GIOVANNI di Balduccio (o Balducci)
V. Ascani
Scultore-architetto pisano attivo in Toscana e in alcune città dell'Italia settentrionale dal 1318 al 1350 circa.L'educazione di G. è da situarsi in primo [...] maestro, che con ogni probabilità deve essere scomparso non molto tempo dopo il suo ritorno nella città . L'uso artistico del marmo di Carrara dall'XI al XV secolo, a cura di E. Castelnuovo, cat. (Sarzana 1992), Genova 1992, pp. 203-207; R.P. Novello ...
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LORENZETTI, Ambrogio
C. De Benedictis
Protagonista con il fratello Pietro e con Simone Martini della pittura senese del Trecento, L. è documentato a Siena e a Firenze dal 1319 al 1349 (Rowley, 1958), [...] , p. 182). Solo la Madonna e il S. Michele Arcangelo possono essere attribuiti all'artista; a un collaboratore e Procolo (Firenze, Uffizi), un tempo sull'altare maggiore della chiesa di S. Procolo, dove è ricordato da Ghiberti (Commentari, II, 10) e ...
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BARCELLONA
J. Yarza Luaces
(lat. Barcino; catalano Barcelona)
Città della Spagna nordorientale affacciata sul Mediterraneo, capoluogo della Catalogna. B. ebbe notevole importanza nel Medioevo, soprattutto [...] sul fianco settentrionale (Lopez, 1984-1985), per essere interrotti per un breve periodo e riprendere poco dopo. Nel 1360 era a Jani lo Normant o Antoni Canet (che vi lavorò per poco tempo), sia di altri allora ancora in fase di formazione, che in ...
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GIOVANNINO de Grassi
F. Manzari
Pittore, miniatore, scultore e architetto noto documentariamente per essere stato attivo presso la Fabbrica del duomo di Milano dal 5 maggio 1389 sino alla morte (5 luglio [...] 1370 che compare nella scena della Presentazione al Tempio a c. 2r dell'offiziolo può sempre essere assunta come data d'inizio della decorazione (Arslan, 1963).Nei disegni del taccuino di Bergamo e nelle miniature dell'offiziolo oggi a Firenze si ...
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BARNABA da Modena
A. Bianchi
Pittore italiano del 14° secolo. Apparteneva a una famiglia di origine milanese il cui cognome, Agocchiari, derivava dalla professione di maestro ferraio dei suoi antenati. [...] di Bruno per due mesi: in questo documento B. è definito "civis et habitator Januae", un elemento che permette di ipotizzarne la presenza nella città ligure da lungo tempo, anche se non può essere considerata certa l'ipotesi che fa risalire il suo ...
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LUCERA
G. Bertelli Buquicchio
(gr. Λουϰεϱία, Λουϰαϱία, Νουϰεϱία ᾽Απουλῶν; lat. Luceria Apula; Luceria Sarracenorum nei docc. medievali)
Cittadina della Puglia settentrionale (prov. Foggia), capoluogo [...] °, dalla quale si apprende l'esistenza di una chiesa episcopale e di un battistero ubicati presso le mura, che dovevano quindi essere quelli visibili al tempo di Radoyno e che seguivano, verso S, il percorso della cinta romana. Frammenti di pavimenti ...
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CASTEL DEL MONTE
A. Cadei
Castello della Puglia, nel territorio del comune di Andria (prov. Bari).L'edificio sorge isolato su una bassa collina tondeggiante che domina l'ondulata campagna circostante, [...] di norma, solo nelle massime architetture religiose del tempoe che nel corpus conservato dell'architettura federiciana stessa ha figurativi del genere dovevano essere più numerosi, come indicano un busto ammantato e oggi acefalo, visto ancora ...
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GADDI, Agnolo.
S. Petrocchi
Pittore fiorentino della seconda metà del Trecento, figlio di Taddeo e fratello di Giovanni, anch'essi pittori. Da un documento relativo a un incarico amministrativo (Firenze, [...] , I) e nello stesso anno venne pagato per la progettazione della statua di un apostolo che doveva essere eseguita per il è sottolineato dalle angolose prospettive degli edifici.Già da tempo concluse la vicende artistiche di Giovanni da Milano e ...
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BUSCHETO
V. Ascani
(o Buschetto)
Architetto della cattedrale di Pisa, città in cui visse e operò nella seconda metà del sec. 11° e agli inizi del 12°; morì il 21 settembre del 1110 o di uno degli anni [...] pesi con minimo sforzo, chiaro accenno alle colonne monolitiche del tempio, la cui immensa mole è pure sottolineata nell'epitafio. Tali virtutes lo rendono degno d'esser paragonato, rispettivamente, a due personaggi paradigmatici del mondo antico ...
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GORO di Gregorio
R. Bartalini
Scultore senese attivo nella prima metà del Trecento, figlio del fiorentino Goro (Gregorio) di Ciuccio Ciuti, uno dei compagni di Nicola Pisano nei lavori del pulpito del [...] ") indica il termine oltre il quale dovettero essere compiuti i lavori. Possibile è per i rilievi un'elaborazione avviata da tempo, se l'Annunciazione, l'Adorazione dei Magi, la Flagellazione e la Crocifissione (è perduta la Natività) si pongono in ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...