BONAVIA, Ferruccio
Franco C. Ricci
Nacque a Trieste il 20 febbr. 1877 da Edoardo Zernitz e Amalia Bonavia. Assunse il cognome della madre, originaria dell'Istria, probabilmente per ragioni patriottiche. [...] ricordano: l'opera Drama (Trieste, Teatro La Fenice, autunno 1897); gl'intermezzi e i cori per le Coefore di Eschilo (rappresentate all'università di Manchester sotto la sua direzione); un Concerto per violino e orchestra; due Quartetti per archi, di ...
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Teatro
Antonio Audino
Nel momento storico in cui i generi dello spettacolo si sono dissolti o mescolati con altro, ovvero tra l'ultimo scorcio del 20° sec. e l'inizio del successivo millennio, al t. [...] che lo separa dalle grandi tragedie antiche. Lo sport suscita unicamente una morale della forza, mentre il teatro di Eschilo (Orestea) oppure di Sofocle (Antigone) provocava nel suo pubblico una vera emozione politica, esortandolo a piangere l'uomo ...
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. Conviene, come per l'Atticismo (v.), tener distinto il senso grammaticale da quello retorico di questo termine. Il primo è più antico: già grammatici del periodo ellenistico oppongono al corretto uso [...] più celebri al tempo di Cicerone, tra i Greci i suoi maestri Menecle e Senocle di Alabanda, Eschine di Cnido, Eschilo di Mileto, tra i Romani il suo emulo Ortensio; all'asianismo aveva fatto notevoli concessioni Cicerone stesso giovane nelle orazioni ...
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Critico drammatico italiano, noto anche con lo pseudonimo di Caramba, nacque a Napoli nel 1856. Dalla città natale venuto giovanissimo a Roma, scrisse dapprima sul Corriere di Roma, sul Don Chisciotte, [...] d'un repertorio eclettico, che accanto ai migliori moderni, come Maeterlinck, De Curel, d'Annunzio, Wilde, comprese Eschilo e Shakespeare, Molière e Goldoni, Calderón e Beaumarchais. I risultati ineguali dello sforzo troppo nuovo, dissidî fra il ...
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ORFEO (῾Ορϕεύς, dorico ῎Ορϕης; Orpheus)
A. Bisi
Mitico aedo di Tracia, considerato dalla tradizione greca figlio del re Eagro e della musa Calliope.
1. - L'origine della sua figura è difficilmente individuabile: [...] sarebbe suicidato e a Dion, in Macedonia, si mostrava ancora la sua tomba. Tuttavia la versione più antica, che è già in Eschilo, lo fa vittima delle donne di Tracia, infuriate a causa della sua misoginia, o delle menadi che lo fecero a brani, come ...
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EKPHRASIS (εκφρασις)
L. Faedo
In uno scritto retorico attribuito a Ermogene (II sec. d.C.), l'è. è definita «un discorso descrittivo che pone l'oggetto sotto gli occhi con efficacia» (Progym. 10, p. [...] II., XVIN, 478-608), allo scudo di Eracle descritto nel poema pseudo-esiodeo Aspis, allo scudo di Polinice ne I sette contro Tebe di Eschilo (vv. 646-649), agli scudi di Turno (Aen., VII, 789-792) e di Enea (ibid., VIII, 625-731) e a quello che Nonno ...
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MULE, Giuseppe
Consuelo Giglio
MULÈ, Giuseppe. – Nacque a Termini Imerese (Palermo) il 28 giugno 1885 da Francesco, ebanista, e da Carmela Lombardo.
Cresciuto in ambiente sano e operoso, fu spinto dalla [...] eventi, sin dal primo ciclo del 1914, diede grande rilievo.
Mulè scrisse molto per il teatro antico, da Le coefore di Eschilo (1921) a Ippolito di Euripide (1936), puntando alla convergenza fra il canto siciliano e l’idea di musica greca, secondo l ...
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GIANNINI, Ettore
Claudia Campanelli
Nacque a Napoli il 15 ott. 1912 da Emilio e Luisa Nicolardi. Figlio di un avvocato, compì studi regolari, conseguendo la laurea in giurisprudenza. Abbandonata l'idea [...] Come vi garba di W. Shakespeare, a Boboli. L'anno successivo si diplomò all'Accademia con un progetto su Le coefore di Eschilo e scelse come saggio finale di regia Questa sera si recita a soggetto di L. Pirandello, in cui interpretava anche il ruolo ...
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PINDEMONTE, Giovanni
Corrado Viola
PINDEMONTE, Giovanni. – Nacque a Verona il 4 dicembre 1751, nel ramo di S. Egidio, secondogenito (ma primogenito maschio) dei tre figli del marchese Luigi (1718-1765), [...] come Giuseppe Gazzaniga e Domenico Cimarosa fu invece la partitura di due libretti firmati col nome arcadico di Eschilo Acanzio per il Teatro Filarmonico di Verona, rispettivamente l’Isola di Calipso (1775, dal Télémaque di Fénelon, edito ...
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MANCINELLI, Gustavo
Cinzia Beccaceci
Figlio del pittore Giuseppe e di Maddalena Arnoldi, nacque a Roma intorno al 1841. Il debutto del M. fu precoce; partecipò infatti in qualità di allievo alla Biennale [...] una Madonna. Nel novembre 1891 fu presentato al pubblico il sipario, realizzato dal M. per il politeama Garibaldi di Palermo, con Eschilo alla corte di Gerone di Siracusa. Per lo stesso teatro il M. portò a compimento le pitture alla base della volta ...
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eschileo
eschilèo agg. – Di Èschilo, grande poeta tragico ateniese (c. 525 - c. 455 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sette sono pervenute fino a noi insieme a vari frammenti: l’arte e .; le tragedie e.; e con riferimento all’opera...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...