In matematica, termine coniato nel 1975 dal matematico francese B. Mandelbrot per indicare un particolare ente geometrico la cui forma è invariante nel cambiamento della scala delle lunghezze (proprietà [...] su un f. con DF≃2,8.
La dimensione f. è una proprietà puramente geometrica e molte leggi di scala di osservabilifisiche su di un f. non possono essere caratterizzate completamente da quest’unico esponente. È questa la ragione per la quale si deve ...
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Fisica matematica
Andrei Tjurin
Vieri Mastropietro
L'interazione fra fisica e matematica è divenuta ancora più proficua negli ultimi anni. Nelle ricerche sulle interazioni fondamentali (gravitazionali, [...] il cammino γ. Ora il fattore di fase path-ordered lungo un laccio chiuso C
possiede le proprietà richieste alle osservabilifisiche, analogamente al fattore di fase di Dirac; a volte ci si riferisce a questo fattore, nel suddetto contesto, come al ...
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Informazione e computazione quantistica: applicazioni
Mario Rasetti
Schemi diversi di computazione quantistica
La computazione e la teoria dell’informazione quantistiche sono ormai entrate nel complesso [...] con i valori di aspettazione in una particolare teoria quantistica dei campi delle osservabilifisiche caratteristiche di quella teoria. La varianza di tali osservabili è troppo grande per permettere il calcolo esatto dei polinomi di Jones in tempo ...
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STELLE (lat. sidera; fr. étoiles; sp. estrellas; ted. Stane, Gestirne; ingl. stars)
Giuseppe Armellini
Generalità. Cenni storici sopra lo sviluppo dell'astronomia siderale. - Scopo di questo articolo [...] stelle, resta a determinare la loro velocità radiale, e ciò si può fare facilmente con osservazioni spettroscopiche, servendosi di un fenomeno conosciuto in fisica col nome di principio di Doppler, in onore del suo scopritore (v.). Esso insegna che ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I quanti e il mondo dell'infinitamente piccolo
Laurie M. Brown
I quanti e il mondo dell'infinitamente piccolo
Secondo P.A.M. Dirac (1902-1984) l'affermarsi [...] come regolarizzazione.
La dipendenza dal cut-off poteva essere eliminata, dopo aver eseguito il calcolo delle grandezze fisicheosservabili. Pauli e i suoi collaboratori adottarono ed estesero questo tipo di procedura di regolarizzazione.
L'approccio ...
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Le dimensioni dell’Universo
Claudio Censori
La struttura, l’evoluzione e il concetto stesso di Universo vengono analizzati in questo saggio a partire dai più recenti dati relativi alle sue caratteristiche [...] e temperatura dalla quale si è sprigionato lo spazio, tessuto dal tempo e gravato dalla materia. Alcune proprietà fisicheosservabili riducono le possibili forme dell’Universo da infinite a un numero limitato. Il modello cosmologico standard, che ...
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Universo In astronomia, l’insieme dei corpi celesti (pianeti, stelle, galassie, polveri e gas diffusi) che circonda la Terra. Lo studio astronomico dell’U. fisico si propone di fornire un quadro descrittivo [...] distanza d (espressa in anni-luce) risale a d anni fa. Noi quindi osserviamo galassie a distanza di, per es., 500 Mpc così come erano circa 1 di ciò che è avvenuto, in quanto non conosciamo la fisica che governa l’U. in queste condizioni estreme. È l ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] dal genitore femmina. Il fenomeno è stato scoperto nel topo, osservando che l’instaurarsi di un fenotipo normale richiede non solo l è in grado di fornire alcuna informazione sulle distanze fisiche o di ricombinazione tra i geni di uno stesso gruppo ...
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Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle [...] spontanea o indotta dagli agenti ambientali chimici o fisici. Le mutazioni possono far sì che il protoncogene È inoltre importante per la comprensione dei processi di cancerogenesi l’osservazione che i t. nell’uomo hanno un’origine monoclonale, cioè ...
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meccànica quantìstica Teoria fisica che descrive in termini di probabilità statistica il comportamento dei sistemi di dimensioni atomiche o subatomiche (elettroni, nuclei, atomi, molecole ecc.) per i quali [...] corrisponde una matrice i cui elementi sono numeri collegati a quantità direttamente osservabili e le ordinarie relazioni algebriche fra grandezze fisiche si traducono in relazioni tra le matrici corrispondenti.
Sviluppi successivi
A P.A.M. Dirac ...
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osservazione
osservazióne s. f. [dal lat. observatio -onis]. – 1. L’atto di osservare, sia per notare semplicemente (con o senza determinati fini) ciò che si può percepire con l’occhio, talora con l’aiuto di strumenti ottici, sia applicando...
osservabile
osservàbile agg. [dal lat. observabĭlis]. – 1. Che può essere osservato: sono fatti comuni, o. tutti i giorni; organismi così piccoli da essere o. solo al microscopio. Meno com., che si può o si deve seguire, adempiere e sim.:...