La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] periodo la parola 'scienza' conservava ancora il valore scolastico di scientia, vale a dire di conoscenza dimostrativa dell'essenza delle cose. Nel corso del Rinascimento e del XVII sec. lo sviluppo delle indagini empiriche, soprattutto nel campo ...
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Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] delle quattro cause, la causa formale è ciò per cui una cosa è quella che è ( principio formale) ossia la sua essenza; indica anche l’esemplare, il modello, l’essere ideale di una cosa (accezione che deriva direttamente dalla f. di Platone).
Logica ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] e il suo rapporto con la fisica. La filosofia naturale si occupava delle cose naturali in quanto tali, ne indagava le essenze e ricercava le vere cause dei fenomeni naturali, ma le cose in Natura non si comportano sempre nel modo che noi vorremmo ...
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Filosofo (Amsterdam 1632 - L'Aia 1677), di famiglia ebraica emigrata dal Portogallo. Per le sue opinioni apertamente professate e sostenute, contrarie all'ortodossia religiosa, fu scomunicato dalla comunità [...] sé, ciò il cui concetto non ha bisogno del concetto di un'altra cosa; tale sostanza è causa sui: la sua essenza implica l'esistenza. Come tale la sostanza è unica e infinita, perché altrimenti sarebbe limitata e per ciò stesso condizionata da altro ...
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Nel significato più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve [...] . E. Husserl, infine, tornò a parlare di εἶδος, con cui intendeva il contenuto oggettivo delle espressioni, ossia l’essenza ideale oggetto di un’intuizione non empirica, bensì eidetica (➔ eidetico).
Arte
Il valore assunto dal concetto di i. nel ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] il filosofo G. Santayana (v., 1930, p. 94): ‟La materia è il vento invisibile che, soffiando senza ragione sul regno delle essenze, ne solleva alcune in una nube di polvere; e questo vortice noi chiamiamo esistenza". Dando voce per così dire ‛dall ...
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Il Rinascimento. Magia e astrologia
Germana Ernst
Magia e astrologia
Il sapere magico e astrologico
All'inizio del 1586 la Bolla Coeli et terrae di Sisto V proclamava solennemente che l'uomo non può [...] degno d'onore e di venerazione"; a differenza di ogni altra creatura, l'uomo non è costretto entro i confini di un'essenza specifica e fissa, ma si configura come centro di attività e di libertà. Secondo Garin, il recupero dell'immagine ermetica del ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] fisico, che spiega i fenomeni astronomici in base all'essenza e alle qualità dei corpi celesti, e quello matematico, fonte sonora che le diffonde sfericamente. Per la sua essenza incorporea, 'spirituale', il suono comunica facilmente con gli ...
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LAMANNA, Eustachio Paolo
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Matera il 9 ag. 1885 da Angiolo e Bruna Pizzilli. Studiò all'Università di Firenze dove si laureò in lettere e in seguito in filosofia sotto la [...] le esigenze distinte delle altre sfere, lascia il programma del L. vulnerabile nei confronti di usi incompatibili con quella "essenza e dignità della vita spirituale umana", che pure il L. sostiene non possa mai essere sacrificata dall'individuo a ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] assolutamente separata dagli oggetti dell'esperienza sensibile, come possono essere fondamento della realtà delle cose? Per costituirne l'essenza devono essere intrinseche a esse: e se anche questo si ammette, parlando di una "presenza" dell'idea in ...
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essenza
essènza (ant. essènzia) s. f. [dal lat. essentia, der. di esse «essere», come calco del gr. οὐσία; nel sign. concr., dal lat. degli alchimisti]. – 1. In filosofia, la realtà propria e immutabile delle cose, intesa soprattutto come...
quintessenza
quintessènza (meno com. quint’essènza, o 'quinta essènza') s. f. [dal lat. mediev. quinta essentia, calco del gr. πέμπτη οὐσία o πέμπτον στοιχεῖον, rispettivam. «quinta essenza», «quinto elemento»]. – 1. a. Nella fisica greca...