Monaco benedettino (m. 1083) del monastero di Marmoutier presso Tours. La sua fama è affidata al suo Liber pro insipiente, pubblicato anonimo per combattere l'argomento ontologico dell'esistenzadiDio, [...] sviluppato da s. Anselmo nel Proslogion. Alla dimostrazione dell'esistenzadiDio, che s. Anselmo deduceva dalla definizione diDio come aliquid quo maius nihil cogitari potest, G. obiettava come l'argomento importasse un indebito salto dall'esse in ...
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Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] generale). Coerentemente alla sua teoria delle idee, M. modificò poi la prova cartesiana dell'esistenzadiDio, basandola sull'idea di infinito (e sulla distinzione tra pensiero e rappresentazione). Criticò quindi le argomentazioni cartesiane per l ...
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Termine filosofico usato per la prima volta al principio del 17° sec. da J. Lorhard (1606) e R. Goclenio (1613) e divulgato soprattutto da C. Wolff (1730) per designare la scienza dei caratteri universali [...] .) è il più celebre degli argomenti per dimostrare ‘a priori’ l’esistenzadiDio. La sua prima formulazione si trova in s. Anselmo d’Aosta: anche chi nega l’esistenzadiDio, ammette che Dio sia l’ente del quale non sia dato pensare ente maggiore; ma ...
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realtà Qualità e condizione di ciò che esiste effettivamente e concretamente.
Filosofia
La nozione di r. è legata al problema tipicamente moderno dell'esistenza del mondo esterno. A partire da R. Descartes [...] , chi ci garantisce che la realtà esterna esista? Descartes risolse il problema ricorrendo alla dimostrazione dell'esistenzadiDio, che faceva da 'garante' sulla verità delle nostre rappresentazioni. G. Berkeley, invece, si spinse a negare ...
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Filosofo, medico e giurista ebreo (Cordova 1135 - Il Cairo 1204). Il pensiero di M. rappresenta il più alto livello raggiunto dalla speculazione ebraica medievale. Nella sua opera Dalāla al-ḥā'irīm ("Guida [...] tra la filosofia razionale e gli insegnamenti della religione, potendo filosofia e religione combinarsi in armonica unità. L'esistenzadiDio è dimostrata con gli argomenti, già usati dai filosofi arabi, del motore primo e della distinzione tra ...
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Teologo francese (Compiègne 1350 - Avignone 1420). Indefessamente attivo nel tentare di sanare il grande scisma e sostenitore del primato del concilio dei vescovi sul papa, fu uno degli ispiratori e oratori [...] a posteriori dell'esistenzadiDio, e sostiene la tesi secondo la quale Dio può dare la sensazione di oggetti non esistenti (sicché non è dimostrabile l'esistenza del mondo extramentale), e pone nell'insondabile volontà diDio il fondamento così ...
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Filosofo neotomista italiano (Fiumignano, Udine, 1911 - Roma 1995), stimmatino, prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Perugia, di Roma e di Milano. Si occupò inizialmente dei problemi della struttura [...] ; Dall'essere all'esistente, 1957) a rinnovare in Italia l'interesse e a promuovere gli studî sul pensatore danese. Scrisse anche: Riflessioni sulla libertà (1983); Le prove dell'esistenzadiDio (1989); Per un progetto di filosofia cristiana (1990 ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] rivela, la giustificazione; la Croce e l'Evangelo, nell'operare in noi la fede, realizzano l'esistenzadiDio per l'uomo e dell'uomo per Dio nell'amore reciproco, e per mezzo loro Cristo diviene Dio pro nobis, nel senso che in Cristo l'uomo riconosce ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] il Giovane e lo storico Tacito; del primo è l’unico discorso pervenuto intero di tutta l’o. del 1° sec. (il panegirico a Traiano). Del 2° santità della Chiesa, l’esistenzadiDio, lottare contro gli errori che il Sillabo di Pio IX elencherà (1864), ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] critica mossa da Carneade a dottrine stoiche come l’ammissione di una ragione comune a tutti gli uomini, fonte di conoscenze comuni e universali (come la credenza nell’esistenzadiDio, nella provvidenza, nell’universale razionalità), a cui oppose la ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
esistenza
eṡistènza s. f. [dal lat. tardo exsistentia, der. di exsistĕre «esistere»]. – 1. L’esistere, l’esserci: l’e. di Dio, dell’anima, degli uomini, del mondo, delle cose; affermare, negare, provare l’e. di Dio, dell’anima, ecc.; accertare...