L’etichetta di verbi copulativi (dal lat. tardo copulatīvu(m) < cōpula(m) «unione, legame»; ingl. copular verbs; fr. verbs attributifs; spagn. verbos (pseudo)copulativos) è usata per riferirsi a un [...] gruppo (diventare e divenire), che hanno uso esclusivamente copulativo.
Stare, restare e rimanere possono invece avere usi locativi (ad es., il luogo in cui siamo diretti sta in montagna; è rimasto a Roma per tutta l’estate), considerati predicativi ...
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L’espressione variante combinatoria indica, fra le possibili realizzazioni di un fonema (➔ allofoni), quelle determinate dal contesto, che cioè dipendono dall’intorno fonetico in cui compaiono e sono quindi [...] fonetica).
Le parole sdentato e stentato, per es., costituiscono una ➔ coppia minima perché si differenziano tratto sonoro-sordo, così produttivo e con alto rendimento nell’italiano (si vedano, per es., le coppie /p/ ~ /b/ in patto ~ batto, /t/ ~ / ...
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singolare, numero In grammatica, classe della categoria del numero (➔), presente in molte lingue nella flessione nominale, pronominale e verbale, per indicare che si tratta di una sola persona o cosa; [...] da morfemi particolari, ma solo dall’assenza dei morfemi di plurale (o duale, triale ecc.); in altre lingue, come per es. le lingue indoeuropee, il s. presenta morfemi distintivi propri.
Si dice singolativo un nome che indica persone, animali o cose ...
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In linguistica, costruzione analoga alla frase scissa, caratterizzata dalla suddivisione dell’informazione in due nuclei distinti, l’uno introdotto generalmente dal pronome relativo chi o dal nesso ‘dimostrativo+che’ [...] e contenente il verbo base, l’altro introdotto dalla copula essere e contenente l’elemento nuovo che si vuole evidenziare (per es., chi ha vinto il torneo è Pietro, quello che non capisco è il suo comportamento, da confrontare con le frasi Pietro ha ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] vegetale o animale composta da cellule» (tessuto epiteliale, tessutoterapia) o ai trasferimenti di cui non abbiamo più memoria (come, per es., lenza, che anticamente era la tela di lino).
Sono molte anche le voci del linguaggio della moda che, per la ...
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L’indicativo è uno dei modi della coniugazione del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Con i suoi otto tempi, quattro semplici (presente, imperfetto, passato remoto, futuro; ➔ tempi semplici) [...] era meglio), più generalmente l’imperfetto si può trovare in ogni contesto in cui vengano creati mondi fittizi e immaginari, ad es. nel racconto di sogni o nella descrizione di giochi da bambini.
I tempi del futuro (futuro semplice e futuro composto ...
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I dialetti liguri coprono l’intero territorio della Liguria, caratterizzato da un’accentuata tendenza al particolarismo per la distribuzione dei solchi vallivi e dei crinali montani, attenuata soltanto [...] vista lessicale (Petracco Sicardi, Toso & Cavallaro 1985-1992), l’originalità dell’area risulta non tanto dai rari relitti prelatini (ad es. arma «grotta») o da forme che segnano ancora una volta il raccordo con l’area centro-meridionale (fra(t)e ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] che colpisce. Se è vero che in «Lo fece senza forma e contra legge / scindendo sé da sé e dallo giusto» sono, per es., ancora evidenti le rimodulazioni formali del «pastor sanza legge» di Inf. XIX, 83 o dell’enunciato famoso di Pier della Vigna (Inf ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] , della Campania, della Basilicata e del Molise, oltre che in Veneto, Trentino e Friuli, la loro distribuzione è diversa dallo standard. Per es., in Veneto è comune una pronuncia c[e]ntotr[ɛ] rispetto allo standard c[ɛ]ntotr[e] (Mioni 1993: 123). In ...
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Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] maggiore. Tale distanza può essere molto ampia, come ad es. nell’incipit del romanzo Camere separate di Pier Vittorio in senso stretto, il nome può avere un significato generico, come fatto nell’es. (19) o cosa nel testo (20) proposto in Lo Duca & ...
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es-
– Prefisso di molte parole derivate dal latino, che rappresenta l’ex- originario. Ha valore ora negativo-detrattivo (come in esautorare), ora intensivo (come in esclamare, esaudire); in molti verbi, e loro derivati, ha il sign. proprio...