ZERO (fr. zéro; sp. cero; ted. Null; ingl. zero)
Michele Cipolla
Lo zero è da riguardarsi come numero nel senso cardinale (v. numero), quando risponde alla domanda "quanti sono gli oggetti (di una data [...] in un manoscritto del 1491. Si deve però avvertire che, avendo altri autori latinizzato l'arabo ṣifr in cifra (come fece ad es. Massimo Planude nel 1330), fu usata per indicare lo zero anche la parola cifra, estesa poi a designare un segno numerale ...
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manipolatore
manipolatóre [s.m e agg. (f. -trice) Der. del part. pass. manipolato di manipolare, dal lat. manipulare "maneggiare", che è da manipulus "mannello" (fascio di spighe che viene afferrato [...] l'altra laterale dall'altra parte per l'emissione di linee. Molto diversi sono i m. per i sistemi di telegrafia stampante; per es., nel sistema Baudot il m. è una tastiera a cinque tasti, che vanno premuti secondo le combinazioni richieste per i vari ...
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In matematica, termine coniato nel 1975 dal matematico francese B. Mandelbrot per indicare un particolare ente geometrico la cui forma è invariante nel cambiamento della scala delle lunghezze (proprietà [...] pensi alle linee costiere, la cui lunghezza aumenta al diminuire della lunghezza di risoluzione, e, dello strumento di misura. Per es., la costa inglese e quella greca, molto frastagliate, hanno DF≃1,3; mentre le piatte coste sudafricane hanno una DF ...
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Poliedro avente per facce due poligoni uguali (basi) posti su piani paralleli e un numero di parallelogrammi (facce laterali) pari al numero dei lati delle basi.
Fisica
In cristallografia, una delle forme [...] semplici che possono presentare i cristalli nei gruppi trimetrico e dimetrico: per es., p. trigonale, p. tetragonale, p. esagonale, a seconda che la sezione sia rispettivamente triangolare, quadrata o esagonale.
In ottica, il p. ottico, o ...
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Matematica
In algebra, particolare tipo di endomorfismo di un insieme A dotato di una qualsiasi struttura algebrica. Si tratta precisamente di un endomorfismo π (diverso dall’endomorfismo identico) idempotente [...] ).
Il più semplice esempio di p. è costituito dalla proiezione, per es. ortogonale, di uno spazio vettoriale su di un suo sottospazio; altro p. di grande potenza è la lampada ad arco; per es., le lampade ad arco corto in atmosfera di vapori di ...
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distributiva, proprietà In matematica, proprietà caratteristica della moltiplicazione, espressa dalla formula
[1]
che si può generalizzare per via ricorrente alla somma di un numero qualsiasi di addendi,
[2]
La [...] proprietà d. si può estendere al prodotto di due o più polinomi: per es., (a+b) (c+d) = (a+b)∙c + (a+b)∙d. La considerazione della proprietà d. si pone in modo naturale in un qualsiasi insieme algebrico con due operazioni (di somma e prodotto); in ...
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Introduzione. - La teoria delle c. è di recente costruzione, ma, per la sua stessa natura, è oggi già penetrata diffusamente nella matematica. Essa rappresenta, nel pensiero matematico, un momento di sintesi, [...] il prodotto di due c. T: C × D → ℰ, vien detto ("bifuntore" (su C e D), o "funtore di due variabili" (in C e D). Per es., per ogni c. C, homC(−, −): C* × C → S è un bifuntore, (il quale, se non si passa attraverso la c. duale C* nel primo argomento ...
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opposizione
opposizióne [Der. del lat. oppositio -onis, dal part. pass. oppositus di opponere "mettere contro", comp. di ob- "contro" e ponere "porre"] [LSF] L'atto e l'effetto dell'opporre o dell'opporsi, [...] [ASF] O. astrale: (a) configurazione di due astri, per es. un pianeta e il Sole, le cui longitudini celesti differiscano di 180°; di un astro opposto a un altro, rispetto a un terzo (per es., la Luna al plenilunio è in o. del Sole rispetto alla Terra ...
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unicita
unicità [Der. di unico] [LSF] L'essere unico, proprietà di quello che è unico; termine usato soprattutto nella matematica con rifer. a un certo ente che sia individuato univocamente da un altro [...] ente o da più altri enti, come capita, per es., parlando della soluzione di equazioni. ◆ [ANM] Pricipio di u.: v. analisi armonica: I 125 c. ◆ [ANM] Teorema di u. per le equazioni differenziali ordinarie: v. equazioni differenziali ordinarie nel ...
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reticolazione
reticolazióne [Atto ed effetto del reticolare "creare una struttura reticolo", da reticolato] [ALG] Operazione che permette di considerare una certa varietà come complesso topologico: → [...] ] Il formarsi, naturale o provocato artificialmente, di strutture molecolari con sviluppo spaziale, come accade, per es., tra macromolecole lineari di prodotti termoplastici quando si formano legami trasversali, ottenendosi materiali più resistenti e ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...