FLORIO da Vicenza
Gabriele Zanella
Frate predicatore, lo si trova menzionato per la prima volta nell'ottobre del 1278 a Ferrara, quando con ogni probabilità era già succeduto ad Aldobrandino, un suo [...] suo vicario, frate Galvano da Budrio, a registrare in Bologna, il 29 maggio e il 14 luglio 1291, due deposizioni dell'eretico Ognibene; che il 4 nov. 1293 una Lucia, novizia del monastero ferrarese di S. Caterina, donò alle consorelle un terreno che ...
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NEGRI, Giovenale
Adriano Prosperi
NEGRI, Giovenale (in religione Girolamo). –Nacque a Fossano (Cuneo) nel 1496 da famiglia della nobiltà locale.
Cambiò il nome Giovenale in Girolamo entrando nell’Ordine [...] quando sosteneva che, a suo avviso, non con la violenza dei roghi e con l’aggressione dottrinale si doveva rispondere agli eretici bensì con una seria e profonda riforma della Chiesa.
L’opera è costruita in forma di dialogo tra due protagonisti, l ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] L'esperienza, invece, insegna che il tempo non porta giovamento, ma produce errori e deviazioni sempre più gravi da parte degli eretici: "Piegandosi continuamente la lor fede or qua or là, è necessario ch'infine si spezzi nel mezzo" e precipiti nell ...
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gene
gène s. m. – Un g., ovvero l'unità genetica localizzata nei cromosomi che, attraverso l’interazione con l’ambiente interno ed esterno, controlla lo sviluppo di un carattere o fenotipo, è costituito [...] e la traduzione della sequenza nucleotidica degli mRNA nelle sequenze aminoacidiche delle proteine che essi codificano.
Geni ortodossi e geni eretici. – All’inizio del 21° sec. il concetto di g. è rimasto in gran parte immodificato, malgrado l’enorme ...
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sepolcro (sepulcro)
Mirella Sabbatini
Il significato è sempre in D. quello di " tomba "; in tale accezione il termine ricorre in If IX 115 Sì come ad Arli... / sì com' a Pola... / fanno i sepulcri tutt' [...] X 7 La gente che per li sepolcri giace / potrebbesi veder?, in cui indica le arche dove sono puniti gli eretici (la giuntura è epigrafica: hic iacet).
Tutte le altre occorrenze, pur mantenendo il significato di " tomba ", rientrano sempre nell'ambito ...
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Controversista gesuita (Markdorf 1562 - Ingolstadt 1625), prof. (dal 1589) di filosofia e teologia a Ingolstadt; di vastissima erudizione, difese con larga documentazione storica la teologia del Bellarmino [...] tradizione ecclesiastica. Scrisse ancora in difesa dell'ordine gesuita e di s. Ignazio di Loyola, sul diritto di condannare gli eretici e sopprimerne i beni, contro la Repubblica Veneta a favore di Paolo V; curò edizioni dei Padri greci, nonché testi ...
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I. Vita e opere. - Da Giovanni Bruno, gentiluomo soldato, e da Flaulisa Savolino nacque in Nola, sull'inizio del 1548, Filippo, che poi prese il nome di Giordano quando a Napoli - ove nel 1562 passò a [...] ma non letto l'ultimo memoriale di B., il papa ordina che si emani la sentenza; l'8 febbraio B. come eretico impenitente, pertinace e ostinato è cacciato dal gremho della chiesa e consegnato alla corte secolare; ciò che significa anche per lui quel ...
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È l'adunanza generale di una società, specialmente a scopo religioso. In quest'ultimo senso possono avvenire adunanze in diverse maniere e per opera di società diverse. A solenne manifestazione di culto [...] ), pontefice Innocenzo III. - È uno dei concilî più importanti. Oltre a una nuova condanna degli Albigesi, e di altri eretici, decreta l'organizzazione di una crociata, e sancisce una serie di canoni che formano la base della disciplina moderna. In ...
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SALÉ (A. T., 112)
Georges Marçais
Città del Marocco occidentale, posta 175 km. a E. di Fez, sull'Atlantico, alla foce del Bou Regreg, sulla riva destra del fiume che la separa da Rabat. Nel 1931 contava [...] ancora di Rabat, sembra aver esercitato le funzioni militari e religiose del ribāṭ (convento fortificato) contro gli eretici Berghawāta delle pianure dell'attuale Chaouïa. Presa nel 1132 dagli Almohadi, con ogni verosimiglianza fu dotata da questi ...
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Vescovo d'Alessandria, circa dal 231 al 247. Nato verso il 180 (Eus., Hist. eccl., VI, 19), fu prima filosofo pagano, poi, ascoltando le lezioni di Origene nella scuola catechetica di Alessandria, si convertì [...] . Vien riferito di lui dal suo successore Dionigi (in Eus., Hist. eccl., VII, 7, 4), che riceveva gli eretici nella comunione della sua chiesa senza ribattezzarli, ma solo dopo pubblica discussione della loro condotta. È menzionato nel martirologio ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.