Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] che, però, non ha nulla a che fare col materialismo settecentesco di La Mettrie e di Holbach: l'essere dell'uomo non è uomo oggettiva e separa da sé la propria "essenza", ne fa un essere "estraneo" che lo domina, una divinità ch'egli adora, perché, ...
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Storico romano (1°-2° sec. d. C.). Ignote sono le date di nascita e di morte (forse 55 circa - 120 circa), ignota la famiglia e il censo (probabilmente senatorio), come anche l'origine (si è pensato, tra [...] essa non esiste nulla: gli antichi ideali repubblicani, per i quali T. nutre una contenuta nostalgia, nulla possono ora, 'Impero come universale dominio sulle genti (né vi poteva essere, in età traianea). Nell'ampia tela della narrazione tacitiana ...
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Filosofo (Edimburgo 1711 - ivi 1776). Rimasto orfano di padre a tre anni, trascorse l'infanzia a Ninewells con la madre. Successivamente fu di nuovo a Edimburgo e studiò in quella università. Nel 1734 [...] e della geometria. Ma ad esse non corrisponde nulla di reale: le verità di Euclide conserverebbero certezza ed ruolo attivo e formativo. Le idee formate dall'immaginazione possono essere esperite come riproduzioni di fatti reali o come finzioni della ...
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Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma [...] 1527. La parte perduta dell'opera può, in minima parte, essere ricostruita dalle cosiddette periochae (sommarî) dei 142 libri, cui 19° ha demolito il mito dell'esattezza di L., ma nulla ha tolto alla nobiltà dei suoi ideali e alla sua potenza ...
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Dottore della Chiesa (Aosta 1033 o 1034 - Canterbury 1109). Entrato attorno al 1059 nell'abbazia di Bec in Normandia, nel 1063 succedette al suo maestro Lanfranco di Pavia nella carica di priore e nel [...] se stesso e da se stesso, tutte le altre cose esistenti sono state create da lui dal nulla; seguono poi gli attributi di questo Essere Sommo, la dottrina del Verbo e della Trinità. Il Proslogion (già intitolato Fides quaerens intellectum) al posto ...
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Stato tormentoso di ansietà e di sofferenza.
Filosofia
L’a. è uno dei temi fondamentali dell’esistenzialismo, che l’intende come una delle situazioni affettive rivelatrici attraverso cui l’esistenza si [...] ’, ‘rivela il nulla’. Nell’a. la totalità dell’esistenza diventa qualcosa di accidentale e sfuggente, rivelando così il vero significato della presenza dell’uomo nel mondo: l’‘essere per la morte’. Un’eco di questa concezione è in K. Jaspers, che ...
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Generale e uomo politico argentino (Yapeyú, od. San Martín, Corrientes, 1778 - Boulogne-sur-Mer 1850). Studiò a Madrid, e in Spagna intraprese la carriera militare, percorsa sino al grado di tenente colonnello; [...] in America, e che tale obiettivo non potesse essere realizzato passando attraverso l'Alto Perù (l'odierna Bolivia (5 apr. 1818), il generale dovette provvedere a creare dal nulla una flotta da guerra per trasportare le sue truppe e invadere il ...
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Pseudonimo del filosofo tedesco Johann Caspar Schmidt (Bayreuth 1806 - Berlino 1856). Esponente della sinistra hegeliana, combatté qualsiasi entità reale o astratta (dallo Stato alla religione, dalla morale [...] '"unico") al di fuori e al di sopra del quale non esiste nulla, se non vuote e mistificanti astrazioni (come, per es., l'idea con una semplice associazione di "unici", suscettibile di essere sfruttata dal singolo. Le posizioni teoriche di S., ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale sia stabilito che possiamo essere salvati" (Atti 4,12). E Paolo ribadisce che "non c'è neotestamentarie, la cui affidabilità storica non è per nulla inferiore alla loro testimonianza di fede. È quindi ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] è" tutte le altre, mescolanza, quindi, di "essere" e di "non essere" e pertanto apparenza, ma non vera realtà. E in sé comprende le determinazioni della materia e dello spazio. Poiché nulla è più bello del "vivente", il mondo, opera bellissima del ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...