Dottrina che si oppone, in modo contraddittorio, diretto e immediato, a una verità rivelata e come tale proposta a credersi dalla Chiesa. Non può invece dirsi eretica una posizione dottrinale, che si limiti a impugnare una conclusione teologica, una definizione o fatti connessi alla verità rivelata.
Nel Codex iuris canonici l’e. è definita «errore volontario e pertinace di un cristiano contro una verità ...
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Speciale tribunale ecclesiastico per la repressione dell’eresia.
I. medievale
Le origini dell’I. vanno collocate tra la fine del 12° sec. e gli inizi del 13°, quando la Santa Sede – ritenendo insufficienti [...] Innocenzo IV ai frati minori (1246). Almeno fino al 14° sec. l’azione dell’I. fu rivolta a colpire l’eresia non sul piano della discussione teologica, ma nel suo pratico e pubblico manifestarsi. L’invito a rinunciare alla haeretica pravitas, rivolto ...
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Diritto canonico
Privazione dell’ufficio o dell’incarico prevista a carico del chierico, per eresia, apostasia o scisma, sacrilegio sulle sacre specie, gravi delitti contro il sesto precetto del decalogo [...] o dell’ufficio (can. 1336); la dimissione dallo stato clericale è prevista in caso aggravato di apostasia, eresia e scisma, di profanazione delle specie consacrate, di violenza fisica contro il Romano Pontefice, di tentato matrimonio civile ...
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Canonista aragonese (Villarroya de los Pinares, Teruel, 1540 circa - Roma 1612). Ebbe importanti cariche presso la curia romana e collaborò all'edizione romana del Corpus iuris canonici. Lasciò varie opere, [...] soprattutto in materia d'inquisizione dell'eresia: in parte trattazioni nuove, in parte ampî commentarî a precedenti trattatisti della materia (N. Eymerich, A. Vignati, P. Grillandi, B. Rategno). ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] V (1305-1314) nel 1309 si fissa ad Avignone, e l'anno di poi si lascia piegare ad aprire il processo di eresia contro la memoria di Bonifacio VIII: lo condurrebbe forse a termine se nel 1311 Filippo il Bello non preferisse rinunciarvi, ottenendo dal ...
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Pena capitale eseguita mediante getto di pietre contro il condannato. Sia nel Vicino Oriente antico, sia nell’Europa antica e medievale la l. ricorre tanto come spontaneo sfogo dell’ira collettiva, quanto [...] puniti con la l. delle trasgressioni a carattere esclusivamente sacrale (fattura, ossessione, violazione di interdetti, bestemmia, eresia ecc.) o soltanto in parte sacrale (parricidio, adulterio) dimostra che essa si praticava con un intento che ...
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Giureconsulto (n. Firenze - m. fine sec. 16º). Benvoluto dai parenti granduchi di Toscana, e dai pontefici, fu protonotario apostolico, poi uditore al tribunale della Rota nelle Marche, sotto Sisto V. [...] Nel 1576 era vicario dell'arciv. di Firenze Alessandro de' Medici. Della sua cultura in materia civile e canonica sono prova i trattati De legibus et statutis, De regulis iuris; scrisse anche sull'eresia, sui decreti e sui canoni tridentini. ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] F. Ruffini, La "Cabale Italique" nella Ginevra del Seicento, in La cultura, X (1931); U. Dorini, Cosimo I de' Medici e l'eresia in Lucca, in Miscell. lucchese di studi storici e letter. in memoria di S. Bongi, Lucca 1931.
Anche L. Amabile, Il Santo ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] e il movimento calvinista vicentino del Cinquecento, "Rivista di Storia della Chiesa in Italia", 21, 1967, pp. 77-117; Id., Riforma ed eresia a Vicenza nel Cinquecento, Roma 1992 (Italia Sacra, 50), pp. 55, 390-395, 423-427, 439-456, 459, 462.
68. Cf ...
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BONCOMPAGNI, Cristoforo
Umberto Coldagelli
Nacque a Bologna da Boncompagno e da Cecilia Bargellini il 24 nov. 1537. Addottoratosi in leggi nello Studio cittadino, nel dicembre 1570 vi ottenne il lettorato [...] 25 febbr. 1573 lo autorizzava infatti a riammettere liberamente nel territorio di sua giurisdizione i banditi (ad eccezione degli inquisiti di eresia e di lesa maestà), "componendo con essi anche per pene pecuniarie", e un altro del 18 ott. 1575 gli ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.