elettronaccettori
Nelle reazioni di ossidoriduzione sono le molecole, gli ioni o gli atomi che, accettando elettroni dagli elettrondonatori, si riducono. In generale sono gli acidi di Lewis che accettano [...] vi è una correlazione molto stretta fra elettronaccettori e elettrondonatori: i comuni elettronaccettori extracellulari comprendono l’ossigeno, le forme ossidate dell’azoto (per es. nitriti e nitrati) e i solfati. (*)
→ Depurazione biologica ...
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In biologia, si dice di cellula indifferenziata che può agire da precursore di un clone di cellule differenziate, ma che mantiene la capacità di autorinnovarsi per produrre altre cellule s. identiche.
Cellule [...] a traumi e ictus e altro ancora. E in breve la lista si allungò a comprendere anche malattie di altri organi (per es. i tumori, il diabete o l'infarto), in considerazione del fatto che le cellule staminali adulte sono presenti in molti tessuti: dalla ...
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Biologia
Enzimi r. Forme enzimatiche ad alta specializzazione con ruoli specifici nel metabolismo cellulare. Sono distinti in enzimi allosterici, la cui attività catalitica è modulata dal legame non covalente [...] stati isolati dalle piante. La sperimentazione sull’azione delle citochinine è assai vasta e include numerose applicazioni pratiche, per es. nella conservazione dei fiori recisi.
Nel 1955 D.J. Osborne segnalò l’esistenza, in piante di cotone, di una ...
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TRASPONIBILI, ELEMENTI
Maria Furia-Lino C. Polito
In genetica si dicono elementi trasponibili quegli elementi genetici che sono in grado di ''saltare'' (jumping genes) da una localizzazione cromosomica [...] con elevata frequenza.
Introni mobili. A questa categoria appartengono gli introni di tipo I, presenti sia nei procarioti (per es. i batteriofagi T pari), sia in alcuni eucarioti semplici, quali il lievito. Una loro caratteristica è quella di essere ...
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La grande scienza. Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Niles Eldredge
Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Nel 1959, centenario della pubblicazione [...] l'incremento documentato all'interno delle specie è stato di lieve entità, ma il guadagno netto è stato di quasi 1000 ml (per es., da 450 ml delle prime specie, come Australopithecus africanus, fino alla media di 1350 ml di Homo sapiens moderno e ai ...
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saccade
Camillo Padoa Schioppa
Rapido movimento oculare che porta una regione inizialmente periferica al centro del campo visivo (nella fovea). La differenza spaziale tra la regione periferica di interesse [...] altro verso le saccadi sono movimenti altamente stereotipati. La durata e la velocità di una data saccade, per es., sono determinate univocamente dall’ampiezza e non possono essere cambiate o controllate volontariamente. I tempi di reazione saccadici ...
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SUPERANTIGENE
Daniele Primi-Luisa Imberti
Il termine ''superantigene'' è stato proposto da J. White nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d'interagire e di attivare i linfociti T tramite [...] degli antigeni Mls è del tutto casuale: il locus Mls-1ª, per es., è espresso nei topi di razza CBA/J e provoca la proliferazione problematiche ancora aperte sugli Mls: non si conosce ancora, per es., il modo esatto con cui i s. endogeni attivano le ...
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Specchio, neuroni
Giacomo Rizzolatti
Leonardo Fogassi
Vittorio Gallese
L'uomo è una specie eminentemente sociale, che ha sviluppato la capacità di capire le azioni degli altri, le loro intenzioni [...] se lo stimolo osservato è costituito da una mano o una bocca che interagisce con un oggetto in maniera finalizzata (per es., per prendere l'oggetto, tenerlo, romperlo e così via). La visione isolata dell'agente e quella dell'oggetto non sono efficaci ...
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eterocronia
Alessandro Minelli
Differenza tra due organismi più o meno strettamente vicini dal punto di vista evolutivo, che può essere ricondotta a differenze nell’andamento temporale dei processi [...] modulare, all’interno della quale le singole parti godono di una certa autonomia. Eterocronie si osservano, per es., nelle metamorfosi dei girini degli Anfibi: negli Anuri, infatti, si osserva la comparsa simultanea degli arti anteriori ...
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Massa d’acqua che circonda la terraferma e ricopre gran parte della superficie terrestre. In senso stretto, si indicano con il termine oceano gli spazi acquei più vasti e si chiamano m. distese acquee [...] differenziazione è poco netta: è il caso dei m. periferici (per es., il M. del Giappone), nei quali l’elemento di separazione è costituito si tratta in tali casi di pure denominazioni geografiche (per es. il Mare Arabico). Lo stesso si dica del Mar ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...