Interpretazione giuridica
Robert Alexy
Concetto
L'interpretazione giuridica è un caso particolare di un'attività che ricorre in diverse discipline scientifiche e in numerosi contesti della vita quotidiana: [...] Rechtsstaats, Frankfurt a.M. 1992.
Heidegger, M., Sein und Zeit (1927), Tübingen 1967¹¹ (tr. it.: Essereetempo, Milano 1953).
Kaufmann, A., Problemgeschichte der Rechtsphilosophie, in Einführung in Rechtsphilosophie und Rechtstheorie der Gegenwart ...
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Gentile, Heidegger, la tecnica
Gennaro Imbriano
Le filosofie di Giovanni Gentile e di Martin Heidegger riposano, apparentemente, su presupposti persino incomparabili. Laddove Gentile recupera l’istanza [...] del tutto scevra da tonalità emotiva» (Sein und Zeit, 1927; trad. it. Essereetempo, a cura di F. Volpi, 2006, d’ora in poi: ET, pp. 171 e 173); ma significativa in questo senso è anche la comune protesta contro la riduzione della conoscenza a fatto ...
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musica, filosofia della Grandi teorizzazioni hanno scandito la filosofia della m.: quelle di Pitagora (l’armonia musicale come espressione della più generale armonia del cosmo), di Platone (ancora una [...] le indicazioni heideggeriane contenute nel paragrafo 34 di Essereetempo (1927), e in partic. nella sezione dedicata all’ascolto («sul fondamento di questo poter-sentire esistenzialmente primario è possibile qualcosa come l’ascoltare, che, da parte ...
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sostanza
Nozione che viene determinandosi nella filosofia antica a partire da Aristotele, il quale la designa con il termine οὐσία, che indica la forma intesa in relazione all’individuo concretamente [...] necessità di abbandonare la concezione sostanzialistica dell’esseree dell’ego cogito. Heidegger muove in Essereetempo (➔) (1927) verso la dissoluzione della soggettività e della s. pensante cartesiana, ripensata, in polemica con Husserl, sullo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La filosofia esistenzialistica si sviluppa in Europa nei primi decenni del Novecento in polemica [...] Nel 1946, Heidegger pubblica una Lettera sull’umanismo che denuncia le interpretazioni esistenzialistiche del suo pensiero. Essereetempo, infatti, vuole essere per il proprio autore soltanto la prima parte di una ricerca che avrebbe dovuto condurre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da disciplina “tecnica” legata all’interpretazione dei testi della tradizione, l’ermeneutica [...] 1889-1976) imprime una svolta ontologica all’ermeneutica, che così cessa di essere solo una questione di metodo. Tale svolta si compie in EssereeTempo (1927), ma è già prefigurata nella precedente “ermeneutica della fatticità (Faktizität)”, dove si ...
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verita
verità
Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva, e, in partic., ciò che è vero in senso assoluto. Nella storia della filosofia il concetto di [...] originario della v. in quanto αλήϑεια (cioè «non- nascondimento»); in partic., dopo aver riportato (in Essereetempo) il rapporto di adeguazione, quale si manifesta nel giudizio vero, all’«apertura originaria» dell’esserci (Erschlossenheit ...
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VOLPI, Franco. –
Domenico M. Fazio
Nacque a Vicenza il 4 ottobre 1952 da Mario e da Teresa Chilovi.
Studiò al liceo classico Antonio Pigafetta di Vicenza, dove ebbe come professore di filosofia Giuseppe [...] , interpretandolo di volta in volta come ousìa, come alètheia e come Ereignis. Inoltre, Volpi avanzò anche la tesi secondo la quale Essereetempoè un’appropriazione «vorace» – secondo la modalità tipica di Heidegger – dei concetti centrali della ...
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PAREYSON, Luigi
Gianni Vattimo
– Nacque a Piasco (Cuneo) il 4 febbraio 1918, da Leone, geometra che qui si era trasferito per dirigere lavori di elettrificazione, e da Leontina Coccoz, entrambi valdostani. [...] trasformazione radicale: scompare la metafisica «adaequatio intellectus et rei», già radicalmente criticata da Heidegger in Essereetempo.
La conoscenza, e lo stesso esistere umano, sono affare di interpretazione. Al posto di una verità come mondo ...
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apparenza
La famiglia di termini ricollegabili alla nozione di apparenza (φαινόμενον; φαίνεσϑαι; ecc.), connessa a quella di «opinione» (δόξα) e contrapposta a «verità», è presente nei filosofi presocratici, [...] «apparenza», giacché inteso come «ciò-che-si-manifesta-in-sé-stesso» (Heidegger, Essereetempo, § 7). Nell’Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (➔) (1817; 2a ed. 1830; parte I, sez. II, § 131) Hegel afferma la coincidenza di apparire ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...