(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] : il Concilio di Costanza pone termine al Grande scisma.
1415: ad Azincourt gli Inglesi sbaragliano l’esercitofrancese. I Portoghesi conquistano Ceuta, nell’Africa Settentrionale. Enrico il Navigatore promuove l’esplorazione della costa occidentale ...
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Conflitto nel quale furono coinvolti quasi tutti i paesi del mondo, combattuto dal 1939 al 1945. I principali contendenti furono Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti d’America e Unione Sovietica da una [...] . Il 5 giugno, con la battaglia di Francia iniziò l’ultima fase della campagna dell’Ovest: dal 5 all’11 giugno, l’esercitofrancese fu annientato e il 22 giugno, a Rethondes, la Francia firmò l’armistizio con la Germania, e il giorno seguente con l ...
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Generale tedesco (Heidenheim, Württemberg, 1891 - Herrlingen, Ulma, 1944). Durante la Seconda guerra mondiale alla testa dell'Afrika Korps conquistò Tobruch giungendo fino a al-Alamein (giugno 1942), il [...] comandò la 7a divisione corazzata che, dopo lo sfondamento sulla Mosa, puntò direttamente su Abbeville, dividendo in due l'esercitofrancese. Inviato in Libia alla testa dell'Afrika Korps (1941), vi si rivelò capo militare di grande talento tattico e ...
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Ufficiale francese (Mulhouse 1859 - Parigi 1935). Venne accusato (1894), di spionaggio e tradimento per aver trasmesso ai Tedeschi documenti segreti relativi all'esercitofrancese; il caso fu molto controverso [...] (affare D.).
Vita
Di famiglia ebrea, iniziò la carriera militare nel 1880. Ufficiale di stato maggiore (1892), nel 1893 era addetto al comando del corpo di stato maggiore. L'affare D. trasse origine dalla ...
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Figlio (Belgrado 1844 - ivi 1921) di Alessandro, principe di Serbia dal 1858, quando il padre fu detronizzato, visse in esilio, prima a Ginevra, quindi in Francia; ufficiale nell'esercitofrancese, si [...] (1912-13). Nel giugno 1914 P. affidò la reggenza al figlio Alessandro, ritirandosi a Corfù col grosso dell'esercito serbo dopo la sconfitta patita a opera degli Imperi centrali durante la prima guerra mondiale (1915). Terminato il conflitto ...
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Agitatore politico francese di famiglia belga (Parigi 1797 - Coye, Oise, 1863). Ufficiale napoleonico nel 1815, rifugiatosi (1820) a Ginevra per debiti contratti in Francia, divenne amico di F. Buonarroti, [...] accoppiato a quello di F. Confalonieri e fu condannato a morte (pena commutata nel 1824 in carcere duro a vita allo Spielberg). Graziato nel 1832, tornò in Italia nel 1859 e fu noninato da Napoleone III commissario generale dell'esercitofrancese. ...
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Generale (Cava dei Tirreni 1784 - Napoli 1867); esule a Parigi, entrò nell'esercitofrancese e si batté nella campagna napoleonica del 1805. Chiamato da G. Bonaparte nell'esercito napoletano (1806), militò [...] nel Regno, in Spagna e in Russia, giungendo al grado di maresciallo di campo e venne ferito gravemente nella campagna murattiana del 1815. Conservato nel grado dalla restaurazione borbonica, lo perdette ...
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Maresciallo di Francia (Versailles 1811 - Madrid 1888); nel 1835 combatté in Spagna contro i carlisti, quindi in Algeria, in Crimea e nel 1859 in Italia al seguito del maresciallo MacMahon. Passò poi (1862) [...] stessi. Richiamato (1867) da Napoleone III, durante la guerra del 1870 ebbe anche il comando supremo dell'esercitofrancese; a Metz, dove si era asserragliato, B. mantenne però un contegno perplesso e in effetti contraddittorio, contribuendo ...
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Figlio (Roma 1775 - Firenze 1832) di Marcantonio IV; nel febbr. 1798, alla proclamazione della Repubblica Romana sotto la protezione dell'esercitofrancese, aderì al nuovo ordine rivoluzionario; recatosi [...] militare sino al grado di generale. Nominato poi duca di Guastalla (1806) e in seguito (1808) governatore dei dipartimenti francesi in Italia, tenne corte a Torino secondo lo splendore proverbiale della sua casa, ma governò fiaccamente e nel 1814 si ...
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Diplomatico e uomo politico francese (Walewice, Lódź, 1810 - Strasburgo 1868); figlio naturale di Napoleone I e della contessa Walewska (Maria Łączyńska, moglie del conte Anastasy Colonna Walewski). Dopo [...] aver partecipato ai moti rivoluzionarî polacchi (1830), entrò nell'esercitofrancese e più tardi nel servizio diplomatico. Inviato in Uruguay e Argentina (1847), sotto la presidenza di Luigi Napoleone fu plenipotenziario a Firenze (1849), a Napoli ( ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
legione
legióne s. f. [dal lat. legio -onis, der. di legĕre «raccogliere, scegliere»]. – 1. Nella Roma antica, nome con cui era indicata originariamente la leva dei cittadini, quindi l’intero esercito, e infine l’unità tattica e organica dell’esercito,...