BONOMO, Pietro
Gerhard Rill
Nacque nel 1458 a Trieste da Giovanni Antonio e da una Salomea. Quando nel 1468 il padre, capo della fazione imperiale della città, fu assassinato nel corso di un tumulto, [...] corso di discussioni su questioni storiche. Più tardi il B. entrò in contatto con Jacob Spiegel, e verosimilmente anche con ErasmodaRotterdam. Il B. stesso scrisse un cospicuo numero di poesie (raccolte in gran parte nel codice 664 della Biblioteca ...
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BORGO (Burgo), Andrea
Gerhard Rill
Appartenente a una famiglia di mercanti residente in Cremona sin dal sec. XII, nacque il 7 o l'8 sett. 1467, verosimilmente in Cremona. Della sua famiglia sono noti [...] erano pronti a rinunciare alla richiesta del concilio in favore di un arbitrato di dotti nel senso della proposta di ErasmodaRotterdam. Come rappresentante di Ferdinando alle trattative di Bologna della fine del 1529 il B., in un primo momento, non ...
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MAGGI, Vincenzo
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri tradizioni nobiliari, il M. nacque, intorno al 1498, in provincia di Brescia, presumibilmente nella località di Pompiano, dove [...] s.; H. Bullinger, Korrespondenz mit den Graubündern, a cura di H. von Traugott Schiess, III, Basel 1906, nn. 211, 212, 291; ErasmodaRotterdam, Opus epistolarum, a cura di P.S. Allen, VIII, Oxford 1930, p. 175; S. Speroni, Dialogo della retorica, in ...
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MARSO, Pietro
Stefano Benedetti
– Nacque nel borgo di Cese, a breve distanza da Avezzano, in una data da collocarsi intorno al 30 ott. 1441 sulla scorta della data di morte che si ricava da un obituario [...] di non poter sostituire l’«exactissima explanatio» del M. (così nella prefatoria). In una lettera da Parigi, il 28 apr. 1501, fu ErasmodaRotterdam a voler aggiungere «crebras annotatiunculas» al Cicerone del Marso. In seguito, in una lettera a ...
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CIPELLI, Giovanni Battista
Elpidio Mioni
Noto col nome accademico di Battista Egnazio, nacque a Venezia da umili origini nel 1478.
Fin dagli anni dell'adolescenza decise di abbracciare lo stato ecclesiastico [...] , 26), aPier Cordato bellunese del 1549 (P. Cordato, Praeludia, Florentiae 1553, P.90); tre lettere ad ErasmodaRotterdam, laprima del 1517e le altre del 1533 e 1534 (Erasmi Epistolae, II, IX, X, a cura di P. S. Allen, Oxomi 1906-1947, nn. 588, 2871 ...
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BORRONE, Broccardo
Giovanni Busino
Nato a Busseto (Parma) verso la prima metà del sec. XVI, studiò a Padova. Come chierico incaricato dell'insegnamento delle umanità fece parte del seguito di Girolamo [...] Cortigiana dell'Aretino e tre opere di ErasmodaRotterdam, cioè i Colloquiorum familiarium opus, la re cattolico a stanziare un congruo contributo in favore dell'opera assistenziale creata da s. Francesco di Sales.
Verso la metà dell'autunno il B. ...
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LEONICO TOMEO, Niccolò
Emilio Russo
Nacque a Venezia nel febbraio 1456 da una famiglia originaria dell'Epiro e sin dai suoi primi anni visse tra Padova e Venezia. Seguì l'insegnamento di lingua greca [...] ; G. Budé, Opera omnia, I, Basileae 1557, pp. 333-335; C. Fedele, Epistolae et orationes posthumae, Padova 1636, pp. 5 s.; ErasmodaRotterdam, Opus epistolarum, Oxonii 1906-58, V, p. 520; VI, pp. 144, 282; VIII, pp. 245, 477; IX, pp. 166, 329, 414 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pseudo-Dionigi Areopagita
Alessandro Linguiti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La pretesa di essere l’ateniese convertito da san Paolo [...] Lorenzo Valla e, sulla sua scia, ErasmodaRotterdam, perché la leggenda dell’appartenenza del corpus le funzioni dei nove gruppi di angeli nominati nell’Antico Testamento e da san Paolo. I nove gruppi sono suddivisi in tre gradi gerarchici, ...
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GIUSSANI (Giussano), Giovan Pietro
Massimo Ceresa
Franco Pignatti
Nacque a Milano tra il 1548 e il 1552, figlio del senatore Ottone e di Susanna Vegio, figlia dell'archiatra e senatore Scipione.
La [...] (pp. 20 s.) si legge un elenco di elogi paradossali che corrisponde, senza gli errori che il G. vi infila, a quello dato daErasmodaRotterdam nella dedica dell'Encomium morias e la prima novella del capitolo XII ha un precedente nel colloquium ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] l’abolizione dell’ordine sacro confermava la dottrina del sacerdozio universale e abbatteva le pretese teocratiche della Chiesa. ErasmodaRotterdam, che aveva fino allora guardato a L. con prudente simpatia, osservò che la rottura era ormai ...
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erasmiano
(ant. eràsmico) agg. – Di Erasmo da Rotterdam (1466 o 1469-1536), celebre umanista olandese che diffuse in Europa gli ideali dell’umanesimo italiano e propugnò una graduale riforma della Chiesa, mediante un ritorno al primitivo spirito...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...