presenza fu secondaria, al terzo congresso (Venezia, 20-23 ottobre 1921), fu designato a parlamentare del partito con i gruppi liberali di sinistra. Essa era stata necessaria per due ragioni: da un lato, per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] è in Dio e di Dio, e una sovranità «ministeriale» e secondaria che, pur trovando in Dio la sua origine ed essenza, appartiene , Gioberti insisteva sulla debolezza dell’atto intuitivo, il quale era bensì capace di osservare l’Idea, in modo confuso e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Cattaneo
Arturo Colombo
Intellettuale tra i più brillanti e acuti del suo secolo, Carlo Cattaneo difese con fermezza e perseveranza la facoltà di ogni popolo di autodeterminarsi e guadagnarsi [...] nel 1852)
la politica fu sempre parte affatto secondaria dei miei pensieri, essendomi io sempre ingegnato di i diversi principii che tendono ad assorbire e uniformare la nazione», si era premurato di ribadire che «la varietà è vita, e l’impassibile ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] , di bene e di male, di terreno e di celeste che era stata l'ispirazione poetica giovanile del Boito. Quanto alla musica, secondo comune del tempo, che voleva l'orchestra assolutamente secondaria e accessoria al canto. La strumentazione acquista così ...
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COLLETTA, Pietro
Alfonso Scirocco
Nacque a Napoli il 23 genn. 1775 da Antonio, avvocato, e da Maria Saveria Gadaleta, terzo di sette figli. Di indole vivace e ribelle, fu poco seguito dai genitori. [...] declino politico e poi la morte del Saliceti (dicembre 1809). Era stato il Saliceti a metterlo in evidenza presso il nuovo re, del genio, e per qualche tempo ebbe cariche di secondaria importanza: nel 1815 membro della commissione per la compilazione ...
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CATTANEO, Danese
Silvia Macchioni
Giuseppe Gangemi
Figlio di Michele, mercante, e di Gentile degli Alberti, originari di Colonnata nelle Alpi Apuane, il luogo di nascita è incerto: il Vasari lo dice [...] eseguito uno, e l'opera, che alla morte del Minio (1552) non era ancora compiuta, e non fu mai collocata in situ, è andata perduta (Gonzati letteraria del C. sembra occupare una zona secondaria nella sua creatività fino alla pubblicazione dell'Amordi ...
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secondario
secondàrio agg. [dal lat. secundarius, der. di secundus «secondo» (agg.)]. – 1. Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo, e, per estens., d’importanza (si contrappone ora a primario ora a principale): effetti principali...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...