CALLIERGI (Callergi), Zaccaria
Elpidio Mioni
Nato nella città cretese di Retinino non più tardi del 1473, poteva vantare la discendenza dalla dinastia imperiale di Bisanzio, fatto questo che giustifica [...] e ad insegnare nell'università, dove nel 1503 anche Marco Musuro era stato nominato docente di greco. Una lettera di ErasmodaRotterdam (Epist., n. 1347) ricorda una cena in casa Musuro, dove si scherzò sull'età dei commensali: erano presenti, oltre ...
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Filippo II, re di Spagna
Silvia Moretti
Il paladino della Chiesa cattolica
Figlio dell’imperatore Carlo V, Filippo II ha dominato la vita politica europea nella seconda metà del Cinquecento regnando [...] firma di Cateau-Cambrésis Filippo II fece ritorno in Spagna e da quel momento al giorno della sua morte lasciò molto raramente la Penisola combatté il protestantesimo e l’influenza di ErasmodaRotterdam nella società spagnola, divenendo il paladino ...
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Enrico VIII, re d'Inghilterra
Silvia Moretti
Il re che si mise a capo della Chiesa inglese
Nel 1534 il re d'Inghilterra Enrico VIII uscì dalla Chiesa di Roma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui [...] ricordato l'inglese Tommaso Moro, cancelliere di Enrico VIII, uno dei grandi intellettuali europei del Cinquecento, amico di ErasmodaRotterdam, che rifiutò di aderire all'Atto di supremazia e fu per questo condannato a morte.
L'Atto di supremazia ...
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Huizinga, Johan
Storico olandese (Groninga 1872-De Steeg, Arnhem, 1945). Professore di storia alle univv. di Groninga (1906) e di Leida (1915), fornì un contributo fondamentale a una nuova storiografia [...] sua viva coscienza dei valori della civiltà europea e della loro crisi sono Erasmus (1924; trad. it. 1941), biografia di ErasmodaRotterdam, e Homo ludens (1938; trad. it. 1946), mentre in La crisi della civiltà (1935; trad. it. 1937 ) analizzò ...
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Ecclesiastico (Stourton Castle, Staffordshire, 1500 - Londra 1558). Si oppose allo scisma di Enrico VIII. Cardinale dal 1536, promosse la conciliazione con i riformati e nel 1545 fu tra i legati papali [...] , che doveva più tardi caratterizzarne l'azione come cardinale. Decisivo fu soprattutto, a questo riguardo, l'influsso di ErasmodaRotterdam, con cui P. era entrato in relazione epistolare sin dal 1525. Dopo la rottura definitiva con Enrico (Pro ...
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Riformatore polacco (Łask, Łódź, 1499 - Pińczów 1568). Ricordato soprattutto per l'elaborazione di alcuni ordinamenti ecclesiastici, si allontanò progressivamente dal cattolicesimo giungendo a riorganizzare [...] ), fu a Padova, Parigi e Bruxelles; qui conobbe ErasmodaRotterdam del quale acquistò la biblioteca, lasciandogliene l'uso fino la Chiesa riformata, secondo i proprî principî che differivano da quelli del luteranesimo. Passato (1550) in Inghilterra, ...
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Medico, naturalista e letterato (Riva del Garda 1484 - Agen 1558); il nome gli deriva dalla sua pretesa discendenza dai Della Scala di Verona. Studente di medicina e di storia naturale a Bologna (dal 1514 [...] Angelo della Rovere. Iniziò la sua attività letteraria con scritti (1531 e 1536) contro il Ciceronianus di ErasmodaRotterdam. Meglio rivelò il suo ingegno con il De causis linguae latinae, primo tentativo scientifico di grammatica latina (1540 ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] l'abolizione dell'ordine sacro confermava la dottrina del sacerdozio universale e abbatteva le pretese teocratiche della Chiesa. ErasmodaRotterdam, che aveva fino allora guardato a L. con prudente simpatia, osservò che la rottura era ormai ...
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Umanista tedesco (castello di Steckelberg, Fulda, 1488 - isola di Ufenau, Lago di Zurigo, 1523). Amico di ErasmodaRotterdam e fautore del rinnovamento dell'Impero germanico e della sua indipendenza dal [...] inviato a studiare nel monastero di Fulda (1499) da cui però fuggì prima della vestizione (1505). Dedicatosi -16 a Roma, Bologna, Ferrara e Venezia), legandosi di amicizia con Erasmo e altri umanisti del tempo. Quando tornò in Germania, verso la metà ...
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Umanista tedesco (Pforzheim 1455 - Bad Liebenzell, Württemberg, 1522). Dotato di cultura poliedrica e di carattere equilibrato e più che altro disposto a una grande apertura verso le innovazioni nel campo [...] il greco la pronuncia che fu poi detta reuchliniana, in antitesi a quella che nel frattempo era stata proposta daErasmodaRotterdam. Pubblicò, fra l'altro, nel 1512 i Salmi penitenziali in lingua originale e scrisse i Rudimenta linguae hebraicae ...
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erasmiano
(ant. eràsmico) agg. – Di Erasmo da Rotterdam (1466 o 1469-1536), celebre umanista olandese che diffuse in Europa gli ideali dell’umanesimo italiano e propugnò una graduale riforma della Chiesa, mediante un ritorno al primitivo spirito...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...